CISL: I LAVORATORI FORESTALI RISCHIANO

Il lungo sceneggiato che dura da quasi cinque anni volge probabilmente al termine; il governo Lombardo combina l'ennesimo atto di confusione e di cattiva organizzazione lontano dalle  logiche che servono ai lavoratori siciliani. L'impugnativa del commissario e la scelta di promulgare la legge di bilancio, rischiano di far cadere nel baratro la Sicilia ed i  lavoratori del settore forestale ed ESA. La richiesta di mututo difficilmente troverà accoglienza presso gli istituti bancari che probabilmente non concederanno i soldi in un momento che sembra essere, per Lombardo ed il suo governo, l'ultimo atto. La scelta di non ascoltare le parti sociali e di non programmare il futuro di questa regione attraverso le priorità, la mancanza di scelte verso il bene comune sta finendo per condannare ulteriormente le nostre maestranze ed i settori importanti per il mantenimento del territorio e dell'ambiente per migliorare le campagne in una logica di filiera produtiva ed industriale. Abbiamo, come CISL e FAI, chiesto la progettazione, attraverso le risorse comunitarie e non, di settori di intervento in una logica programmatica e funzionale al territorio devastato dalle alluvioni, come quella registrata nel messinese. Le produzioni industriali, artigianali e la fruibilità del bosco e delle campagne per dare un valore aggiunto ed un'immagine diversa alla Sicilia. Serve oggi con grande senso di responsabilità un mea culpa e forse un passo indietro da parte di questo governo per dare all'agricoltura un'ulteriore possibilità che fino ad oggi, purtroppo, non ha avuto. Serve una nuova e vincente stagione politica, che veda al centro l'agricoltura, il turismo collegato ad essa ed i lavoratori. Il sindacato propone un tavolo di confronto immediato per uscire dall'empasse istituzionale ed organizzativo, per dare soluzioni immediate ai circa 26000 lavoratori forestali ed ai boschi che rischiano oggi, in un momento di emergenza caldo, di andare in fumo ed ai 505 lavoratori ESA uno sbocco produttivo per loro e per l'agricoltura siciliana.

05 maggio 2012