06 Gennaio 2012 - 10:07
(ASCA) - Venezia, 6 gen - AUGURI PER IL 2012 - ''Spero che il 2012 sia l'anno della salute e del lavoro, in particolare l'anno della crescita. Lo dico cosciente del fatto che abbiamo una contabilita' tristissima, con 142 mila disoccupati, e anche l'ancor piu' triste primato di suicidi di molti imprenditori. Il mio pensiero va alle loro famiglie''. L'ultimo suicidio, di un imprenditore artigiano, e' di questi giorni. Secondo Zaia troppi imprenditori non reggono alla preoccupazione per i crediti che non ricevono e alla ''vergogna'' di dover chiedere sacrifici alla loro famiglia e ai dipendenti. Zaia ricorda che ''la Regione e' impegnata a fare l'impossibile per dare una risposta a tutti i veneti che si trovano in condizioni di difficolta'''.
Esprimendo solidarieta' ai dipendenti della Ditec, che vuol de localizzare in Cina, il governatore fa sapere di non condividere la proposta di boicottare i prodotti svedesi, come quelli dell'Ikea (lo si e' detto in Consiglio regionale), quanto piuttosto di essere favorevole al ''boicottaggio dei prodotti cinesi, finche' non rispettano la certificazione Ue''.
Il prossimo anno sara' per la Lega quello ''della contrattazione con lo Stato'': nell'alveo della Costituzione, tra le tante cose, ''ci sara' anche un fronte sui temi del lavoro, gli assegni familiari, il tfr''. Per Zaia ''negli ammortizzatori sociali bisogna entrare piu' nel dettaglio: ci sono cittadini - spiega, riferendosi ai casi di cameriere che vengono a fare la stagione a Jesolo per 6 mesi e poi tornano in Romania con l'indennita' di disoccupazione - che vanno aiutati piu' di altri. Anche la disoccupazione stagionale va rivista. Non e' possibile che tu lavori 6 mesi e gli altri 6 ti arrivi lo stipendio lo stesso, anche se sei tornato nel tuo Paese.
Io obbligherei gli immigrati a rimanere in Italia''. Zaia attacca poi i 26.000 forestali dipendenti della regione Sicilia, contro i 5000 in tutto il resto d'Italia. ''Vanno riportati ai costi standard'' sostiene, ricordando che il Veneto ''paga la cattiva amministrazione e gli sprechi fatti in altre parti d'Italia''.
Mah .......sarà anche vero che nel resto d'italia sono "solo" in 5 mila, ma mi nasce spontanea la domanda ....anzi alcune domande
RispondiElimina1) Sarà che la Sardegna non fà parte dell'Italia visto che gli ultimi 7500 unità stabilizzate risalgono solo al 2010. (poche settimane fà ne sono stati stabilizzati gli ultimi rimasti 250 unità)
2) e così anche per la Calabria e i suoi migliaia di operai forestali a tempo indeterminato
3) e così pure per la Campania e la Puglia
...... ops! scusate dimenticavo che stiamo parlando di regioni del sud e quindi secondo logica leghista non dell'italia.
4) Ma anche qui mi domando, le centinaia di consorzi ( che a sua volta riuniscono decine di aziende) che esistono nella sola Lombardia, che significa a questo punto e con questi numeri che continuamente il Sig. Zaia ama elargire, che sono una sorta di "consorzi fantasma" e quindi buoni per prendersi solo i finanziamenti che elargiscono regione, stato ed europa?
5) Un'altra e ultima domanda ....tanto per finirla: La Liguria, una regione sicuramente del Nord, e classificata fra quelle virtuose, in meno di un mese, grazie al suo vituosismo e passata dal fango dovuto allo straripamento dei fiumi che certamente e come si è comprovato non erano così ben mantenuti, provocando anche dei morti oltre al danno materiale e territoriale,ad un disastroso incendio che oltre a provocare centinaia di ettari di bosco distrutto ha costretto centinaia di persone ad evacuare le loro case ed alcune a perderle irrimediabilmente. In conclusione e possibile mai che nessuno sappia dirgli queste cose pubblicamente ad un "ignorante" ( nel senso che ignora la realtà, pur essendo stato ministro dell'agricoltura e foreste ...il che è una colpa ancora maggiore) che continua a mistificare la realtà a suo compiacimento denigrandoci all'opinione pubblica tutti i santi giorni sia come operai forestali che come siciliani?
Scusatemi ....nel citare i consorzi mi sono dimenticato di precisare ....le decine di consorzi che gestiscono i boschi lombardi, che a sua volta riuniscono decine di aziende.
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