Ragusa
Forestali in trincea
«Non vogliamo più
essere precari»
Raffaele Ragusa
Chiaramonte. Si è svolta, giovedì sera, presso la sala Leonardo Sciascia un'assemblea aperta degli Ibleidi, convocata dal presidente Giovanni Vivera, per discutere delle problematiche che ha colpito in questi mesi il comparto forestale. Al Consiglio degli Ibleidi erano presenti i sindaci delle città di Monterosso, Giarratana e il vicesindaco di Chiaramonte, oltre naturalmente tutti i consiglieri che compongono l'unione dell'Ibleide. Prima di iniziare i lavori è stato fatto un minuto di silenzio in ricordo del forestale Vittorio Curatolo, venuto a mancare in questi giorni dopo una lunga malattia. I forestali in questo incontro hanno chiesto agli amministratori di stargli vicini in questa battaglia che stanno portando avanti in questi anni e soprattutto di protestare insieme a loro nelle sede opportune.
"Noi chiediamo alla Regione la stabilizzazione, non vogliamo essere più precari - dice Lucio Divita rappresentante provinciale dello Snaf - noi abbiamo un contratto scaduto dal lontano 2000. Inoltre faccio un appello a tutti i forestali a partecipare in massa al sit-in di lunedì (oggi per chi legge) prossimo". Il presidente del Consiglio, Giovanni Vivera, è solidale con i lavoratori forestali, e chiede alla regione di stabilire un protocollo d'intesa tra l'azienda ed i tre comuni montani affinché i lavoratori possono essere impiegati nel verde pubblico del paese. Nella provincia di Ragusa lavorano alla Forestale 1800 persone, sia dell'azienda demanio foresta sia del corpo, di cui una metà provengono dai tre paesi montani che compongono l'Unione degli Ibleidi. "Noi come Amministrazione siamo solidali ai gravi problemi dei forestali - dice il vice sindaco Laura Turcis - Il nostro territorio è controllato giornalmente da voi che lo valorizzate. Siamo stati a Palermo per chiedere delle informazioni in merito e la segreteria regionale ci ha detto che l'ass. re regionale Aiello ha tutto l'intento di sistemare le cose". Anche i sindaci degli altri due comuni montani hanno preso a cuore questa problematica anche perché molti lavoratori della forestale provengono dai loro comuni. Ricordiamo, che il lavoro dei forestali è 24 ore su 24 con il controllo del territorio ed anche il recupero degli alberi con la piantumazione di pini e altri alberi.
30 Settembre 2012
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