Dal sito www.rassegna.it
Presentazione della manifestazione nazionale di Flai, Fai e Uila. Rinnovo dei contratti, caporalato, ammortizzatori sociali, lavoro agricolo di qualità: questi i temi in agenda. Mininni: "Il governo smetta di litigare e cominci a fare cose concrete
Una grande manifestazione unitaria a Roma, sabato 11 maggio, di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil per accendere i riflettori sul lavoro agricolo e dell'industria alimentare. Si è da poco conclusa nella capitale la conferenza stampa di “Le radici del lavoro”, che sarà appunto l'occasione per lanciare la nuova piattaforma con la richiesta forte di aumentare i salari dei lavoratori e rinnovare i contratti nazionali fermi da anni per alcune categorie (per gli operai forestali da sette, per gli allevatori addirittura da dieci). E per protestare per la mancanza di ammortizzatori sociali per i lavoratori della pesca e per chiedere l'applicazione della legge 199 per combattere il caporalato.
La manifestazione “Le radici del lavoro” si colloca nell'ambito delle iniziative di Cgil, Cisl e Uil promosse a partire dal 9 febbraio, e che termineranno il 26 giugno a Reggio Calabria, a sostegno delle varie piattaforme varate dai gruppi dirigenti. La manifestazione si svolgerà a Roma, in piazza della Bocca della Verità, con la partecipazione del segretario generale della Cgil Maurizio Landini e dei segretari generali aggiunti di Cisl Luigi Sbarra e Uil Pierpaolo Bombardieri, e intende seguire il solco dei temi già lanciati a Matera dai sindacati confederali, quindi per il rilancio dello sviluppo, contro l'arretratezza economica e una politica che stenta a far ripartire il Paese.
“Il governo la smetta con i tavoli e ci dica come far partire le azioni della rete del lavoro agricolo di qualità”, ha detto il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni nel corso dell’incontro con la stampa: “Abbiamo poi decine di migliaia di lavoratori della cooperazione agricola e industriale che per un refuso di legge non hanno ammortizzatori sociali, abbiamo più volte chiesto a Di Maio di intervenire. È scaduto il tempo anche per il settore della pesca, in cui la legge sulla sicurezza sul lavoro non viene applicata. È venuto il momento che i due attori del governo escano dai continui litigi e comincino a fare cose concrete per i lavoratori”. Mininni ha anche affermato, parlando del fenomeno del caporalato, che “non è possibile questo stillicidio di morti: gli immigrati sono persone che producono ricchezza e hanno diritto a un lavoro dignitoso, e il problema esiste anche per gli italiani”.
Per il segretario generale della Uila Uil Stefano Mantegazza il governo “è prigioniero della sua propaganda su reddito di cittadinanza e quota 100, quando ci sarebbe bisogno di altri interventi. Ed è un governo prigioniero della sua ideologia, che non riconosce le cose buone fatte dai governi precedenti come la legge 199 per combattere il caporalato, che non serve modificarla prima di attuarla”. Il segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota ha sottolineato che la manifestazione di Roma “coinvolgerà circa 6 mila persone da tutta Italia. L'iniziativa nasce dalla necessità di sollevare il tema del comparto agroalimentare che, anche se mostra performance interessanti, si appresta ora a una fase contrattuale impegnativa, dopo il termine delle assemblee e con la chiusura della piattaforma il 16 e 17 maggio. Una piattaforma ricca di contenuti economici e con un messaggio alle controparti: lotteremo per difenderla”.
Fonte: www.rassegna.it
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