10 giugno 2012

FORESTALI: A RISCHIO GARANZIE OCCUPAZIONALI

 

 

FORESTALI: A RISCHIO GARANZIE OCCUPAZIONALI




Prosegue lo stallo sul comparto forestale nella Regione Siciliana, oltre alla insufficiente dotazione finanziaria dei capitoli di spesa necessari a riconoscere le garanzie occupazionali si aggiunge la confusione sulle modalità di organizzazione del lavoro e di reclutamento del personale.
Sullo scorrimento delle graduatorie antincendio, per esempio, si rischia la guerra tra i poveri per via della contraddittorietà sui criteri di scorrimento delle graduatorie sia dell’antincendio che della manutenzione.
Non si comprende la ragione per la quale si consumi una costante disparità di trattamento tra province e tra Distretti in merito alla  formulazione delle graduatorie, scorrimento dei  lavoratori nei vari contingenti non solo antincendio ma anche manutenzione. Taluni applicano il criterio dell’anzianità di servizio nel settore forestale mentre altri quello della iscrizione negli elenchi anagrafici agricoli.
E’ paradossale e non più sostenibile che in alcune province esistano ancora le CMOA, che si proceda allo scorrimento alla G.O. superiore attraverso il dettato della 14/06 ma anche della 16/96. Secondo Ugl Agroalimentare esistono, in buona sostanza, diversità nell'attribuzione delle qualifiche, nella giustificazione delle assenze dei lavoratori alle chiamate; oltre ad altre discordanze che creano diversità di comportamento a danno o a favore dei lavoratori. Ed ancora non convince  il reclutamento dei lavoratori ASPI, in possesso anche della qualifica di addetto alla guida delle autobotti, laddove effettuato senza il rispetto di quanto precisato dall’art.48 della L.16/96. Esiste una priorità che riteniamo vada rispettata. Ugl Agroalimentare è del parere che debbano essere rispettate le norme in vigore che regolamentano il settore. Farebbe bene Piero Tolomeo, Capo del Corpo forestale, a chiarire le reali intenzioni sulla gestione della campagna antincendio e manutenzione per l’anno 2012, finora ha solo fornito rassicurazioni verbali senza fatti concreti. Non si capisce, infine, il motivo per il quale si dovrebbe ritornare a turni orari di 8 ore anziché di 6,30. Ugl Agrolimentare è contraria alla riduzione delle giornate lavorative che non solo vanno a danno dei 78-sti ma riducono l’efficacia degli interventi sul territorio. Suggeriamo all’arch. Tolomeo di avviare un tavolo di coordinamento tra il SUPL -IRF e Azienda da un lato e con le OO.SS. dall’altro, avendo presente che atteggiamenti finalizzati a soffocare la voce del sindacato è atteggiamento deprecabile, antisindacale e antidemocratico. Avvertiamo un serio e concreto rischio di incendi che metterebbero a repentaglio non solo il territorio interessato ma anche la popolazione. E’ inaccettabile che in alcuni Distretti non si farà uso di autobotti a causa della mancanza di risorse finanziarie, se da un lato salterebbero le giornate dei 78-isti dall’altro ci chiediamo come si dovrebbero spegnere gli incendi boschivi? I Canadair costano troppo e la Regione non può certamente più permetterseli, almeno crediamo!
Al neo assessore regionale al territorio ed ambiente, Alessandro Aricò, chiediamo di impegnarsi da subito a reperire le risorse finanziarie necessarie a programmare le stesse giornate del 2011, a preservare, insomma, le garanzie occupazionali.
Ugl Agroalimentare chiede, inoltre, agli Assessori Aricò e Aiello, ognuno per le rispettive competenze, di raccordarsi per affrontare in maniera esaustiva il confronto, per esempio, intorno alla introduzione di un contingente unico in attesa della legge di riforma necessaria e non più rinviabile per la regolamentazione del settore attraverso la stabilizzazione di tutti i lavoratori forestali.
Per Ugl Agroalimentare, la stabilizzazione mira a perseguire finalità di carattere generale che si sostanziano da un lato a garantire un futuro a migliaia di lavoratori e dall’altro a dotare la Regione Siciliana di un esercito di specialisti e professionisti in grado di eseguire compiti  essenziali quali: il riassetto idrogeologico, la sistemazione idraulico-forestale nelle aree con dissesto geomorfologico, la difesa del suolo, la tutela ed il miglioramento del paesaggio, la salvaguardia e tutela del verde pubblico delle città, la gestione delle strutture nei parchi e riserve, il rimboschimento delle aree a fini paesaggistici e di riconsolidamento, la produzione di specie legnose per fini di sfruttamento commerciale ed industriale.
01 Giugno 2012

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