Incendi, Sicilia: “disorganizzazione del settore d’emergenza”
Quello che sta accadendo in queste ore a Pantelleria è il segno della disorganizzazione in cui versa il settore
Di Ilaria Quattrone
“Quello
che sta accadendo in queste ore a Pantelleria è il segno della
disorganizzazione in cui versa il settore. Se a maggio, al primo caso di
attacco al patrimonio naturale e boschivo, non c’è una risposta
adeguata e le fiamme divampano da tre giorni, cosa dobbiamo aspettarci a stagione inoltrata?“. A dirlo all’AdnKronos è Gianfranco Zanna,
presidente regionale di Legambiente Sicilia, commentando il rogo che da
sabato sta devastando ampie aree boschive di Pantelleria, nel
Trapanese. “E’ acclarato che non esiste l’autocombustione e che gli incendi hanno tutti natura dolosa – aggiunge -. Le
ragioni che possono portare ad appiccare le fiamme possono essere
molteplici, ma quello che bisogna capire è che non si può ogni anno
gestire l’emergenza“.
Per il leader dell’associazione ambientalista occorre, allora, intervenire innanzitutto con la riforma del settore della forestazione. “L’anno scorso – spiega Zanna – alcuni operai forestali non sono riusciti a effettuare tutte le giornate lavorative perché sono stati avviati al lavoro troppo tardi a novembre“. Colpa dei fondi che mancano. Ecco perché secondo Zanna sarebbe importante “individuare le risorse subito, ad inizio anno, in modo da permettere ai distaccamenti forestali di programmare il lavoro. Sarebbe, anzi, opportuno prevedere uno stanziamento triennale in modo tale da prevedere una programmazione a lungo termine“. Invece, ogni anno “puntualmente si verificano gli stessi scempi, che sono una conferma ulteriore dell’inadeguatezza della Regione. E’ una condizione inaccettabile, anche perché ogni anno che passa le superfici boschive diminuiscono drasticamente” conclude il presidente regionale di Legambiente Sicilia.
Per il leader dell’associazione ambientalista occorre, allora, intervenire innanzitutto con la riforma del settore della forestazione. “L’anno scorso – spiega Zanna – alcuni operai forestali non sono riusciti a effettuare tutte le giornate lavorative perché sono stati avviati al lavoro troppo tardi a novembre“. Colpa dei fondi che mancano. Ecco perché secondo Zanna sarebbe importante “individuare le risorse subito, ad inizio anno, in modo da permettere ai distaccamenti forestali di programmare il lavoro. Sarebbe, anzi, opportuno prevedere uno stanziamento triennale in modo tale da prevedere una programmazione a lungo termine“. Invece, ogni anno “puntualmente si verificano gli stessi scempi, che sono una conferma ulteriore dell’inadeguatezza della Regione. E’ una condizione inaccettabile, anche perché ogni anno che passa le superfici boschive diminuiscono drasticamente” conclude il presidente regionale di Legambiente Sicilia.
30 Maggio 2016
Questo film si ripete ogni anno cambia la regia ma gli attori sonno sempre uguale ( adesso la pellicola e vecchiotta e si sta spezzando cerchiamo di ripararla o questo film non lo vediamo più) poi sono c...i amari. X tutti distretto 2 Catania Salvatore a.i.b.
RispondiEliminaCondivido al 100% come la pensa Gianfranco Zanna. Autista. Salvatore Claudio Proietto da Capizzi (ME)
RispondiElimina