INCENDI
Etna, i roghi devastano il parco
La Forestale: opera di piromani
Le fiamme hanno raggiunto anche i trenta metri di altezza e divorato pini, castagni e querce. Qualcuno ha appiccato il fuoco in almeno tre punti diversi, tutti ad alta quota, nella zona tra Grotta Pergola e Cisternazza, una delle aree verdi più fitte e preziose del vulcano
di TURI CAGGEGIUn immenso, violentissimo incendio ha devastato nel pomeriggio i boschi del versante nord dell'Etna, in pieno territorio demaniale, all'interno del Parco dell'Etna. La giornata secca e il forte vento hanno alimentato le fiamme che hanno raggiunto anche i trenta metri di altezza, distruggendo un vastissimo patrimonio vegetale costituito da pini, castagni e querce. Una enorme nuvola di fumo e cenere si è propagata per decine di chilometri fin oltre la costa del mar Ionio.
L'incendio, secondo la Forestale, è sicuramente doloso: poco prima delle 4 del pomeriggio, proprio con la consapevolezza che le condizioni climatiche avrebbero favorito il rogo, qualcuno ha appiccato il fuoco in almeno tre punti diversi, tutti ad alta quota, nella zona tra Grotta Pergola e Cisternazza, una delle aree verdi più fitte e preziose del vulcano, in territorio di Randazzo.
L'allarme del servizio antincendio della forestale è scattato quasi subito, ma la zona impervia e il fortissimo vento di tramontana hanno ostacolato gli interventi per lo spegnimento. Dopo pochi minuti sono intervenuti un Canadair e due elicotteri, e intorno alle 18,45 sono arrivati altri due mezzi aerei anfibi AT 802F "Fire Boss" che hanno effettuato alcuni lanci d'acqua sul fronte. Enorme lo sforzo per cercare di fermare le fiamme: gli elicotteri hanno effettuato ben 99 lanci d'acqua, mentre il Canadair e i Fire boss una decina, compreso un lancio di liquido ritardante. All'imbrunire i mezzi aerei hanno dovuto sospendere l'intervento, lasciando sul campo gli uomini delle squadre della forestale di Randazzo, Linguaglossa, Nicolosi, Bronte e Maletto.
Finalmente l'incendio è stato domato e spento in serata, e in attesa della stima dei danni, si sa già che la devastazione provocata dai piromani lascerà una ferita aperta nella natura del Parco per decenni.
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Ma che c'entra la foto con l'articolo? Penso comunque che a tutto c'è una risposta!!!
RispondiEliminaLa foto?Chi la publicata credo che non sa cosa abbia publicato,e credo che non si sia neppure recato alla lontana sul luogo dell'incendio.!!!!!!!!
RispondiEliminaI piromani criminali,io darei ergastolo e fustigazione,ma la colpa di tutto ciò credo che sia d'attribbuire,a chi ha la felice idea che in questo periodo è meglio che gli OPERAI stiano in ferie !!!!!!!!
RispondiEliminaqualcuno sa darmi conferma che giorno 16 Settembre a Caltavuturo c'è un incontro tra sindacati per operai per il da farsi della situazione forestale ?
RispondiEliminagrazie
c'era il giornalista non aveva foto.
RispondiEliminaautista etna