A Nicosia si contano i danni
Il devastante incendio ha distrutto 700 ettari di bosco e creato il panico
L'incendio di Nicosia
Foto lasicilia.it
Nicosia. È pesantissimo il bilancio dell'incendio che tra la notte di
domenica e la serata di ieri ha devastato un territorio vastissimo
inghiottendo boschi, colture, fabbricati, fienili, case rurali. Manca
ancora la stima definitiva, che sarà possibile solo dopo i sopralluoghi a
fiamme ormai completamente domate, ma si parte da una estensione tra i
500 e gli 800 ettari, percorsa da un fronte inarrestabile, che è
riuscito a superare il fiume Salso ed ha percorso anche i campi arati,
cosa che, a memoria, da queste parti nessuno ricorda.
In campo tutti i
mezzi e gli uomini disponibili di Vigili del fuoco, Corpo forestale,
protezione civile, confluiti a Nicosia da tutto l'Ennese, carabinieri e
polizia che per quasi 3 giorni hanno instancabilmente lavorato sui
fronti di fuoco, a presidio delle strade e delle abitazioni, in soccorso
delle persone. La giornata di martedì è sicuramente stata la peggiore,
con il fuoco a poche centinaia di metri dall'ospedale e dal quartiere
San Paolo, in parte danneggiato dalle fiamme. È stata la giornata in cui
sono state evacuati un agriturismo, una ventina di abitazioni nel
quartiere Panotto, e sono stati allontanati da una struttura gli sposi, i
parenti e gli invitati ad un banchetto di nozze. Le fiamme, partite
dalla Statale 117, a circa 8 chilometri dall'abitato, sono arrivate a
San Giovanni. Nella notte tra martedì e ieri il fronte, sia pure
smorzato da decine e decine di lanci effettuati da 3 canadair, dopo
avere bruciato tutti il versante ovest di san Giovanni, ha proseguito
nella parte bassa, incanalandosi nel vallone e raggiungendo contrada
Marengo e la zona del Diavulazzu. I lanci dei canadair sono ripresi ieri
mattina all'alba e sono proseguiti fino alla tarda mattinata, quando il
fronte era stato comunque arginato. La zona colpita da uno degli
incendi più devastanti degli ultimi decenni, pur avendo molte aree
impervie è densamente abitata e ricchissima di aziende ed attività
produttive che hanno subito danni pesantissimi. Le fiamme, favorite
anche dal vento, hanno distrutto una enorme quantità di boschi e macchia
mediterranea, oltre a uliveti, frutteti e orti.
Giulia Martorana
14 Agosto 2014
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