16 giugno 2016

A PROPOSITO DELL’UOMO SOLO IN TORRETTA…. “ MACCHINISTA UNICO SUI TRENI, INDAGATO L’A.D. DI TRENITALIA “


A PROPOSITO DELL’UOMO SOLO IN TORRETTA….
“ MACCHINISTA UNICO SUI TRENI, INDAGATO L’A.D. DI TRENITALIA “



di Salvino Carramusa
“Macchinista unico sui treni, indagato l’A.D. di Trenitalia“. Questo è il titolo di forte richiamo comparso lo scorso anno, il 18 Agosto del 2015, sul Corriere della Sera, a proposito dei rischi collegati al macchinista unico sui treni. Meno diretto ma altrettanto esplicativo il titolo di Repubblica nello stesso giorno: “Macchinista unico, convogli pericolosi: l’A.d. di Trenitalia indagato per omissione di cautele “. 
Mi sono permesso alcune modifiche grafiche (grassetto con sovrapposta evidenziatura in giallo) dei due articoli appresso riportati in allegato (ritrovati e scaricati dalla rete), per meglio mettere in evidenza alcuni passaggi, a mio avviso più significativi.
L’analogia con  “L’UOMO SOLO IN TORRETTA“ per me è evidente.
Dal 2008 al 2013 nei distretti della provincia di Palermo, l’I.R.F aveva provveduto a raddoppiare la presenza degli operatori nelle torrette di avvistamento in H24. Ruolo importante ebbero i lavoratori, i delegati sindacali ed i loro rappresentanti. Il 2014 - con il Datore di lavoro unico in capo agli Uffici Provinciali Azienda - segnò la fine di quella legittima esperienza cautelare e di tutela della salute dei lavoratori.
Oggi, il Datore di lavoro è rappresentato nuovamente dagli I.R.F. . Si sta riprovando a chiudere definitivamente quella infelice parentesi ed a ripristinare la condizione precedente al 2014.


Palermo lì 16 Giugno 2016        
Salvino Carramusa

Si raccomanda una attenta lettura dei due articoli allegati:
a) Macchinista unico sui treni, indagato l’A.D. di Trenitalia (Corriere della Sera);
b) Macchinista unico, convogli pericolosi: l’A.D. di Trenitalia indagato per omiss




Corriere della Sera
Il caso


Macchinista unico sui treni, indagato l’ad di trenitalia


Secondo i magistrati, Trenitalia e Svi sarebbero responsabili di mettere a rischio l’incolumità del macchinista del treno, da quando hanno eliminato la figura del secondo ferroviere, fino ad alcuni anni fa presenza fondamentale e obbligatoria su tutti i treni
 

di Elisa Sola
L’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano (Ansa)Rischia una disavventura giudiziaria l’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano. Il procuratore Raffaele Guariniello, che coordina da mesi verifiche sui treni condotti da un macchinista unico, lo ha iscritto sul registro degli indagati per violazione del Testo unico sulla sicurezza ed omissione dolosa di cautele anti-infortunistiche. È chiamato a rispondere degli stessi reati anche l’uomo alla guida della Svi, Frédéric FHAL. La Società viaggiatori italia aveva lanciato nel 2011 una nuova offerta di Tgv Parigi-Milano. Entrambe le aziende, secondo il magistrato torinese, sarebbero responsabili di mettere a rischio l’incolumità del macchinista del treno, da quando hanno eliminato, da quasi ormai tutti i convogli circolanti, la figura del secondo ferroviere, fino ad alcuni anni fa presenza fondamentale e obbligatoria su tutti i treni.

La vicenda
Sia Trenitalia che Svi avevano ricevuto, alcuni mesi fa, delle prescrizioni da parte degli ispettori mandati da Guariniello, che avrebbero dovuto rispettare per minimizzare i rischi. Ma, secondo quanto risulta alla procura, queste indicazioni non sarebbero state rispettate. Per questo motivo il pm ha indagato formalmente entrambi gli amministratori.
Le verifiche svolte dalla polizia giudiziaria sono state effettuate su diverse linee ferroviarie del Piemonte - ma il caso è nazionale - soprattutto nei tratti in galleria. Dai test è emerso che nei treni con un uomo solo al comando, in caso di infortunio o malore, con l’arresto del mezzo in galleria, non sarebbero garantite le tempistiche adeguate per il soccorso sanitario da effettuare nei tempi più rapidi possibili. In una simulazione in galleria nei pressi di Cuneo, con blocco del convoglio, il tempo calcolato per l’arrivo del soccorso è stato stimato oltre i 40 minuti. Decisamente troppo per salvare la vita di una persona.
 

Le regole sul soccorso in ambito ferroviario
E’ il decreto ministeriale del 24 gennaio 2011 che stabilisce le regole sul soccorso in ambito ferroviario, sottolineando come occorra effettuare il primo intervento “nei tempi più rapidi possibili» e come sia necessario che, in ogni punto della rete, «si adottino le modalità più efficaci per garantire al macchinista con l’arresto del treno in linea, un soccorso» tempestivo. Soltanto una delle aziende monitorate dalla Procura non è stata coinvolta nell’inchiesta perché ha ottemperato le prescrizioni diramate da Guariniello: è la Captrain, società che si occupa di trasporto merci. Il caso del macchinista unico è scoppiato, dopo gli esposti inoltrati da alcuni sindacati, dopo l’accordo Fra Trenitalia e alcune sigle sindacali. Nel 2013 già la procura di Roma aveva aperto un’inchiesta per verificare le ripercussioni dell’intesa sulla sicurezza dell’uomo solo lasciato al comando.
18 agosto 2015 (modifica il 18 agosto 2015 | 16:06)




REPUBBLICA


Macchinista unico, convogli pericolosi: l'ad di Trenitalia indagato per omissione di cautele




Il pm Guariniello mette sotto inchiesta Soprano e il collega francese Fhal: la decisione di lasciare un solo addetto alla guida espone a rischi ferrovieri e viaggiatori

di JACOPO RICCA
Vincenzo Soprano, ad di Trenitalia Il macchinista unico sui treni torna sotto accusa a Torino. Il pm Raffaele Guariniello ha indagato per omissione dolosa di cautele e violazione del Testo unico per la sicurezza sul lavoro l'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e Frédéric Fhal, direttore della Svi, la società controllata da Snfc che gestisce il Tgv sulla tratta Torino- Milano. L'indagine era partita quasi due anni fa dopo gli esposti dei lavoratori e dei sindacati. Il passaggio dal doppio macchinista a quello unico comporta infatti un aumento dei rischi per chi conduce il convoglio che, in caso di malore, può trovarsi a fermare il treno all'interno di una galleria con un allungamento eccessivo dei tempi di soccorso. Nel 2014 erano state alcune decine i malori da parte di macchinisti e le Asl piemontesi avevano emesso delle prescrizioni a tre società, Trenitalia, Svi e Captrain Italia. Quest'ultima le ha accolte, mentre per le prime due le nuove ispezioni dello Spresal hanno dato esito negativo, convincendo la procura a iscrivere nel registro degli indagati i responsabili.

I tecnici hanno effettuato diverse simulazione sulle tante gallerie di cui è costellata la rete ferroviaria in Piemonte e una di queste ha attirato in particolare l'attenzione degli inquirenti: nel Cuneese, in caso di malore, prima che i soccorsi raggiungano il macchinista passano almeno 40 minuti. Secondo i responsabili per la sicurezza delle ferrovie che avevano denunciato il problema, la questione dei soccorsi con il macchinista unico coinvolgerebbe anche indirettamente tutti i viaggiatori.



Con la scheda n. 39 Aggiorneremo la sezione "Sicurezza forestale. Valutazione dei rischi e partecipazione dei lavoratori".  Quest'ultima la trovate nella sezione a sinistra del blog









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