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Lo dice Igor Gelarda, dirigente nazionale del sindacato di Polizia Consap che spiega: “Le cinque classiche (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Forestale) che secondo gli ultimi calcoli hanno circa 305 mila addetti. Ma il Corpo Forestale non è solo nazionale ed esiste anche come corpo regionale in alcune regioni d’Italia (solo in Sicilia ci sono più di 800 forestali regionali; in Sardegna 1400), quando non addirittura provinciale; dobbiamo poi annoverare la Capitaneria di Porto/ Guardia Costiera (circa 11.000 unità), la Polizia Provinciale (circa 2700 unità). E poi c’è la polizia Municipale. Incredibile a dirsi, ma in Italia manca ancora una banca dati centralizzata dell’organico e dei mezzi delle Polizie municipali degli oltre 8.000 comuni Italiani, e quindi nessuno sa dirvi con certezza quanti siano i Vigili Urbani in Italia, ma ad occhio e croce parecchie decine di migliaia, tenuto conto che sono circa 17.000 i Vigili Urbani delle sole sei maggiori città d’Italia, cui bisogna aggiungere quelli di altri 8.041 Comuni!”.
“Mi sembra di avere contato Nove forze di polizia! Altro che Cinque – tuona Gelarda – . Sicuramente un numero sproporzionato di polizie con compiti spesso simili se non esattamente uguali, con una coordinazione che stenta a diventare efficace e un dispendio enorme di risorse in termini economici, ma anche di mezzi e uomini, dato lo scarso coordinamento.
Ma non è certamente eliminando il Corpo Forestale che si sanerà questa anomalia tutta italiana. E poi con quali vantaggi e quali risparmi? La Forestale costa circa 30 milioni di euro l’anno allo Stato, ma buona parte di questi vengono compensati con le sanzioni amministrative elevate dagli stessi forestali. Una difesa della natura a basso costo ma che, con uno scioglimento del Corpo, rischierebbe di avere costi elevati, anche impensabili per il nostro ambiente. Teniamo conto poi che gli Italiani sono tutt’altro che campioni nel rispetto dell’ambiente, dato che si registrano quasi 30.000 reati ambientali all’anno. Senza considerare che in quel mostro tutto italiano, chiamato terra dei fuochi, se non ci fosse stata la Forestale a contrastare il fenomeno, i danni sarebbero stati enormemente maggiori!
Anche a livello funzionale o di operatività, non credo che le indagini di Polizia e Carabinieri si vadano a intrecciare o sovrapporre con quelli della Forestale: i compiti sono fin troppo differenti!
E allora, invece di porre mano ad una riforma del comparto sicurezza, una riforma seria, profonda e perciò complicatissima e difficile, che toccherebbe equilibri, sfere e competenze in ogni angolo del Paese, il Governo elimina la Forestale. Eliminiamo i più deboli, li accorpiamo alla Polizia di Stato che già barcolla per i fatti suoi, e che necessita a sua volta di una urgente riforma e non di un sovraccarico di questo tipo.

Il Governo è libero di organizzare il sistema sicurezza come più ritiene opportuno, ma chiedo una cortesia, non chiamate questo riforma. Non è nulla. Non mi sembra rilevante, né in termini di risparmio, né di operatività. Anzi, ne vedo solo aggravi e appesantimenti per tutto il sistema!”.

24 Marzo 2015
http://palermo.blogsicilia.it/riforma-comparto-sicurezza-corpo-forestale-non-sia-agnello-sacrificale/291484/