Forestali, monta la protesta
Occupazione il 26 marzo
Il Sifus, Sindacato forestali uniti per la stabilizzazione, ha presentato il programma della manifestazione di protesta contro la politica che sta adottando il Governo Crocetta nel settore agroalimentare. Nella provincia etnea saranno occupati i consigli comunali di alcune città dell’Etna e del calatino.
CATANIA – Adrano, Randazzo, Linguaglossa, Mineo, Licodia Eubea e Linguaglossa. Sono questi sei, ma la lista potrebbe ancora crescere, i comuni della provincia etnea che saranno coinvolti nella manifestazione di protesta indetta dal Sifus, Sindacato forestali uniti per la stabilizzazione, per il prossimo 26 marzo. Oggi è stato presentato il programma delle azioni programmate: saranno occupate simbolicamente le aule consiliari dei comuni per contestare la totale assenza nell’agenda politica della Regione del comparto agroforestale.
“Molti dei lavoratori, devono ancora percepire gli stipendi relativi al 2012 e nessuno stralcio di programmazione degli interventi nei boschi, capace di tenere conto delle necessità del ciclo biologico delle piante, è stato, ad oggi, adottato”. Dichiara il segretario del Sifus Maurizio Grosso a LiveSiciliaCatania. Nel territorio etneo e calatino sono oltre 4500 tra personale della manutenzione boschiva e antincendio. “Forze lavoro – continua Grosso - che rischiano di non avere nessuna certezza sul loro futuro”. Molti di loro devono ancora ricevere lo stipendio di novembre e dicembre 2012.
Il sindacato per il comparto ha presentato al Presidente della Regione Rosario Crocetta una proposta di legge sulla stabilizzazione che “si basa sulla pubblica utilità e trasformerebbe la normativa – spiega il segretario del Sifus – in una di tipo strutturale in quanto diventerebbe finanziata dai fondi regionali e, oltre a far risparmiare alle casse regionali 300 milioni di euro, permetterebbe una migliore programmazione per la tutela del patrimonio boschivo della Sicilia”. Sono quattro i punti cardine su cui non desisteranno i forestali: la garanzia dei livelli occupazionali del 2011, l'accelerazione dell'iter procedurale dell'approvazione della proposta di legge sulla stabilizzazione promossa dal Sifus, - l'immediato pagamento degli stipendi ai forestali che non li hanno ancora percepiti; la liquidazione degli arretrati contrattuali; e il rinnovo del contratto integrativo regionale (che è scaduto da 12 anni).
Dopo questa azione simbolica se non ci saranno risposte da parte della Regione il sindacato promette manifestazioni in piazza e proteste eclatanti.
21 Marzo 2013
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Sifus, Martedì la manifestazione
I forestali si preparano a occupare 50 Comuni
Migliaia di lavoratori forestali
occuperanno 50 Comuni siciliani in segno di protesta contro il governo
regionale guidato da Rosario Crocetta, considerato latitante rispetto
alle politiche di rilancio del settore. L'annuncio lo fa, da Catania, il
Sifus (Sindacato forestali uniti per la
stabilizzazione), che stamattina, nella sede di via Ughetti spiegherà le
ragioni della manifestazione decisa per martedì prossimo. «Se, dopo
questa azione simbolica, il governatore Crocetta, dovesse rimanere sordo
alle nostre richieste - spiega Maurizio Grosso, segretario generale del
Sifus - ci vedremo costretti, nostro malgrado, a scendere in strada per
manifestare il nostro dissenso con azioni eclatanti». Bersaglio del
sindacato è il presidente della Regione. «La "rivoluzione" proclamata in
Sicilia dal governatore Crocetta, non sfiora manco di striscio, il
comparto agroforestale - attacca ancora Grosso - In questo settore il
tempo sembra essersi fermato e ci si muove in perfetta continuità con le
politiche adottate dai governi precedenti. Infatti, parte dei
lavoratori, devono ancora percepire gli stipendi relativi al 2012 e
nessuna programmazione di interventi nei boschi, a oggi, è stato
adottato. L'incertezza regna sovrana».
Tra le richieste rivolte a
Palazzo d'Orleans: il mantenimento dei livelli occupazionali del 2011,
l'accelerazione dell'iter sulla legge di stabilizzazione, la
liquidazione di stipendi e arretrati, il rinnovo del contratto
integrativo regionale, scaduto da un anno.Vittorio Fiorenza
21 Marzo 2013
SIG.PRESIDENTE LEI HA PARLATO BENE DA NEO PRESIDENTE DICENDO CHE I POVERI VANNO AIUTATI,ALLORA CHE ASPETTA AD ASSUMERCI A TEMPO INDETERMINATO?LEI PENSO CHE LO SA'PURE CHE UN PO'DI LATTE IN POLVERE PER I BAMBINI COSTA TANTO IN FARMACIA.LE SCARPETTE PER I BAMBINI COSTANO PIU' CARI DI QUELLI DEGLI ADULTI.SIG.PRESIDENTE PER FAVORE CI FACCIA VIVERE CON UN PO'DI DIGNITA' IN PIU',GRAZIE
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