28 giugno 2017

VASTI INCENDI IN SICILIA, I FORESTALI SENZA BENZINA E MEZZI. I SINDACATI: "DISASTRO COLPA DELLA REGIONE"


28 Giugno 2017
Incendi da Capo Gallo a Erice. Nel Palermitano 50 autobotti in tilt perché non è stata fatta la manutenzione. Operai stagionali armati solo di scope. Mancano anche gli elicotteri perché il comando nazionale dei carabinieri non ha rinnovato la convenzione con Palazzo d'Orleans
 

di ANTONIO FRASCHILLA
I sindacati non hanno dubbi: "Il vasto incendio che ieri ha deturpato Erice è triste conseguenza dei ritardi nella programmazione della campagna antincendio da parte della Regione Sicilia", dicono i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Trapani Giacometta Giacalone, Massimo Santoro e Tommaso Macaddino. "Esprimiamo - affermano - rammarico e sconforto per il rogo che ieri ha colpito duramente la montagna ericina. A causa dei ritardi burocratici e amministrativi della Regione siciliana nello stanziamento dei finanziamenti da destinare ai territori, non è stata permessa la totale efficacia ed efficienza del servizio, considerato che ci sono mezzi non ancora revisionati e che i viali parafuoco sono da terminare poichè non solo non tutti i lavoratori sono stati messi in servizio, ma quelli attualmente operativi sono stati chiamati a lavoro soltanto lo scorso 15 giugno".

La situazione è drammatica, come raccontato oggi su Repubblica Palermo.  Ieri i forestali sono dovuti andare a spegnere il fuoco a piedi, con una semplice scopa antincendio in mano. Mentre andavano in fumo sterpaglie e pezzi di macchia mediterranea a Piano Stoppa, a due passi di Misilmeri, con i vigili del fuoco che non si addentrano nei boschi, gli unici ai quali affidarsi erano gli operai stagionali dell’antincendio. Che però non avevano mezzi e autobotti al seguito. Tanto che il loro coordinatore, il capo distretto del Corpo forestale, li guardava allargando le braccia: «Con questo scirocco sono iniziati gli incendi, solo oggi (ieri, ndr) ben otto nel Palermitano, e ci aspettano quattro giorni ad alto rischio, ma non abbiamo i mezzi nemmeno per muoverci da un punto all’altro — dice Gaetano Guarino, delegato della Cgil — e sa perché? Manca la benzina e non è stata fatta alcuna manutenzione alle macchine e alle autobotti. Alcuni mezzi sono fermi perché occorre cambiare una semplice batteria, altri perché hanno le gomme logore. Le pare normale, a fine giugno, trovarsi in queste condizioni? ». No, non è normale in una Regione che spende oltre 240 milioni di euro per i 6.500 addetti stagionali all’antincendio che si aggiungono ai 18mila operai che dovrebbero ripulire i boschi e le sterpaglie. Una mole di stipendi enorme, e poi manca tutto il resto.


l ritardo nell’approvazione del bilancio regionale e nel trasferimento delle somme ha reso di fatto impossibile fare delle gare per l’acquisto della benzina e per la manutenzione delle autobotti. «Abbiamo acquistato la benzina in questi giorni, ma ci sono ritardi nel trasferimento del carburante da Catania a Palermo — dicono dal comando provinciale — poi, sempre per il ritardo nell’accreditamento delle somme dalla ragioneria, soltanto oggi (ieri, ndr) abbiamo potuto aprire le buste della gara per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle autobotti. In questo momento, quindi, soltanto il 35 per cento del personale e delle squadre ha mezzi a disposizione, gli altri sono fermi o vanno a piedi».

Ma anche sul fronte degli elicotteri la situazione è un disastro. Dopo lo stop alle gare con i privati, la Regione ha varato convenzioni con il Corpo forestale che poi si è fuso con i carabinieri. Quest’anno dai carabinieri non è arrivata alcuna disponibilità. Tradotto: al momento la Sicilia non ha elicotteri antincendio dedicati, ma può utilizzare solo quelli dei vigili del fuoco e della Protezione civile nazionale che però servono anche altre regioni, dalla Calabria alla Sardegna. Insomma, in queste ore l’Isola si sta presentando alla stagione del fuoco solo con qualche scopa a disposizione.


Fonte: palermo.repubblica.it






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