26 aprile 2012
4 commenti:
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Caro Michele, spero che leggerai questo post. Come avrai saputo il commissario dello stato ha impugnato buona parte della finanziaria, non se ancora se all'interno degli articoli impugnati ci sia anche la nostra dismissione alle province. Ma in ogni caso vista la corposa impugnativa, Lombardo e i suoi sono costretti a ridiscutere e rivotare la finanziaria intera. Questo è il momento di agire per far retrocedere Lombardo e i suoi accoliti da questa scelta scellerata che ci butterebbe in un baratro senza fondo. Adesso è il momento di scendere in piazzia, di fare sciopero, di intervenire verso quei deputati che hanno votato la finanziaria e l'emendamento che ci riguarda. Quei deputati che a parole sono sempre con noi ma che poi votano contro di noi. Un pò di numeri....Il disegno di legge “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2012. Legge di stabilità regionale” è stato approvato con 39 voti favorevoli, 15 contrari e un astenuto;
RispondiEliminaQuindi con un numero abbondante di deputati, che vanno da Leontini ad Oddo. Adesso è il momento, o ora o mai più facciamo pressione anche ai sindacati, triplice, autonomi etc.... o scendiamo in scipoero ora, oppure vuol dire che sono d'accordo anche loro, le lotte bisogna farle prima, non dopo quando tutto è satto fatto, facciamo un passa parola tra blog, twitter, facebook. Insomma diamoci da fare.
saluti nino
Enzo Costanzo
RispondiEliminaIMPUGNATE LE NORME RELATIVE ALLA SOPPRESSIONE DEL DIPARTIMENTO AZIENDA FORESTALE, DI SEGUITO LE MOTIVAZIONI
Art 11, commi dal 92 al 96 - Tali disposizioni sono affette dal vizio dell’irragionevolezza di cui agli artt. 3 e 97 della Costituzione in quanto introducono una disciplina incompatibile con il precedente art. 6, comma 22. Esse infatti prevedono la soppressione del dipartimento regionale aziende foreste demaniali ed il trasferimento delle funzioni al corpo forestale ed alle province regionali mentre il precedente comma 22 dell’art. 6 attribuisce competenze al suddetto dipartimento in materia di determinazione di tariffe afferenti ai canoni di concessione di beni appartenenti al demanio forestale, di terreni al pascolo e dei prodotti di bosco.
Inoltre le norme relative al trasferimento di competenze e funzioni del dipartimento in questione sono estremamente indeterminate e non indicano alcun concreto criterio per la determinazione delle modalità attuative delle stesse demandato al Presidente della Regione come ad esempio riguardo al regime contrattuale da applicare al personale trasferito. Esse si pongono in evidente contrasto con il principio di legalità sostanziale di cui all’art. 97 Cost. (C.C. n. 307/2003 e n. 156/1982). Da ultimo codesta Corte ha affermato “l’imprescindibile necessità che in ogni conferimento di poteri amministrativi venga osservato il principio di legalità sostanziale posto a base dello Stato di diritto. Tale principio non consente “l’assoluta indeterminatezza” del potere conferito dalla legge ad una autorità amministrativa, che produce l’effetto di attribuire, in pratica, una “totale libertà” al soggetto od organo investito della funzione”. Non è sufficiente che il potere sia finalizzato dalla legge alla tutela di un bene o di un valore, ma è indispensabile che il suo esercizio sia determinato nel contenuto e nelle modalità, in modo da mantenere costantemente una, pur elastica, copertura legislativa dell’azione amministrativa (sent. CC. 115/2011)
signori miei speriamo che quello che si legge in queste ultime ore sia vero:
RispondiEliminaFinanziaria regionale e impugnativa del Commissario dello Stato.
Vincono le ragioni dell’ambiente e dello stato di diritto.
Le Associazioni Ambientaliste CAI Sicilia Onlus, LEGAMBIENTE Sicilia Onlus, LIPU, MAN, WWF Onlus esprimono grande soddisfazione per l’intervento del Commissario dello Stato per la Regione Siciliana che, impugnando in maniera ampia e drastica la legge finanziaria votata dall’Assemblea Regionale Siciliana lo scorso 18 aprile, ha impedito il varo di norme assurde e di inaccettabile attacco al patrimonio naturale siciliano ed alle politiche ambientali.
E’ stato cosi’ impedito:
- lo scioglimento dell’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana;
- l’apertura della caccia nei Siti Natura 2000;
- le deroghe alla normativa sulla Valutazione Ambientale Strategica;
- la sanatoria di decine di piani regolatori approvati senza verifica ambientale e per cui è stata aperta una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea;
- lo smembramento del servizio antincendio boschivo;
- un assurdo trasferimento alle province di funzioni in materia forestale;
- la svendita del patrimonio pubblico della Regione;
- il depotenziamento dei controlli ambientali dell’ARPA;
- le sanatorie sulle occupazioni di aree del demanio trazzerale;
Il lavoro svolto in questi giorni di redazione di corpose memorie di osservazioni è stato premiato: e’ stato ripristinato il rispetto di Direttive Comunitarie, di leggi dello Stato e di precedenti sentenze della Corte Costituzionale.
Rimane l’amarezza per quelle norme in materia di parchi che, pur non violando principi costituzionali, sono frutto di blitz notturni e non sono state sottoposte a preventiva verifica di merito e di coerenza con l’intero impianto della legge regionale sulle aree naturali protette, su cui si sono registrati assordanti, inaccettabili ed eloquenti silenzi del mondo dei parchi.
Le Associazioni Ambientaliste si attendono ed auspicano che il DDL 801 venga interamente rivisto, evitando di promulgare norme (ancorché non impugnate) incoerenti, scollegate e non urgenti, a meno di quelle di natura strettamente finanziaria e rigorosamente collegate alla redazione del bilancio.
un sentito grazie a Mogavero per il mantenimento di questo blog che dopo la chiusura di antincendiosicilia rimane l'unico mezzo di informazione in tempo reale, e contrariamente a quanto dichiarato dallo stesso viene costantemente monitorato da un gran numero di operai forestali antincendio, grazie da tutto il distretto 1 ALCAMO C/MARE DEL GOLFO
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