16 gennaio 2015

S. CATALDO. VERDE BOSCHIVO SVENDUTO. A GABARA ABBATTUTI ALBERI IN DECINE DI ETTARI DI SUPERFICIE FORESTALE, IL 2 FEBBRAIO CONSIGLIO. CENTINAIA GLI ALBERI TAGLIATI OGNI GIORNO PER ALIMENTARE UNA CENTRALE A BIOMASSE. SEMBRA SI SIA INTERVENUTO SU CIRCA 40 ETTARI DI BOSCO


«Verde boschivo svenduto» S. Cataldo.


A Gabara abbattuti alberi in decine di ettari di superficie forestale, il 2 febbraio Consiglio


Alcuni dei partecipanti alla conferenza 
dei servizi di ieri mattina a San Cataldo


San Cataldo. Una sinergia tra amministratori della cosa pubblica, associazioni ambientaliste e società civile per levare ad alti livelli la voce dei cittadini su un problema che interessa San Cataldo ed altri Comuni: il disboscamento dell'area forestale di Gabara o, come preferiscono affermare i cittadini che hanno a cuore la tematica, il «taglio» degli alberi di eucalyptus. Questo il proponimento espresso dai partecipanti alla conferenza dei capigruppo svoltasi ieri mattina a Palazzo delle Spighe, allargata alle associazioni e culminata nella convocazione di un Consiglio comunale straordinario, che si terrà il prossimo 2 febbraio.
Da giorni, l'opinione pubblica locale è concentrata sull'abbattimento di essenze arboree a Gabara, nell'ambito di un programma che prevede di alimentare una centrale a biomassa di una società italo-tedesca individuata dalla Regione Siciliana. Ieri, alla presenza dell'assessore comunale all'Ambiente e Territorio, Angelo La Rosa, del presidente del Consiglio comunale Roberta Naro, oltre che del segretario generale del Comune, dott. Andrea Varveri, hanno partecipato alla riunione consiglieri di maggioranza ed opposizione, oltre ai rappresentanti e delegati delle associazioni: Massimo Arnone e Aldo Sarto (Lipu Caltanissetta), Edoardo Bartolotta (Italia Nostra), Ennio Bonfanti (Wwf), Alessandro Giugno e Leopoldo Muratori (Legambiente Caltanissetta), Luciano Carrubba e Angelo Benincasa (comitato «Gabbara un si tocca»). Invitati erano anche i rappresentanti dell'Azienda forestale, ma non sono potuti intervenire per problemi «logistici».
Nel corso della conferenza, l'assessore La Rosa ha spiegato come siano «centinaia gli alberi tagliati ogni giorno a Gabara per alimentare una centrale a biomasse. Sembra si sia intervenuto su circa 40 ettari di bosco. Noi abbiamo chiesto l'accesso agli atti al Dipartimento Azienda Foreste Demaniali di Palermo, per visionare il progetto di disboscamento. Il nostro Comune sta portando avanti un'azione dirompente. Sappiamo che fra circa una settimana si chiuderanno i lavori, per riprendere ad aprile: se ancora a Gabara o da un'altra parte, non si sa».
Gli esponenti di Legambiente hanno annunciato come vi siano gli spunti per presentare un esposto alla Procura della Repubblica, mentre Bonfanti ha affermato come già nel 2000 «abbiamo assistito alla svendita del nostro patrimonio boschivo». Bartolotta ha parlato di «taglio indiscriminato, cui bisogna far fronte tramite una sinergia». La Lipu si è concentrata anche sull'aspetto faunistico della vicenda, mentre Carrubba ha affermato in maniera decisa: «Serve qualcosa di concreto, i tempi della politica sono lenti. Il 4 gennaio abbiamo organizzato una passeggiata a Gabara, ma da allora la situazione è peggiorata. Domenica ci sarà un'altra passeggiata, con ritrovo alle ore 8 in piazza Calvario per seguire un percorso lungo il bosco per circa 15 chilometri. Serve il coinvolgimento da parte di tutti».
Da qui, la volontà espressa dalla conferenza di chiedere un intervento da parte dei parlamentari regionali, i quali potrebbero essere nelle condizioni di visionare le documentazioni relative al progetto di disboscamento.
Claudio Costanzo


15 Gennaio 2015



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