13 luglio 2015

L'ORGOGLIO DEI FORESTALI SICILIANI ALLA LEGA NORD: FUORI I SOLDI DELLE QUOTE LATTE!



L'orgoglio dei forestali siciliani alla Lega Nord: fuori i soldi delle quote latte!




E noi cosa dovremmo dire invece sulla speculazione della Lega Nord sulle quote latte? L'italia rischia una coda pesante, con il nuovo deferimento da parte della commissione UE alla Corte di Giustizia Europea e successiva probabile sanzione per la mancata riscossione di 1,7 miliardi di multe. Una beffa che rischia di costare alle casse dello stato centinaia di milioni di euro oltre ai 4,5 miliardi già pagati negli anni. Ora paghi Salvini!
«Lo scandalo delle quote latte, per cui siamo stati richiamati dalla Commissione Europea, ha un nome e cognome: Lega Nord, che nel passato ha favorito pochi disonesti produttori a danno della maggioranza silenziosa, onesta e operosa. E oggi, invece di pensare al futuro, siamo chiamati a rimediare agli errori del malgoverno del passato». Lo ha affermato in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. «Se non dovessimo farcela a recuperare 1,4 miliardi dai produttori che non hanno rispettato le norme - sottolinea Librandi - dovrebbe essere la Lega di Salvini a pagare, assumendosi la responsabilità politica e l'onere economico di una eventuale multa».
Latte in polvere, Anzaldi e Oliverio: i produttori italiani traditi dalla Lega Nord
"Sulla richiesta dell'Ue all'Italia di permettere la produzione di formaggio e yogurt utilizzando anche il latte in polvere emerge una verità pesante: a tradire i produttori italiani, mettendo a rischio un mercato che vale 15 miliardi di euro di fatturato, non è stato qualche euroburocrate ma la Lega Nord". Lo hanno dichiarato i deputati del PD in commissione Agricoltura Michele Anzaldi e Nicodemo Oliverio, capogruppo PD in commissione.
"L'indagine della Ue – spiegano i parlamentari dem – nasce, infatti, dall'interrogazione del gennaio 2013 di un europarlamentare della Lega Nord, Oreste Rossi. Dopo lo scandalo delle quote latte, ancora una volta i leghisti hanno voluto difendere gli interessi di qualche lobby, penalizzando tutti i produttori italiani. Come ha detto il commissario europeo all'Agricoltura, Phil Hogan, l'indagine è stata originata da una segnalazione arrivata dal nostro Paese. Alle chiacchiere di Matteo Salvini nei talk show corrisponde una realtà nelle istituzioni ben diversa, fatta di pasticci e difesa di interessi particolari". 

C’erano una volta le 180mila stalle italiane. Dopo trent’anni di quote latte (31 marzo 1984 - 31 marzo 2015) ne restano appena 36mila: appena un quinto rispetto all’inizio del regime. È quanto emerge dal dossier della Coldiretti, presentato a Roma, in piazza del Foro di Traiano, con la pronipote della mucca “Onestina” di Ponte Galeria, simbolo della battaglia in difesa del made in Italy e di quegli allevatori onesti che non hanno ceduto alla campagna populista della Lega Nord sul boicottaggio delle quote.






Carissimi colleghi forestali, votate per tutti tranne che per la Lega Nord, e se per puro caso il prossimo candidato premier sarà Matteo Salvini, boicottate anche le coalizioni (SICILIANI COMPRESI) che lo sostengono. Non hanno mai proposto una soluzione dignitosa per il nostro comparto, anzi ci vogliono fuori. Quindi non meritano assolutamente i voti dei lavoratori forestali, categoria più anziana non stabilizzata! 



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