Risposte scritte ad interrogazioni - Rubrica «Territorio e Ambiente»
CAPUTO-POGLIESE. - «Al Presidente della Regione e all'Assessore per il territorio e
l'ambiente, premesso che:
nel corso del mese di agosto si sono verificati numerosi episodi di incendio che hanno interessato
una vasta area del territorio monrealese compreso tra Casaboli, Giacalone e San Martino. Nel giro di
poche settimane, infatti, sono stati distrutti oltre 100 ettari di patrimonio boschivo;
verosimilmente, si tratterà di incendi di origine dolosa, atteso che sono state colpite aree di grande
interesse territoriale e paesaggistico e collocate temporalmente in un momento in cui è in corso il
lavoro sul piano regolatore generale;
considerato che sono state distrutte alcune aree paesaggistiche più importanti di Monreale e che
tali incendi possono anche determinare pericoli e rischi di natura idrogeologica;
ritenuto che si reputa necessario elevare i livelli di controllo del territorio delle aree più a rischio al
fine di garantire la sicurezza dei cittadini e dell'assetto territoriale;
per sapere:
quali provvedimenti abbiano o intendano adottare per aumentare i livelli di controllo e di sicurezza
delle aree del territorio di Monreale a rischio incendi di natura dolosa;
quali provvedimenti abbiano o intendano adottare per la sicurezza del territorio e delle aree
boschive di Monreale». (2058)
Risposta. - «Con riferimento all’atto ispettivo in oggetto, in risposta a quanto richiesto
dall’onorevole interrogante, si allega in copia la nota prot. n. 22635 del 23/02/2012 con la quale il
Servizio Ispettorato Dipartimentale delle Foreste ha fornito un quadro sinottico delle risorse umane e
materiali in atto disponibili nel territorio in oggetto specificato».
«Nota prot. n. 22635 del 23/02/2012 dell’Assessorato Territorio e Ambiente -
Servizio Ispettorato dipartimentale delle Foreste
Al Comandante del Corpo forestale R.S.
«Il territorio comunale di Monreale ed in particolare il complesso boscato denominato “Casaboli”
sono stati nel tempo oggetto di diversi episodi di incendio boschivo. Se ci si sofferma sui dati
statistici rilevati dal Corpo forestale nell’ultimo quinquennio, seppur con fasi alterne, si osserva un
andamento di sostanziale crescita.
Di norma questi eventi sono da ricondurre a cause di natura doloso-colposa e si innescano in quei
periodi in cui vi è il concomitante manifestarsi di due condizioni essenziali: elevata temperatura e
forti venti di scirocco. Condizioni frequenti che caratterizzano il clima dell’area mediterranea e della
Sicilia occidentale in particolare.
Come è noto le competenze nel settore della difesa dagli incendi boschivi sono di questa
Amministrazione, sulla quale ricade l’onere finanziario nonché l’azione coordinatrice e tecnica degli
interventi inerenti la repressione degli incendi.
L’azione messa in atto nel corso degli ultimi anni dal C.F.R.S. è stata finalizzata sia alla
repressione che alla prevenzione di detti eventi e da sempre è stata sostenuta dall’adozione di nuovi e
più efficaci modelli operativi, in grado di aumentare l’efficienza del sistema antincendio, soprattutto
nei periodi di maggiore rischio.
Il territorio interessato ricade tra i distretti forestali n. 1, 2 e 3, con giurisdizione dei Distaccamenti
forestali di San martino delle Scale e Palermo Villagrazia.
Con riferimento all’ultima campagna antincendio nel territorio di Monreale e Casaboli la struttura
a.i.b. risulta così organizzata:
1) SQUADRE ANTICENDIO BOSCHIVO:
- Squadra Villaciambra: servizio h24, n. 4 addetti per turno, mezzo a.i.b. lt 400;
- Squadra Carpineto, servizio h24, n. 6 addetti per turno, mezzo a.i.b. lt 400;
- Squadra Casaboli, servizio h24, n. 6 addetti per turno, mezzo a.i.b. lt 1000;
- Squadra S. Martino, servizio h24, n. 6 addetti per turno, mezzo a.i.b. lt 1000;
2) AUTOBOTTI:
- Casaboli lt 3000;
- S. Martino lt 3000;
- Casotta lt 8000;
3) TORRETTE DI AVVISTAMENTO INCENDIO:
- Torretta Gibilmesi;
- Torretta Portella S. Anna;
- Torretta Fontana Fredda;
4) RISERVE IDRICHE DI APPROVVIGIONAMENTO:
- n. 15: Cresta, Cresta nuovo, Striglia, Porci Casaboli, Canaloni Casaboli;
- n. 3 : Presti, Strafatto, Ginestra, Aglisotto, n. 2 Cannavera, n. 2 Fontana Fredda.
Inoltre per potenziare ulteriormente il sistema antincendio è stata sviluppata una collaborazione
con gli Enti preposti alle forze di volontariato: Dipartimento Regionale Protezione Civile, Provincia
regionale di Palermo, che in sintesi si può così riassumere:
- Dipartimento Regionale di Protezione Civile
Allo stato attuale è in itinere un accordo con questo ispettorato che prevede la disponibilità di n.
13 postazioni fisse di prevenzione, che in linea di massima dovrebbero svolgere servizio in n. 2 turni
giornalieri 10.00-14.00 e 14.00-18.00, garantendo la presenza di n. 4 unità, con al seguito apposito
mezzo a.ib. con modulo di lt 450. Le postazioni che interessano l’area in esame sono le seguenti:
San Martino (villaggio montano) e Monreale (Pioppo)
- Provincia Regionale di Palermo-Direzione Protezione Civile
In data 11 agosto 2009 è stato stipulato, fra questo IRF e la Direzione Protezione Civile, un
apposito protocollo di intesa per la reciproca collaborazione nell’attività antincendio.
Tale cooperazione, svoltasi anche nella stagione 2010, si è concretizzata nell’attività di supporto
allo spegnimento attraverso i presidi operativi provinciali (POP) dislocati nel territorio, e nella
collaborazione del riscontro alle segnalazioni provenienti dalle attività di telerilevamento satellitaresvolte dalla Provincia, in sinergia con l’università della Basilicata.
Il presidio operativo che interessa la zona in esame è il POP n. 8 – Presidio Operativo di Portella
della Paglia-Monreale (Casa cantoniera S.P. 20 km 4+900, dove operano:
Mezzi
- n. 1 autobotte (capacità almeno 8.600 litri)
- n. 1 automobile
Personale
- suddiviso in n. 2 turni (mattutino e pomeridiano per complessive 12 ore)
- n. 4 volontari per ciascun turno dei quali almeno uno avente patente abilitativa
alla guida dell’autobotte ed almeno un altro avente patente abilitativa alla guida
dell’automobile.
In linea con le finalità degli anni precedenti anche per la prossima campagna a.r.b. si spera di
migliorare ulteriormente l’efficacia di repressione riproponendo i protocolli d’intesa di cui si è fatto
cenno.
Si auspica inoltre di potere ulteriormente migliorare la prevenzione con una più intensa e capillare
attività di vigilanza del territorio. Ciò si potrà concretizzare se vi sarà modo di condividere con le
altre forze dell’ordine modelli operativi che prevedano un’azione coordinante di controllo nelle aree
di cui in argomento».
IL DIRIGENTE DELLA U.O.-68
(D.T.F. Giuseppe Chiarelli)
L’ISPETTORE RIPARTIMENTALE
(Dr. Giovanni Marino)
Seduta parlamentare del 13/03/2012
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