19/10/2018 Gli allagamenti, tra Catania e Siracusa, provocati dai forti nubifragi ma anche da altro: la denuncia è del presidente della Cia Sicilia Orientale. L' acqua esondata ha invaso strade e campagne, costretto gente sui tetti e automobilisti a salvarsi uscendo dai finestrini. Anche i vigili del fuoco sono rimasti impantanati
Catania - Una notte e una mattinata di pioggia hanno lasciato il segno. Nelle province di Catania e Siracusa, le più colpite, il maltempo ha tratteggiato scenari drammatici: strade e campagne allagate, fiumi esondati, automobilisti bloccati in macchine che quasi galleggiavano, titolari di case e aziende agricole saliti sui tetti per potersi mettere in salvo, colture andate distrutte e sindaci che adesso chiedono lo stato di calamità naturale.
Fiumi e torrenti esondati e gente sui tetti: esondati Gornalunga, Dittaino, Simeto e San Leonardo. Quest’ultimo è come se avesse trasferito il suo "alveo" sulla ex statale 194, in territorio di Lentini, "attraversandola" velocemente e lasciando in panne decine di vetture. L’acqua alta ha sommerso le auto e gli automobilisti sono stati costretti a salire sui tetti e poi sono stati portati in salvo da vigili del fuoco e carabinieri.
«L'acqua è arrivata all’improvviso - racconta uno dei passeggeri di un’utilitaria - la nostra auto si è schiantata contro il guard-rail e abbiamo avuto paura: io sono uscito dal finestrino e poi sono arrivati i carabinieri a soccorrerci». Un pensionato ha pensato bene di fare tutto da solo: è uscito dal finestrino della sua auto e "nuotando" è riuscito a raggiungere un posto sicuro. L’Aeronautica Militare ha fornito supporto tecnico agli elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera di Catania impegnati in attività di soccorso di persone che, nelle zone di campagna nel Siracusano, sono state costrette a riparare sui tetti delle proprie abitazioni a causa delle inondazioni e dell’alto livello raggiunto dalle acque.
Allagamenti provocati da "effetto tappo". La denuncia è del presidente della Cia Sicilia Orientale Giuseppe Di Silvestro: «Occorre creare una cabina di regia unica per gestire questi eventi ma soprattutto occorre sollecitare il taglio degli arbusti e delle canne: materiale rimasto all’interno dell’alveo dei fiumi, che la scorsa notte, hanno creato un effetto tappo». «Nelle Campagne della Piana di Catania la scorsa notte si sono abbattuti 25 centimetri di pioggia, creando una situazione surreale alimentata anche dall’esondazione dei quattro fiumi che attraversano il territorio e che hanno gettato sui terreni fango e detriti, non riuscendo a far confluire le acque a mare. I danni, sia alle produzioni che alle strutture, sono di parecchie centinaia di milioni di euro». Lo dichiarano il presidente Cia Sicilia Orientale Giuseppe Di Silvestro e il direttore Graziano Scardino.
«Quasi tutti gli agrumeti e i campi di ortaggi sono andati distrutti - aggiungono - anche i giovani impianti di agrumi, realizzati con tecniche all’avanguardia, sono stati interamente sommersi dai detriti, sradicati e trascinati a valle, così come gli impianti irrigui e le recinzioni. È andata distrutta, inoltre, tutta la viabilità interaziendale di penetrazione all’interno delle aree rurali».
Macchina dei soccorsi. I vigili del fuoco dei Comandi provinciali di Catania e Siracusa hanno lavorato senza sosta: a giornata non ancora conclusa erano stati già 300 gli interventi effettuati per i soccorsi nelle zone colpite dall’ondata di maltempo. Le principali operazioni di soccorso a Militello, Scordia e Ramacca, in provincia di Catania, e a Floridia e Lentini, in provincia di Siracusa. Nel comune di Sigonella sette persone che erano rimaste bloccate all’interno delle proprie vetture sono state salvate con l’elicottero. Complessivamente sono stati impegnati circa duecento vigili del fuoco e due elicotteri dei reparti di Catania e Salerno. In alcune operazioni di soccorso sono stati impegnati anche i sommozzatori dei pompieri. E gli stessi vigili del fuoco sono rimasti vittime della violenza della pioggia: un camion, con quattro persone a bordo, è stato bloccato per oltre tre ore dall’acqua alta circa un metro e mezzo vicino il parco archeologico di Palikè, a Mineo. Sono stati soccorsi da altri loro colleghi. La squadra, seppure provata, non ha voluto però fare rientro.
Anche le Forze armate sono state impegnate nelle operazioni di soccorso per l’emergenza maltempo in Sicilia. L’Esercito è intervenuto, su richiesta della prefettura di Catania, impiegando 33 militari e 4 veicoli tattici del 62 reggimento fanteria «Sicilia» della Brigata "Aosta". Inoltre, sono stati resi disponibile assetti specialistici del 4/o reggimento genio di Palermo, posti in allerta e pronti ad intervenire al verificarsi di un ulteriore peggioramento della situazione atmosferica. Il tempestivo intervento ha consentito di trarre in salvo sette persone rimaste intrappolate nelle loro auto, a Catania. Il personale militare dell’Aeronautica sta inoltre svolgendo tutte le operazioni di accoglienza a terra e prima assistenza medica a favore delle persone evacuate. Al momento sono dieci le persone salvate che, appena giunte a Sigonella, sono state sottoposte a visita medica presso l'infermeria della base militare per accertarne le effettive condizioni di salute. In aggiunta, il personale militare sta assicurando anche il controllo dello spazio aereo, l’assistenza di terra a favore degli aeromobili impegnati e il servizio meteorologico.
Stima dei danni. «Stiamo seguendo costantemente, attraverso la Protezione civile regionale che si è subito attivata, l’evoluzione della situazione nelle province di Enna, Catania e Siracusa, duramente colpite dal maltempo in questi giorni: diversi fiumi sono esondati e i danni, soprattutto in agricoltura, sono ingenti». Lo dice, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. «Proprio stamane ne abbiamo discusso durante la riunione della Giunta regionale.- aggiunge -. Non appena saremo in possesso delle relazioni conclusive, predisporremo ogni intervento finalizzato alla richiesta, al governo centrale, della dichiarazione dello stato di emergenza. Nel frattempo, voglio esprimere la vicinanza e la solidarietà del governo regionale alle popolazioni che stanno vivendo una condizione di eccezionale disagio».
«L'assessorato si è celermente attivato presso gli ispettorati dell’agricoltura competenti per predisporre tutte le attività relative alla valutazione e delimitazione delle aree colpite, il personale è già sul luogo per fare un primo monitoraggio e una stima dei danni». Lo dice l'assessore per l’Agricoltura in Sicilia, Edy Bandiera, a proposito del nubifragio che ha flagellato le province di Siracusa, Catania e Ragusa. «Siamo a stretto contatto con i capi del Genio Civile, anche in relazione all’avvenuto straripamento di fiumi, che hanno altresì arrecato grave nocumento alla viabilità rurale e alle aziende agricole - aggiunge - Continuiamo a vigilare affinché si possano contenere i danni e dare il pronto e doveroso supporto e sostegno alla popolazione coinvolta. Ho già dato mandato agli uffici per predisporre gli atti finalizzati al riconoscimento dello stato di calamità».
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Il Presidente Musumeci zittisce Bruno Vespa sui lavoratori forestali: non licenzieremo nessuno, anzi, li facciamo diventare da peso a risorsa. Li vorrei a pulire i laghi, fiumi, le aree verdi, le spiagge e non avranno un giorno di riposo. Conosco il metodo del governo per averlo già sperimentato
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