17 maggio 2014

RISPOSTA AL DIRETTORE DEL QDS CARLO ALBERTO TREGUA. ERAVAMO QUATTRO AMICI AL BAR CHE VOLEVANO CAMBIARE LA SICILIA



 Ricevo e volentieri pubblico



ERAVAMO QUATTRO AMICI AL BAR CHE VOLEVANO CAMBIARE LA SICILIA


Dopo l’ennesimo attacco che il dott. Carlo Alberto Tregua, direttore del QUOTIDIANO DI SICILIA ha sferrato ai lavoratori forestali, e sottolineo lavoratori (tutti a casa in quanto privilegiati perché non vincitori di concorso e di conseguenza raccomandati), abbiamo deciso di rispondere perché ci sembra troppo evidente che lei caro Direttore ha capito poco a riguardo dell’annoso problema forestale. Intanto c’è da dire che i lavoratori svolgono il proprio lavoro per effetto di leggi nazionali e regionali, e non sono raccomandati proprio perché un concorso pubblico non lo hanno fatto, infatti i veri raccomandati sono tra quelli che i concorsi pubblici li hanno fatti e vinti. Però condividiamo molte altre cose scritte da lei  Direttore, la  cattiva politica, la corruzione e la troppa burocrazia sono veramente una cancrena per la Sicilia, ma se il pesce puzza dalla testa cosa c’entrano i lavoratori forestali? Se una casa automobilistica costruisce auto scadenti e che non piacciono non è forse più opportuno licenziare e sostituire progettisti e designers che licenziare  gli operai? In una Sicilia che ha il grosso problema della disoccupazione bisognerebbe creare posti di lavoro non licenziare, e a nostro modo di vedere questa nostra amata terra ha enormi possibilità di uscire da questa crisi, basta solo la volontà politica, quella buona, non quella cattiva, basta mandare a casa quei funzionari e dirigenti corrotti e sostituirli con altrettanti funzionari e dirigenti capaci di snellire la burocrazia e soprattutto capaci di fare quei progetti, tanti, che possono essere sovvenzionati dalla U.E.  puntando sul turismo, sfruttando al massimo la posizione climatica al centro del mediterraneo, sul dissesto idrogeologico, evitando che accadano tragedie come Giampilieri  con i lavoratori forestali in prima linea e facendo diventare la Sicilia quello che dovrebbe già essere, un giardino, sulle infrastrutture, c’è assolutamente bisogno di ampliare la rete stradale e potenziare la linea ferrata con il doppio binario. Caro Direttore come vede non  mancano le idee e le cose da fare, ci sarebbe solo bisogno di rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare ognuno con le proprie mansioni e responsabilità per questa amata nostra terra e per i suoi cittadini. Sa cosa pensiamo noi lavoratori forestali della stampa italiana? Glielo diciamo subito. Pensiamo che la stampa in linea di massima vada avanti grazie ai contributi a go-go dello Stato per fare campagna elettorale a tutti i partiti politici, scrivendo sempre opinioni a favore o contro dettate a secondo dello schieramento politico, quando invece noi pensiamo che chi scrive e chi approva gli articoli da pubblicare dovrebbe solo riportare i fatti e non le proprie opinioni personali. Se la stampa dovesse vivere delle sole copie dei giornali venduti pensiamo proprio che almeno il 90% dei giornali chiuderebbe, che bello, così scomparirebbero di colpo tantissimi leccaculo e i contributi erogati alla stampa potrebbero essere investiti in maniera migliore. Questo è un pensiero comunissimo. Però poi ci fermiamo un po’ a riflettere e vediamo che i giornali non sono fatti solo da giornalisti, direttori e redattori, figure che hanno la totale responsabilità di quanto scritto nei giornali, ma ci sono tantissimi altri operai che contribuiscono con il loro lavoro alla pubblicazione dei giornali, quindi di riflesso tutti questi operai perderebbero il lavoro per responsabilità di altri. Forse sarebbe meglio togliere il marcio e salvare il lavoro, che ne dice caro Direttore? Mi fermo qui anche se avrei tantissime cose da dire ancora, ma mi piacerebbe scambiare quattro chiacchere con Lei davanti a un caffè per farle capire meglio quello che è il problema forestali.

FRATERNI SALUTI
GIUSEPPE CANDELA


Per volontà del collega, giro questo post al Direttore Carlo Alberto Tregua.



"Direttore mi permetto di inserire un link (ALL'UNIVERSITA' DI CATANIA CONVEGNO SULLA BIOMASSA) in cui si trovano una ventina di notizie correlate sulle biomasse, curate impeccabilmente dalla sua redazione (pane per i nostri denti). Ma come dice giustamente il mio collega, che siamo utili anche per le attività di prevenzione e difesa dai dissesti geologici, aggiungo volentieri che siamo utili anche per la cura e pulizia del verde nei siti archeologici abbandonati e talvolta trasformati in discarica, per gli enti locali, per strade e autostrade, parchi, riserve, giardini e tanto altro ancora.
Potremmo essere le vere sentinelle dell'ambiente, altro che fannulloni e privilegiati".

Cordialmente
Michele Mogavero
Responsabile del blog





1 commento:

  1. Carissimo Direttore non posso che associarmi e condividere pienamente, quello che i miei colleghi, qui sopra hanno illustrato in maniera eccellente, quale è il divario che si oppone tra voi editorialisti e noi poveri forestali inerti e in balia, delle vostre testate giornalistiche, noi non possiamo fare articoli perché non l’abbiamo un giornale dove poter scrivere, chi tutelava i nostri diritti, non c è più si chiamava sindacato, quindi allo stato attuale veniamo presi sistematicamente a pesci in faccia . Ci chiamate privilegiati, ma noi tutti questi privilegi non li abbiamo, siamo in un totale disfacimento di un sistema forestale mal gestito da chi ne ha competenze , al quale non si riesce a porre rimedio in nessuna maniera, vuoi la crisi economica in atto che sta flagellando le fasce più deboli come quella di noi forestali, vuoi le vicende politiche che oramai in Sicilia sembrano non avere ne capo e ne coda perché, a tutto si pone rimedio tranne, per chi deve andare a tutelare il nostro patrimonio boschivo , chissà quando i nostri dirigenti politici avranno voglia di sedersi un po' e pensare a risolvere i problemi di noi siciliani, compresi forestali, pip, articolisti, ecc., ecc. Da alcuni documenti estrapolati in maniera sommaria via internet, anch’io caro Direttore del quotidiano di Sicilia, le posso dire che anche voi siete dei privilegiati. Un articolo del Il Fatto in data 8 novembre 2013 cita " Regione Sicilia, 14 milioni per editoria, Consenso bipartisan, M5S compresi " leggendolo, s’intuisce che anche la sua testa giornalistica ha grattato qualcosina, merito di PD, ex PDL, ARTICOLI 4, M5S. Stiamo parlando di contributi Regionali, Per quando riguarda quelli statali voi e tutte le altre Testate Giornalistiche Italiane solo per il 2013/2014 vi siete divisi una torta dell'ammontare di 80 milioni di euro e al suo giornale è stato devoluto un contributo pari a 1,4 milioni di euro, caro Direttore chi è più privilegiato? Il settore forestale è diviso in vari contingenti, divisi in contingenti di 151, 101 e 78, siamo padri e madri che hanno il merito di aver portato la Sicilia a essere la prima Regione in Italia ad essere quella con più superfice boscata ma nessuno lo dice fa più notizia quella dei 23 mila forestali se 23 mila ancora siamo?. Inoltre grazie al servizio antincendio boschivo della Regione Sicilia che ogni anno limita, danni causati da piromani e da persone incapaci di capire, quello, che significa un bosco. Ogni hanno le squadre antincendio boschivo operano in terreni privati, fabbricati rurali terreni seminativi, superfici boscate private e per non dire aree archeologiche e altri siti lasciate abbandonati dalle nostre amministrazioni locali tutto questo perché i vigili del fuoco in Sicilia hanno poco personale, quindi noi dell’antincendio boschivo non ci occupiamo solo di boschi. Ogni anno nelle squadre antincendio boschivo qualche addetto si fa male e purtroppo, qualche anno fa qualche collega è morto, ecco chi è il privilegiato, un padre di famiglia che esce da casa per andarsene a lavorare e prega Dio che lo faccia ritornare a casa e dalla sua famiglia sano e salvo. Noi forestali non siamo privilegiati noi siamo lavoratori, capaci di svolgere qualsiasi attività, attinente, tutela dei nostri boschi, sia per la tutela di tutto quello che riguarda il verde pubblico. A noi forestali caro Direttore un euro non c’è lo regala nessuno, lo andiamo a guadagnare con il nostro lavoro. Concludo dicendogli che prima di sparare sui forestali si documenti meglio, magari qualche copia del suo giornale la potremmo comprare anche noi forestali. Ringrazio Michele con tutto il cuore per la creazione di questo blog, almeno così in questi tempi duri, per la nostra martoriata categoria ci fa sentire un po’ più uniti.
    Cordiali saluti
    Billeci Lorenzo

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