11 marzo 2013

PROPOSTA DEL SINDACO DI COLLESANO SULLA PREVENZIONE INCENDI



Proposta del sindaco Meli sulla prevenzione degli incendi






Il Comune di Collesano, a seguito degli incendi devastanti verificatisi tra fine luglio e settembre 2012, si è fatto promotore per coinvolgere i comuni limitrofi dell’area delle Madonie e della provincia di Messina, con lo scopo di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche della Regione Sicilia che a vari livelli hanno responsabilità di tutela del territorio e delle attività produttive. Così il sindaco Giovanni Battista Meli ha inviato una lettera indirizzata agli Assessori Regionali al ramo, ai Dipartimenti Regionali, agli Enti Parco delle Madonie e dei Nebrodi e relativi comuni, alla So.Svi.Ma e ai comuni aderenti al PIST. Premesso che gli ultimi incendi hanno interessato vastissime superfici di aree agricole e boschive con la distruzione della quasi totalità delle serie vegetazionali presenti, degli ecotoni presenti nei Corridoi Ecologici, di vaste aree di macchia mediterranea, di gran parte delle aree ad alta valenza ambientale del Parco delle Madonie. Il fuoco nell’arco di pochi giorni ha causato ingenti danni al patrimonio arboreo olivicolo in alcuni casi monumentale con la perdita della memoria storica di alcune aree in particolare ricadenti nel comune di Tusa, oltre a quelli inflitti alle attività agro-zootecniche presenti sul territorio. Considerato che la responsabilità frammentata ai vari livelli Istituzionali non consente un coordinamento specifico per affrontare nell’immediato proposte con soluzioni per i gravi danni subiti dalle aziende agricole e zootecniche nonché agli ambienti boschivi. Tutto ciò fa nascere a livello locale la consapevolezza di proporre ai vari livelli istituzionali, soluzioni ed interventi immediati col fine di dare risposte concrete alla collettività dell’area. La proposta consiste nel cercare di promuovere, con il consenso degli altri attori coinvolti sul territorio, e a chiedere nell’immediato alle Istituzioni tutta una serie di interventi a 360° per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la perdita rilevante sulle produzioni agricole, nonché per le strutture produttive sia del settore agricolo che forestale, per la tutela e la salvaguardia di tutto il territorio anche dal punto di vista idrogeologico. Gli scopi da raggiungere presuppongono un capillare controllo del territorio anche con una più efficiente organizzazione delle risorse umane disponibili. “Pensiamo – dice il sindaco Giovanni Battista Meli – che sia opportuno l’utilizzo, nei limiti previsti dalla legislazione regionale di personale dell’Azienda Regionale Forestale Demaniale, dell’ESA, della Provincia Regionale, ANAS, per interventi preventivi lungo le aree di maggiore rischio d’innesco degli incendi quali bordi e scarpate delle strade pubbliche e dei torrenti con la possibilità in deroga, l’attivazione di un servizio di telecontrollo con tecnologie avanzate delle aree a maggiore rischio d’incendio già cartografate e consultabili nel SIF (Servizio Informativo Forestale)”. “Tali proposte – continua Meli - hanno lo scopo, nell’immediato, di ridurre i disagi sui territori colpiti dagli incendi e, indirettamente, in quelli limitrofi, mentre per le iniziative a breve e medio termine è necessario un coinvolgimento ai vai livelli istituzionali per l’attivazione, anche attraverso la Prossima Programmazione Comunitaria 2014-2020, di misure specifiche di salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio con aiuti diretti ai detentori del territorio. In particolare, secondo il sindaco - va attenzionata la possibilità di poter emettere, a livello comprensoriale, certificati verdi per la presenza di serbatoi di carbonio (boschi, formazioni di macchia mediterranea, colture legnose agrarie). Il sindaco Meli conclude: “Chiediamo all’Assessore Dario Caltabellotta di farsi promotore di un incontro, prima della prossima stagione estiva, al fine di scongiurare la possibilità ed il rischio che si possa verificare, in futuro, l’ennesimo disastro ambientale che pregiudicherebbe irrimediabilmente la permanenza dell’uomo in questi territori meravigliosi, sfregiati e mortificati”.

08 Marzo 2013






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