OPERAIO MORTO A LAURO, SCATTANO GLI AVVISI DI GARANZIA
Il Mattinodi: GIAN PIETRO FIORE
L`inchiesta Operaio morto a Lauro, scattano gli avvisi di garanzia S`indaga sulle misure di sicurezza Il pm ha disposto il sequestro degli indumenti dell`operaio Gian Pietro Fiore AVELLINO. Presto la magistratura potrebbe individuare altre responsabilità relative alla morte di Michele Ciglione, l`operaio specializzato deceduto nel rogo che ha devastato il Vallo di Lauro. Non è escluso, infatti, che nelle prossime ore la procura della repubblica di Avellino indaghi altre persone che hanno avuto un ruolo, anche indiretto, nella drammatica morte dell`operaio, dipendente della Sma, la società regionale che si occupa del servizio antincendio nel periodo estivo. «Le indagini non sono concluse - ha spiegato il procuratore della Repubblica di Avellino, Angelo Di Popolo -, si continua ad indagare per accertare la verità e individuare eventuali profili di inefficienza amministrativa e del- la tutela dei lavoratori dipendenti». Proprio ieri, contestualmente all`esame autoptico, sono stati sequestrati dal Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale i dispositivi di protezione individuale utilizzati dall`operaio deceduto tra le fiamme. Sono stati per questo sequestrati i pantaloni, gli scarponi anfibi, i guanti e la mascherina. Tutto il materiale è stato affidato a dei tecnici specializzati che in breve tempo presenteranno una relazione al pubblico ministero Maria Luisa Buono, titolare dell`inchiesta. Molti gli aspetti ancora da appurare: il personale dell`azienda Sma è stato preparato professionalmente con dei corsi di formazione? Le attrezzature affidate e indossate dagli operai antincendio erano efficaci a fronteggiare situazioni di estrema emergenza? A questi e ad altri interrogativi ben presto saranno date precise risposte, dalle quali potrebbero emergere profili di responsabilità, nella morte di Michele Ciglione, ta da indurre i magistrati inquirenti a firmare avvisi di garanzia. Intanto nella giornata di ieri, presso il reparto di tanatologia della città ospedaliera, è stata eseguita l`autopsia del cadavere dell`uomo deceduto tra le fiamme. Il medico legale, Lamberto Pianese, incaricato dalla procura, ha accertato che a uccidere l`operaio è stata una intossicazione da fumo. Michele Ciglione è morto dopo non più di tre boccate di fumo intenso sprigionato dà devastante rogo che bruciava arbusti e vegetazione su tutta la montagna. Una morte fulminea che non ha lasciato scampo all`operaio originario di Quarto, in provincia di Napoli, mentre cercava di sfuggire à fuoco. Sul corpo dell`uomo sono state trovate ferite da ustioni, ma che si sarebbe procurato una volta deceduto. In attesa degli sviluppi investigativi, in giornata il giudice per le indagini preliminari, Antonio Sicuranza, ascolterà in carcere l`autotrasportatore accusato di incendio boschivo e omicidio colposo e valuterà la richiesta di convalida dell`arresto. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il fascicolo In giornata è previsto l`interrogatorio del camionista di Nola arrestato martedì scorso [.]
24 Agosto 2012
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