Il governatore a tutto campo
“Sicilia ridotta a colonia”
di S.C. -
L’affondo più duro arriva al termine di un’ora di trasmissione. Un lungo confronto trascorso in trincea, a difendere il suo operato e quello del suo governo. “Negli anni passati c’è stato uno scambio perverso tra la Sicilia e Roma. L’autonomia non è stata attuata e l’Isola è stata utilizzata come colonia, solo per prendere i voti. In cambio i governi nazionali hanno acconsentito all’aumento del numero dei dipendenti pubblici regionali, così la pubblica amministrazione è stata utilizzata come un ammortizzatore sociale a danno degli investimenti”.
A meno di 24 ore dall’incontro con il presidente del Consiglio, Mario Monti, che dovrebbe diradare ogni dubbio del premier sulla solidità dei conti dell’Isola, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sceglie le telecamere di La 7 per mandare “in onda” la seconda puntata di un’arringa difensiva che era iniziata qualche giorno fa all’Ars. Dalle assunzioni alle le nomine, passando per i problemi del bilancio e il numero di dipendenti pubblici. C’è un po’ di tutto nelle parole del governatore, che non ha digerito i titoli di alcuni giornali che la scorsa settimana parlavano di “Sicilia fallita”. A quei quotidiani (Libero e Il Giornale) Lombardo ha già giurato guerra e ora conferma l’intenzione di passare a vie legali: “Hanno scritto una cosa non vera. Ho chiesto un miliardo di euro di danni ed è persino poco…”, esclama.
“Il governo nazionale ha detto che il nostri conti tengono e ci ha dato 400 milioni, noi del resto abbiamo un credito di un miliardo. Dico di più: non abbiamo fretta di ricevere questi soldi perché i nostri conti tengono comunque, nonostante le difficoltà”, aggiunge Lombardo. Poi a S&P, che nei giorni scorsi ha sospeso il rating della Sicilia per insufficienza di informazioni, dice: “Entro tre mesi forniremo tutti i dati”. Pur ammettendo la “crisi di liquidità” delle casse regionali, Lombardo non ci sta a passare per il governatore degli sprechi e delle inefficienze: “Il mio governo ha bloccato le assunzioni e rispettato il piano di rientro sanitario. I forestali? Erano tanti ma non ne abbiamo assunto uno di più: non potevamo eliminarli. Inoltre, abbiamo spostato la spesa per la formazione professionale sul Fondo sociale europeo e messo a punto il Piano rifiuti. Se ho sbagliato in qualcosa? Avremmo dovuto riordinare il settore delle Partecipate regionali fin dai primi mesi di governo, ma è una cosa che abbiamo comunque fatto e che ha portato ad appena sette società Partecipate totali”.
Sulle nomine effettuate negli ultimi giorni, il presidente della Regione è categorico e ripete la stessa risposta data all’Assemblea regionale: “Se non nominassi quelle persone compirei il reato di abuso d’ufficio”. Proprio Palazzo dei Normanni ha recentemente varato una legge chiamata ‘blocca-nomine’: un provvedimento profondamente cambiato rispetto alle premesse iniziali e che adesso piace al governatore perché “estende a tutte le nomine il sacrosanto principio dello spoil system”. Su quella legge, tuttavia, c’è il peso di quell’emendamento bocciato da Sala d’Ercole e che avrebbe posto un veto ai condannati per mafia e corruzione: “E’ stato un errore, una cosa vergognosa e che non condivido – afferma Lombardo -. Il mio governo rispetterà comunque quel principio”.
Poi il capitolo giudiziario, con l’ennesima riconferma che il 31 luglio arriveranno le dimissioni all’Ars (“lo ribadirò a Monti”): “Sto arrivando all’udienza preliminare nonostante tre richieste di archiviazione da parte della Procura – dice -. Mi dimetterò senza aver ricevuto un rinvio a giudizio, al 99% ricorrerò al rito abbreviato perché credo nella magistratura e in chi mi giudicherà”.
23 Luglio 2012
Sicilia: Lombardo, polemica su forestali strumentale, erano li' prima di me
foto raffaelelombardo.itRoma, 23 lug. (Adnkronos) - "Il mio governo ha presentato il blocco delle assunzioni dall'insediamento. Sui forestali nessun nuovo assunto c'e' stato, erano tanti ma non ne abbiamo assunto uno di piu'; non potevamo eliminarli". Cosi' il governatore siciliano, Raffaele Lombardo, commentando i dati sui dipendenti della regione Sicilia che tante polemiche avevano scaturito negli ultimi giorni.
23 Luglio 2012
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