Il governo nazionale frena,
meno spese per la Regione
Da Roma sbloccati 600 milioni ma solo 400 sono quelli di cui Palazzo d'Orleans può liberamente disporre. E così è difficile superare lo scontro fra gli assessori che hanno chiesto finanziamenti molto più alti rispetto alla dotazione
di GIACINTO PIPITONE
PALERMO. Lo Stato ha sbloccato 600 milioni
ma solo 400 sono quelli di cui la Regione può liberamente disporre. Gli
altri sono vincolati da paletti messi dal ministro dell’Economia per
impedire che vengano dispersi in mille rivoli o misure preelettorali. E
così si fa sempre più difficile la ricomposizione dello scontro fra
assessori, le cui richieste di finanziamento hanno superato di gran
lunga la disponibilità. Ieri l’assessore all’Economia, Gaetano Armao,
non ha trovato il punto di equilibrio.
Il budget. Lo Stato ha concesso di sforare il
patto di stabilità per 600 milioni. Ma nelle carte firmate da Grilli e
Armao c’è la previsione che almeno 130 milioni di questo budget devono
essere impiegati per cofinanziare i progetti europei in agricoltura.
Inoltre una serie di tecnicismi impediscono di considerare del tutto
disponibili le altre somme: al settore Acqua e rifiuti - per esempio -
vanno destinati 70 milioni ma almeno 45 sono già stati spesi prima del
via libera romano e dunque possono essere redistribuiti per altri scopi
mentre gli altri 25 vanno spesi secondo le indicazioni di Grilli.
Le categorie in pressing. A pressare sono
soprattutto i forestali. I due assessori che hanno competenze su questo
settore hanno chiesto più di 100 milioni per il prolungamento
dell’impiego di 26 mila operai. Ieri Armao ha detto a Tgs che verrà data
priorità ai finanziamenti alle imprese e ai Comuni ma non ha precisato
gli importi che verranno accreditati. E ciò ha allarmato i sindacati dei
forestali che martedì, quando la giunta si riunirà per la decisione
definitiva, scenderanno in piazza. Protesta anche l’unica categoria che
ha già avuto i soldi, le aziende del trasporto pubblico locale. I 24
milioni stanziati sabato sarebbero sufficienti a coprire i costi
maturati fino a metà giugno e secondo il presidente dell’Anav, Antonio
Graffagnini, non è dunque possibile assicurare gli stipendi e
ripristinare i collegamenti già tagliati. Armao prova a tendere una
mano: «Possiamo reperire ancora un quindicina di milioni, forse qualcosa
in più, per questo settore».
L’ipotesi allo studio. Armao deve arrivare a un piano di ripartizione entro martedì. E ieri ha anticipato la filosofia di fondo: «Credo che occorra dare ossigeno anche ad altri settori, dai beni culturali alla formazione professionale, dalla cassa integrazione ai forestali. Ma per accontentare un po’ tutti è necessario che tutti abbassino un po’ le pretese».
I sindacati. Cgil, Cisl e Uil mettono i loro paletti e sfidano Lombardo: «Il governo rischia di accendere la rivolta sociale - hanno detto Michele Pagliaro, Maurizio Bernava e Claudio Barone -. La priorità va data agli ammortizzatori e ai corsi di formazione, che riguardano circa 25 mila siciliani. Non si può invece alimentare l’assalto elettoralistico, altrimenti scenderemo in piazza per portare avanti la vertenza in modo aspro». Pressa la formazione anche Rudy Maira del Pid.
07 Ottobre 2012
Mettetevelo bene nella zucca: ai forestali bisogna
confermare le giornate del 2011
confermare le giornate del 2011
NON POSSIAMO ASSOLUTAMENTE TORNARE INDIETRO,
NON LO ACCETTIAMO!!!
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