15 agosto 2014

A NICOSIA SI CONTANO I DANNI. I DELINQUENTI HANNO DISTRUTTO 700 ETTARI DI BOSCO


A Nicosia si contano i danni

Il devastante incendio ha distrutto 700 ettari di bosco e creato il panico

L'incendio di Nicosia
Foto lasicilia.it


Nicosia. È pesantissimo il bilancio dell'incendio che tra la notte di domenica e la serata di ieri ha devastato un territorio vastissimo inghiottendo boschi, colture, fabbricati, fienili, case rurali. Manca ancora la stima definitiva, che sarà possibile solo dopo i sopralluoghi a fiamme ormai completamente domate, ma si parte da una estensione tra i 500 e gli 800 ettari, percorsa da un fronte inarrestabile, che è riuscito a superare il fiume Salso ed ha percorso anche i campi arati, cosa che, a memoria, da queste parti nessuno ricorda. In campo tutti i mezzi e gli uomini disponibili di Vigili del fuoco, Corpo forestale, protezione civile, confluiti a Nicosia da tutto l'Ennese, carabinieri e polizia che per quasi 3 giorni hanno instancabilmente lavorato sui fronti di fuoco, a presidio delle strade e delle abitazioni, in soccorso delle persone. La giornata di martedì è sicuramente stata la peggiore, con il fuoco a poche centinaia di metri dall'ospedale e dal quartiere San Paolo, in parte danneggiato dalle fiamme. È stata la giornata in cui sono state evacuati un agriturismo, una ventina di abitazioni nel quartiere Panotto, e sono stati allontanati da una struttura gli sposi, i parenti e gli invitati ad un banchetto di nozze. Le fiamme, partite dalla Statale 117, a circa 8 chilometri dall'abitato, sono arrivate a San Giovanni. Nella notte tra martedì e ieri il fronte, sia pure smorzato da decine e decine di lanci effettuati da 3 canadair, dopo avere bruciato tutti il versante ovest di san Giovanni, ha proseguito nella parte bassa, incanalandosi nel vallone e raggiungendo contrada Marengo e la zona del Diavulazzu. I lanci dei canadair sono ripresi ieri mattina all'alba e sono proseguiti fino alla tarda mattinata, quando il fronte era stato comunque arginato. La zona colpita da uno degli incendi più devastanti degli ultimi decenni, pur avendo molte aree impervie è densamente abitata e ricchissima di aziende ed attività produttive che hanno subito danni pesantissimi. Le fiamme, favorite anche dal vento, hanno distrutto una enorme quantità di boschi e macchia mediterranea, oltre a uliveti, frutteti e orti.
Giulia Martorana

14 Agosto 2014







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