Gli uomini del corpo forestale e dell'Azienda demaniale scendono in campo per la manutenzione straordinaria dei siti archeologici
Gli uomini del corpo forestali e dell'Azienda forestale demaniale scendono in campo per la manutenzione straordinaria dei siti archeologici.
Il protocollo siglato fra Regione e Soprintendenza parte nel segno della sicurezza delle aree archeologiche. I forestali, guidati in provincia dal comandante Francesco Di Francesco, sono impegnati nella pulizia in vari siti del territorio: dal Castello Eurialo, alle porte di Belvedere, all'area di piazza Adda e, ancora, alle mura Dionigiane. Le squadre dei forestali sono impegnati nel diserbo delle aree invase da sterpaglie ed erbacce che limitano, e in certi casi negano, la fruizione dei tesori archeologici.
Un lavoro concordato con il Parco archeologico di Siracusa, diretto da Maria Amalia Mastelloni. La stessa collaborazione è alla base dell'opera di manutenzione straordinaria che verrà avviata dagli uomini dell'Azienda foreste demaniale, coordinati da Carmelo Frittitta.
Il dirigente Frittitta sta predisponendo un progetto che dovrà essere approvato dalla Soprintendenza e dal servizio Parco archeologico e che riguarderà l'area della Neapolis. Qui verranno messi in sicurezza gli alberi divelti dal maltempo che attendono da mesi interventi di sistemazione. Ma non solo. I lavoratori, che verranno individuati fra gli elenchi speciali dell'azienda, interverranno nelle parti delicate del parco di Neapolis procedendo con il diserbo al fine di mettere in sicurezza la zona.
24 Novembre 2012
Interventi straordinari. Forestali in campo
Ecco i siti da salvare
Gli uomini del corpo Forestale al lavoro per la pulizia del castello
Eurialo e delle mura Dionigiane, mentre si prepara un progetto per la
manutezione straordinaria della Neapolis a cura dell'Azienda foreste
demaniali secondo le direttive del Parco archeologico e della
Soprintendenza.
Ciò per colmare una vacatio annosa dovuta alla mancanza di adeguati fondi per assicurare la pulizia, la bonifica e dunque la messa in sicurezza delle aree archeologiche aretusee altrimenti negate al pubblico per la presenza di sterpaglie.
di bartolo40
Ciò per colmare una vacatio annosa dovuta alla mancanza di adeguati fondi per assicurare la pulizia, la bonifica e dunque la messa in sicurezza delle aree archeologiche aretusee altrimenti negate al pubblico per la presenza di sterpaglie.
di bartolo40
24 Novembre 2012
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