08 agosto 2012

SICILIA IN FIAMME, OPERATORE FORESTALE GRAVE



Sicilia invasa dalle fiamme, operatore forestale grave
Un altro operatore forestale, dopo la drammatica morte di Pizzuto sabato scorso, sta rischiando gravemente la propria vita: l'uomo, operatore forestale, è caduto ieri in un burrone mentre lavorava per spegnere un vasto incendio nel messinese
Martedi 7 Agosto 2012 - Dal territorio -
La Sicilia continua ad ardere in maniera devastante: incendi boschivi sono scoppiati sull'Etna, dove ieri un gruppo di 30 scout è stato salvato in extremis dai vigili del fuoco; nella riserva naturale dello Zingaro, vicino San Vito lo Capo nel trapanese, che sembra essere letteralmente andata in fumo; nelle campagne di Librizzi (Messina), dove ieri il fuoco ha messo a repentaglio la vita di un altro operatore forestale.

Questo sabato infatti un operaio forestale, Francesco Pizzuto, ha perso la vita a causa di un incendio boschivo rinvigoritosi dopo che lui e i compagni pensavano di averlo spento.Luigi Truglio invece, mentre cercava di spegnere il fuoco scoppiato a Librizzi, è precipitato in un burrone rimanendo gravemente ferito.L'incidente è avvenuto in contrada Pietrasanta, dove Truglio è stato soccorso dai suoi compagni e dai carabinieri. Complesse le operazioni di recupero, durate oltre due ore. Il forestale è stato poi trasferito con un elicottero del 118 in ospedale a Messina. Nel Ragusano poi un signore anziano di 81 anni è stato ustionato da un incendio divampato in un campo in contrada Frigitini ed è ora ricoverato in ospedali in gravi condizioni.
"Abbiamo appena pianto per la tragica fine di Francesco Pizzuto, il forestale del servizio antincendio della Regione rimasto vittima delle fiamme a Castronovo di Sicilia, che un'altra drammatica notizia ci è giunta dalla provincia di Messina dove è in gravi condizioni un addetto stagionale del servizio antincendio. Basta. E' giunto il momento di proporre un forte aumento di pena per questi piromani che distruggono il nostro patrimonio ambientale e stroncano vite umane". Lo ha detto l'assessore al Territorio e Ambiente della Regione siciliana Alessandro Arico'. "Nel momento in cui ci stringiamo attorno a Luigi Truglio e alla sua famiglia, riteniamo che la pena giusta per questi miserabili sia l'ergastolo".
La realtà è molto critica: gli incendi sono tanti, forti e vasti. Per quanto Guardia Forestale, Vigili del Fuoco, Protezione Civile lavorino per cercare di spegnerli le condizioni climatiche e del terreno rendono tutto molto arduo. Infatti il grande caldo e la siccità sono terreno fertile per il propagarsi delle fiamme. Molti incendi scoppiano per mano umana come causa prima: ci sono i piromani così come ci sono i disattenti o non curanti. C'è chi il fiammifero lo accende di proposito, ma anche chi incautamente lascia ad esempio una marmitta bollente vicino a della vegetazione secca, o chi per comodità lancia il mozzicone di sigaretta fuori dal finestrino. Le cause di un incendio potrebbero essere queste come tante altre, certo è che le autorità forestali invitano la gente ad una maggiore cautela, specialmente con un'arsura come quella che caratterizza il territorio italiano al Centrosud.
 
07 Agosto 2012




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