18 marzo 2013

LE SPESE DI MAMMA REGIONE


Le indennità nel dettaglio




Le spese e gli stipendi
di mamma Regione


Le indennità degli assessori di Crocetta (e quella dello stesso presidente) pubblicate sulla Gazzetta ufficiale, insieme a quelle di burocrati, dirigenti, consulenti e componenti dei più svariati enti e organismi regionali. Eccoli nel dettaglio.


PALERMO - Quanto guadagnano davvero il presidente Crocetta e i componenti della sua giunta? La domanda è rimbalzato spesso, negli ultimi giorni, nei quali diversi deputati, dai grillini a quelli di centrodestra hanno affondato proprio sulle indennità dei componenti dell'esecutivo. Qualcuno, per chiedere al presidente della Regione di mantenere il proposito di ridurre il proprio compenso (i parlamentari del Movimento cinque stelle, e l'irriducibile Salvino Caputo), altri per richiedere l'abolizione della “doppia indennità” degli assessori. Quella che cumula, di fatto, stipendio da deputato e stipendio da assessore. Nonostante nessuno di loro sia stato eletto da nessuna parte (a sollevare il problema, recentemente, è stato il deputato del Centro democratico, Pippo Gianni).

Qualche risposta, seppur parziale, arriva dritta dritta dalla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. Ecco quindi le prime cifre “ufficiali”, che non spazzano del tutto via i dubbi. Ad esempio, per il governatore si parla di una “indennità di funzione” pari a 10.636,42 euro per il periodo che va dal dieci novembre al 31 dicembre del 2012. Ma come – si chiederà qualcuno – non aveva assicurato, il presidente, che in quei mesi lo “stipendio” glielo avrebbe pagato il parlamento europeo?

Sarà. La Gazzetta non risponde al quesito, ma chiarisce l'entità di altri stipendi. Quello del giovane assessore Nelli Scilabra, ad esempio. La sua indennità, tra la fine di novembre e quella di dicembre dello scorso anno sfiora i ventimila euro lordi (19.843,76 euro). Cifra simile quella di Ester Bonafede, assessore alla Famiglia, che per poco meno di quaranta giorni di lavoro si vede accreditare 22.034 euro. Linda Vancheri, Luca Bianchi e Nicolò Marino ricevono come indennità una cifra variabile fra i 16mila ed i 17mila euro mensili. Curiosa invece la denominazione del capitolo di spesa che riguarda Franco Battiato: “Indennità parlamentare e diaria periodo 19/12/2012-31/12/2012 dell'onorevole Franco Battiato”. Le cifre? 22.408,88 euro lordi. Ma in questo caso, poco male. L'assessore al Turismo ha già promesso che quei soldi saranno devoluti in beneficenza. Strano, invece, il caso di Lucia Borsellino: in Gazzetta non c'è traccia della sua indennità, ma solo dei rimborsi per i viaggi dell'assessore: quasi 3.800 euro.

Dal governo al sottogoverno, il passo è breve. Dagli assessori ai consulenti, dai revisori dei conti ai componenti dei cda, l'elenco è lungo, lunghissimo. In alcuni casi, come quello che riguarda il Parco dell'Etna, il numero è addirittura sorprendente. Sono sessantotto per l'esattezza i componenti, a vario titolo dell'Ente Parco dell'Etna. Ricevono cifre variabili fra i seimila ed i trentuno euro, il totale supera di poco i 45mila euro. Sono appena tredici invece i componenti dell'Ente Parco delle Madonie, il cui presidente Angelo Pizzuto riceve da solo 38.833 euro annui. All'Arpa ci sono due burocrati nominati dalla Regione, si tratta di Benedetto Mineo e Totò Cilio: per loro rispettivamente 25mila e 31mila euro all'anno. La già citata Beni culturali spa, società in liquidazione, è costata nel 2012 fra consiglio di amministrazione, collegio sindacale e comitato di controllo analogo 110mila euro lordi. Tra i componenti, ecco alcuni storici dirigenti della Regione come Elena Pizzo e Gianni Silvia. Per quello che riguarda la neonata Sas invece il presidente dal luglio del 2012 è Giuseppe Di Stefano, considerato assai vicino all'ex presidente della Commissione Bilancio Riccardo Savona. Per lui, ecco 13.333 euro, mentre sindaci effettivi e presidente del collegio sindacale hanno totalizzato poco meno di 40mila euro. C'è anche una curiosità. Sono ben ventisei i componenti del Comitato faunistico venatorio, che per tutto l'anno 2012 hanno ricevuto 51 euro e 62 centesimi a persona. Meglio di niente.

Cifre diverse in altri organismi regionali. Per l'incarico di presidente del Corecom, Ciro Di Vuolo riceve 30.897 euro lordi. Tutto l'organismo per le comunicazioni costa di compensi ai singoli componenti 86.038 euro. Il Comitato regionale per il lavoro, l'occupazione e le politiche sociali costa invece poco più di 50mila euro: per il dirigente regionale Totò Cianciolo, presidente del Comitato, il compenso è di 28.921 euro, mentre per il vicepresidente Paolo Greco ammonta a 21.691 euro.

La cabina di regia della Presidenza della Regione, presieduta da Salvatore Aurelio Bruno costa invece 58.413 euro. Ammontano a poco meno invece i compensi dei tre componenti del Fondo pensioni Sicilia, di nomina della presidenza della Regione, per 41.116 euro all'anno. Si tratta di Fulvio Bellomo, dell'attuale dirigente generale ed ex capo di gabinetto del presidente Crocetta (per una ventina di giorni, a dire il vero) Antonella Bullara e di Tommaso Liotta. Lui di pensioni se ne intende, in effetti, visto che è uno dei burocrati che ha lasciato la Regione usufruendo della famigerata legge 104. Subito dopo, è stato nominato capo di gabinetto dell'allora assessore Caterina Chinnici. L'intero Fondo, per le sole spese di funzionamento è costato alla Regione oltre 190 mila euro nel 2012. Sono ben sedici i componenti del Comitato pensioni privilegiate, che però prendono in tutto poco più di 11mila euro lordi.

Domenico Armenio, commissario straordinario dello Iacp di Caltanissetta, ha ricevuto lo scorso anno 11.275 euro. Il Consorzio Co.Re.R.A.S. pesa invece per 31mila euro nelle tasche della Regione. Salata anche la commissione di concorso per il conferimento di otto sede farmaceutiche in provincia di Palermo, costata per il rimborso dei sei componenti ben 46mila euro. Stesso costo di una commissione equivalente che però assegnava venti sedi farmaceutiche in provincia di Catania.

16 Marzo 2013


N.B. Non hanno mai avuto un giorno di ritardo nell'incassare queste cifre da capogiro.Invece in questo momento i forestali devono ancora percepire le BRICIOLE di novembre e dicembre.
Signori e Signore, questa è la Sicilia,  poi ci vengono a dire che i forestali sono dei privilegiati.
Ma questi Signori non si dovevano abbassare gli stipendi?







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