21 luglio 2012

PARDO FLAI CALTANISSETTA: LE DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE VECCHIO SONO ABERRANTI

 

Pardo, Flai Caltanissetta: “Dichiarazioni dell’Assessore Vecchio sono aberranti”



Nella canicola dell’estate 2012, ad andare in fumo non sono solo i boschi della Sicilia ma anche le capacità razionali di Andrea Vecchio, neo assessore regionale alle Infrastrutture il quale, nei giorni scorsi, ha rilasciato aberranti dichiarazioni sui lavoratori forestali dell’isola.
Il fuoco, dapprima ha devastato il patrimonio naturalistico dell’isola, ha poi lambito la lucidità mentale di Vecchio e infine si è abbattuto sulle già anemiche casse della Regione: rischio default – cioè fallimento – per dirla con parole meno incomprensibili e più direttamente efficaci. E forse le parole di Vecchio tradiscono un nervosismo già latente, vista la bufera che da li a qualche giorno si sarebbe scatenata sul Presidente Lombardo, sulla sua Giunta di governo e sulla situazione finanziaria della Regione Siciliana.
Un nervosismo, quello di Andrea Vecchio, che obnubila le facoltà visive e impedisce al giavellotto di colpire il bersaglio; anzi fa si che il giavellotto, presa tutt’altra traiettoria, vada a colpire il primo bersaglio a portata di mano: i forestali!
Vecchio apre le danze il 29 di giugno; poi una continua valanga a catena di ulteriori dichiarazioni: “assumere e stabilizzare 20 mila forestali sarebbe un grosso errore”. E continua: “com’è possibile che in Sicilia ci siano più incendi che nelle altre regioni? E’ solo un sospetto, ma credo che il numero dei roghi sia direttamente proporzionale al numero dei forestali, precari o da stabilizzare. Si dice che siano loro ad appiccare gli incendi…” Poi, l’affondo finale: “è arrivato il momento di avviare un’operazione di legalità e di trasparenza su questi 28 mila dipendenti a carico delle casse regionali: c’è il sospetto, infatti, che molti di loro svolgano una doppia e, in qualche caso, tripla attività”.
Nulla da ridire sulla esigenza di legalità e trasparenza, specie in una terra come la nostra, dove l’illegalità è il maggiore ostacolo allo sviluppo e alla crescita. Legalità e trasparenza che devono tuttavia ricercarsi attraverso azioni concrete, fattive, propositive e immediatamente produttrici di risultati tangibili. Ricercarla invece attraverso invettive estemporanee che lasciano il tempo che trovano e che nessun contributo arrecano al miglioramento e al progresso, ci pare sterile, oltre che altamente diffamante nei confronti di un’intera categoria – i lavoratori forestali – costretti a lavorare, spesso, in condizioni difficili.
Attribuire ai lavoratori forestali il sospetto di essere gli artefici degli incendi che stanno devastando l’isola è altamente scorretto, squalificante e denota l’attitudine a non voler guardare in faccia la realtà. Ci dica Vecchio quali sono state le azioni messe in campo dal governo regionale per prevenire gli incendi? Ci dica Vecchio qual è stata la tempistica relativa all’avvio al lavoro dei forestali? Ci dica Vecchio di quali mezzi efficienti dispongono i forestali? E ancora, ci dica Vecchio, in che modo viene salvaguardata la sicurezza sul posto di lavoro?
Nell’anno in corso, l’avvio al lavoro dei forestali è avvenuto a inizio giugno, dopo molteplici azioni di protesta da parte delle organizzazioni sindacali. Avvio al lavoro segnato da paure, incertezze e mancanza di fondi. Un’estenuante tira e molla che ha lasciato trapelare, da parte del governo regionale, una sorta di malcelato fastidio nel reperimento dei fondi necessari. Come se, il patrimonio boschivo dell’isola, fosse qualcosa di superfluo, di poco conto, di non necessario.
Mentre a Palermo si continuava a discutere; mentre a Palermo si sforbiciava a destra e a manca per garantire il servizio anti-incendio, il fuoco cominciava la sua inesorabile azione di distruzione del nostro territorio, lambendo case, centri abitati, seminando paura e panico. Se l’avvio al lavoro fosse avvenuto per tempo; se la Regione avesse pianificato un serio piano di prevenzione; se i mezzi fossero stati manutentati per tempo, forse alcune tragedie si sarebbero potute evitare. Ma si sa che di “se”, in Sicilia, si muore, e che giammai ad un “se” interrogativo seguirà una risposta esaustiva.
Ai lavoratori forestali dell’intera isola, e in particolare ai lavoratori della provincia di Caltanissetta, mi sento di esprimere tutta la mia vicinanza, il mio affetto e la mia solidarietà per essere stati fatti oggetto di killeraggio politico e istituzionale da parte di chi, sparando sulla mischia senza alcuna meditazione preventiva, ha arrecato grave nocumento e offesa alla dignità del lavoro.
Ai lavoratori forestali, la Flai Cgil di Caltanissetta, congiuntamente alla segreteria regionale rappresentata dal segretario Totò Tripi, nel far sentire la propria voce, rinnova la propria vicinanza e il proprio sostegno per ogni ulteriore azione a garanzia del lavoro, dei diritti e della legalità. Allo stesso modo, attraverso la presente, la Flai Cgil di Caltanissetta, intende ricordare i lavoratori forestali morti sul posto di lavoro, nell’adempimento del proprio lavoro e rinnova, alle istituzioni tutte, un maggiore impegno nel garantire condizioni di sicurezza accettabili.
Infine, ci dica Vecchio, passata la fase dell’esasperata ricerca di visibilità mediatica a tutti i costi, quale strategie intende adottare, lui e l’intera Giunta regionale, affinchè l’immenso patrimonio naturalistico dell’isola, possa trasformarsi in attrattore turistico in grado di produrre reddito. Questa ci sembra una sfida interessante, che lanciamo in maniera del tutto propositiva, agli amministratori dell’isola, affinchè comincino a tracciare valide strategie volte ad un proficuo uso delle risorse ambientali dell’isola.
Caltanissetta 19 luglio 2012
Il segretario provinciale Flai CGIL Caltanissetta
Pino Pardo

20 Luglio 2012


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