21 settembre 2012

IL CANDIDATO ALLA PRESEDENZA ROSARIO CROCETTA (PD), INTERVISTATO DA RADIO 24



Rosario Crocetta intervistato da Radio 24





foto giornalettismo.com


Palermo 20 luglio. Questa mattina Rosario Crocetta è stato intervistato in diretta da Radio 24 per la trasmissione “Il Mattino”. Vi proponiamo la trascrizione dell’intervento e a seguire, potrete ascoltare presto l’audio dell’intervista a partire dal minuto 21:40. Nel corso dell’intervista sono state poste diverse questioni prima fra tutte quella del tanto discusso commissariamento della Sicilia. Crocetta ha così risposto:” il commissariamento è un fatto assolutamente autoritario, non è che i siciliani non abbiano le risorse per potere fare da soli. In Sicilia c’è stato un malgoverno continuo dal dopoguerra fino a oggi, ma è altrettanto vero che ci sono stati Falcone, Borsellino,La Torre, Mattarella che erano tutti siciliani. Per cui quest’idea che i siciliani siano tutti allo stesso modo, tutti non redimibili, a me sembra un’idea persino razzista”.
Incalzato dalla domanda ‘Questo vorrebbe dire commissariare una classe politica’ – Crocetta ha risposto affermando “ noi la vorremmo commissariare pure, e se a fine mese, come annunciato ci saranno le dimissioni di Lombardo, a ottobre si vota e i siciliani potranno sicuramente cambiare, così come si fa nei paesi democratici. Se poi bisogna abolire la democrazia perla Sicilia, creiamo un precedente spaventoso che poi sarebbe applicabile a tutte le regioni d’Italia.
D: Quindi lei vorrebbe le dimissioni di Lombardo, che si vada al voto a ottobre e lei è pronto a scendere in campo?
“ Ma guardi, la mia candidatura è nata in modo molto moderno e contemporaneo, e questo la dice lunga sulla complessità della Sicilia.. è una candidatura nata sulla rete, su facebook,  ho decine di migliaia di contatti di gente che chiede la mia candidatura. Tra l’altro giorno3 a Palermo ci sarà un’assemblea degli autoconvocati che chiedono di candidarmi a presidente della regione e io credo che la mia storia sia anche l’esempio di cosa si vuole in Sicilia. Un sindaco Antimafia, uno di quelli che da dieci anni vive una vita blindata tremenda e che vuole mettere in campo un progetto di legalità vera, reale e di rottura col sistema clientelare che ha distruttola Sicilia e la possibilità, partendo da queste considerazioni, di avviare seriamente una politica di rigore, di risanamento ma anche di sviluppo.
D: lei,vive ancora sotto scorta?
“Io vivo sotto scorta perché sono un condannato a morte dalla mafia. Io sono uno dei pochi politici in Italia e persino in Europa, che è stato costretto in alcuni momenti a fare i comizi col giubbotto anti proiettili, quando c’erano 35° all’ombra…
D: Risanamento e rigore. Lei per esempio sarebbe disposto a dire ‘questi forestali sono troppi, mandiamoli a casa’, ‘basta stabilizzare i precari’, perché sa poi son posti di lavoro e voti, dire queste cose è scomodo…
“io i voti li ho presi sempre sulla base del rigore e della correttezza. Credo che il problema venga mal posto. Tra l’altro a onor del vero, mica è stato Lombardo a creare questa situazione. Un situazione di decenni e decenni incancrenita, si risolve con l’intelligenza. Per esempio noi abbiamo avuto in questi anni la formazione degli ATO, di una serie di enti che hanno gestito i beni culturali, l’acqua, i rifiuti. Bene, era così difficile dire man mano che noi avviamo queste attività che sono produttive, impiegare una parte del precariato in quei nuovi lavori?
D: quindi lei dice ‘lasciare a casa nessuno’
“No, io dico di lasciare a casa i fannulloni e impiegare in modo produttivo le risorse umane in modo ragionevole, in modo da non creare una rivolta di massa. Perché poi cosa facciamo? Una volta che li abbiamo cacciati da forestali, gli diamo il contributo sociale perché sono indigenti, avendo praticamente gli stessi costi?
D: così creiamo assistenzialismo a vita però?
“Il problema è come vanno impiegate queste persone. Se io gestisco la vigilanza dei monumenti, ad esempio, perché penso di assumere altra gente quando ci sono questi ottomila in più?  La scommessa è tutta li. Ma poi voglio dire, se in Sicilia ci sono stati consulenti che sono stati pagati 600 milioni di euro l’anno, mi domando quanti forestali avremmo potuto pagare con questa cifra?
D: l’autonomia serve?
“L’autonomia è come l’identità nazionale di un popolo. Oggi bisognerebbe essere più europei, sempre più cittadini del mondo. Però esiste l’identità siciliana. Io all’annuncio del commissariamento, che poi è una mossa anche molto strumentale perché questo avviene quando si è prossimi alle elezioni, quando la mia candidatura è lanciata. Le cose che ha detto Lombardo sono molto gravi, ha detto sostanzialmente ‘ qui c’è una candidatura che è in campo, quella di Crocetta, che io non voterei perché sostengo Massimo Russo, però che attualmente sembra essere quella che ha i consensi maggioritari. Questo non torna in conto ai partiti, di destra e sinistra, allora per bloccare questa candidatura in qualche modo libera, andiamo al commissariamento così non facciamo le elezioni’. Io scriverò a Napolitano e dirò che a Monti sono state dette un bel po’ di fesserie sulla questione…
D: lei ha sempre dichiarato la sua omosessualità, secondo leila Sicilia è libera a votare un Governatore omosessuale?
“ Se la Sicilia mi ha eletto sindaco di Gela, che non è certo Copenaghen, e poi mi ha eletto europarlamentare, trai più votati in Italia, credo sia anche pronta a votare un Presidente omosessuale. Poi io sono anche molto legato al mondo cattolico ed ho un consenso molto trasversale. Io non sono il radical chic che se ne sta nei salotti a parlare di questioni complicate, per cui non viene capito dalla gente. La mia proposta politica, è una proposta che cammina sulle gambe della gente. E la mia omosessualità in questi anni è stata più un vantaggio che uno svantaggio, perché la gente ha trovato in me non solo il politico che si occupa di economia e di possibilità di sviluppo, ma anche di diritti civili. I siciliani poi, non sono omofobici”.

20 Luglio 2012 



A parte l'intelligenza e la produttività, come li vuole realmente utilizzare i forestali?
Forza ce lo dica a chiare lettere, siamo in cerca di persone coraggiose che vogliono realmente risolvere l'eterna questione forestale, ovviamente senza licenziare nessuno.
Perchè i deputati quì sotto, che in questa Legislatura hanno appoggiato il Governo non hanno risolto definitivamente la problematica dei lavoratori forestali?

On. Apprendi
On. Cracolici
On. Cracolici (2)
On. Di Benedetto
On. Gucciardi
On. Lupo
On. Marciano
On. Oddo
On. Oddo (2)
On. Oddo (3)
On. Panepinto
On. Raia
On. Raia (2)
On. Raia (3)
 DDL 1114
 Mozione
Partito Democratico
Per non dimenticare

                                               



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