17 agosto 2015

PATTO DI STABILITA'. COMUNI SENZA SOLDI E STOP AGLI STIPENDI, ORA LA REGIONE CHIEDE AIUTO A ROMA



PATTO DI STABILITA'

Comuni senza soldi e stop agli stipendi, ora la Regione chiede aiuto a Roma


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Senza più trasferimenti regionali, la crisi di liquidità degli enti locali si sta espandendo in tutta l'Isola e molti già non pagano gli stipendi ai dipendenti. A Pozzallo l'ultimo stipendio pagato dal Comune risale a maggio, trenta giorni di ritardo si registrano anche a Pachino, salari di agosto in pericolo a Favara e Aragona

PALERMO. A Pozzallo, nel Ragusano, l'ultimo stipendio pagato ai dipendenti del Comune risale al mese di maggio. Trenta giorni di ritardo si registrano anche a Pachino, nel Siracusano, mentre in provincia di Agrigento, a Favara e Aragona, le prime difficoltà finanziarie rischiano di far slittare le buste paga di agosto.
È così che la crisi di liquidità dei Comuni siciliani si sta espandendo a macchia d'olio colpendo quella categoria dei dipendenti pubblici che fino ad oggi sembrava blindata. L'assessore al Bilancio, Alessandro Baccei, ha già aperto un tavolo tecnico alla Regione che coinvolge tutti i dipartimenti e quindi tutti i settori dell'economia, che ben presto rischiano di essere interessati dallo stesso problema. Negli uffici della Formazione e istruzione, ad esempio, il dirigente generale Gianni Silvia ha già scritto a Baccei spiegando che se non potrà spendere i fondi comunitari, sarà costretto a rinviare i progetti di edilizia scolastica oil pagamento del buono scuola.
La questione è legata ai mancati trasferimenti dei fondi regionali. Ma attenzione, non è dovuta a una mancanza di liquidità, di soldi. Lo stop ai trasferimenti è imposto da una regola chiamata patto di stabilità. Si tratta di un limite alla spesa della pubblica amministrazione introdotto nel 1997 a livello europeo per migliorare i bilanci dei Paesi membri. Nel tempo, però, questo vincolo è diventato troppo stringente e ormai da qualche anno, a partire dall'estate, gli enti locali si trovano in difficoltà perché pur avendo soldi in cassa non possono spenderli pena sanzioni salatissime.


http://gds.it/2015/08/16/comuni-a-secco-la-regione-chiede-aiuto-a-roma_395905/

Per fare un esempio pratico: alla Regione, all'assessorato agli Enti locali, il tetto di spesa era di 515 milioni ma è stato presto raggiunto a causa di pagamenti arretrati dello scorso anno che sono stati saldati nel 2015. Per cui, spiega l'assessore Giovanni Pistorio, «possiamo spendere da qui a fine anno solo 78 milioni». Il ragioniere generale della Regione, Salvatore Sammartano, rassicura sulla possibilità di trovare presto una soluzione: «Stiamo valutando il quadro generale - spiega - e abbiamo già alcune possibili soluzioni anche da concordare con Roma. Contiamo a settembre di risolvere la questione».

 16 Agosto 2015
http://gds.it/2015/08/16/comuni-a-secco-la-regione-chiede-aiuto-a-roma_395905/









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