Dal sito www.informasicilia.it
16 Settembre 2019
Vendita boschetto Plaia, no di Free green Sicilia. L’associazione contro la notizia della vendita del boschetto catanese pubblicata su internet dall’agenzia del Demanio.
«Il boschetto della Plaia, già danneggiato gravemente da un incendio preannunciato doloso dello scorso 12 luglio», «di cui ancora oggi nessuna delle autorità preposte ha chiarito la matrice e i responsabili di tale criminale atto, non è un bene in vendita poiché è un parco urbano comunale inalienabile e come tale»,
«a nostro avviso, non può essere venduto a privati né modificato anche in quanto a causa dell’incendio doloso»,
«e per evitare speculazioni di diversa natura (poiché gli incendi spesso sono appiccati per tale motivi), deve essere applicata la legge 352/2000»
«denominata ‘Legge quadro in materia d’incendi boschivi’ che all’art. 10 stabilisce»,
«tra l’altro, il divieto per 15 anni di modificare la destinazione d’uso del terreno, per 10 anni di edificare con nuove concessioni, per 5 anni di esercitare caccia e pastorizia».
Continua la nota: «Dunque chiediamo all’Agenzia del Demanio di Catania, e conseguentemente al ministro dell’Economia cui l’Ente appartiene, di rimuovere da subito l’annuncio (se questo è stato realmente inserito dagli stessi)»,
«che sarebbe apparso su internet per promuovere la vendita di una parte consistente del boschetto della Plaia»,
«poiché tale bene appartiene alla città, anche se gestito da anni in modo del tutto inidoneo e in parte abbandonato a se stesso come dimostra l’ultimo devastante incendio»,
«e la speculazione avvenuta anni addietro quando la parte non boscosa a ovest, ma ricadente nello stesso perimetro appartenente allo stesso»,
«è stata soggetta a speculazione asfaltata e trasformata in un enorme parcheggio grazie all’autorizzazione dell’allora amministrazione comunale,
Conclude la nota, se ciò non avvenisse:
«saremo costretti nostro malgrado a rivolgerci alle autorità competenti, ovvero giù le mani dal boschetto della Plaia, bene inalienabile della città che va curato con serietà».
Fonte: www.informasicilia.it
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