19 novembre 2013

SI DECIDE IL FUTURO DELLA RISERVA NATURALE "PANTALICA-VALLE DELL'ANAPO"




Pantalica, oggi la decisione SORTINO.

Vertice fra i Comuni interessati e l'assessore regionale ai Beni culturali, Sgarlata




La Necropoli rupestre di Pantalica
Foto lasicilia.it



Sortino. Oggi, si decide il futuro della Riserva naturale «Pantalica-Valle dell'Anapo» e, quindi, il rilancio turistico di tutti i Comuni iblei.
Infatti è previsto un vertice fra tutti i rappresentanti dei Comuni interessati alla presenza dell'assessore regionale ai Beni culturali Maria Rita Sgarlata.
L'obiettivo è definire le procedure per i bandi delle gare d'appalto per realizzare i progetti di infrastrutturazione della Riserva «Pantalica-Valle dell'Anapo» e definire anche il Piano di gestione.
Entro l'anno in corso, infatti, bisogna definire e stabilire come impiegare i 4 milioni di euro con cui sono stati finanziati i progetti che sono stati redatti dal Gal Val d'Anapo.
L'area archeologica di Pantalica e la Valle dell'Anapo costituiscono un patrimonio di immenso valore per cui diventa necessario affrettare le varie procedure.
Infatti, il rilancio turistico di questi luoghi iblei è alla base del processo di sviluppo dei Comuni che gravitano attorno ai due siti: la necropoli di Pantalica e la Valle dell'Anapo.
Ad essere maggiormente interessata su quanto si deciderà nel vertice di oggi è indubbiamente il Comuni di Sortino, nel cui territorio ricade la necropoli di Pantalica e gran parte della Valle dell'Anapo.
Il sindaco, Enzo Buccheri, come ha ribadito più volte, cercherà insieme a tutti gli altri soggetti interessati che sono l'azienda forestale, destinataria del finanziamento di 4 milioni di euro, i sindaci di Cassaro e Ferla, la Soprintendenza ai Beni culturali di Siracusa, il Gal Val d'Anapo, una convergenza su cui puntare per diventare protagonisti e titolari delle scelte future che riguardano il territorio.
La Riserva «Pantalica-Valle dell'Anapo» è considerata una delle più grandi e più importanti dell'Europa, difatti è entrata a pieno titolo nel «Patrimonio dell'Umanità». Attraverso il Piano di gestione che sarà sottoscritto a corredo dei progetti, (deve essere attivato obbligatoriamente), in contemporanea alla realizzazione delle opere, può effettivamente reppresentare un volano di sviluppo per tutta l'area interna e della provincia, e diventare uno dei poli di eccellenza culturali d'Italia. Il modello organizzativo e di governance pubblico- privato, operante nella Valle dell'Anapo, e che ha il Gal come strumento tecnico, è stato premiato e, anche se con ritardo, adesso le comunità del territorio hanno uno strumento unico per autodeterminarsi nel prossimo futuro. Va dato atto alla Azienda foreste, al suo dirigente Carmelo Frittitta e allo staff, di aver lavorato con grande professionalità, in collaborazione con il Gal e i sindaci dei Comuni iblei, per concretizzare questo risultato.
Adesso, però, occorre concentrarsi con la stessa determinazione per organizzare la gestione che parte dalla Riserva, ma coinvolge tutto il territorio ibleo.
Paolo Mangiafico


18 Novembre 2013






1 commento:

  1. Che meraviglia ci ha dato la natura posto veramente incantevole frequentato da molti turisti stranieri, il servizio della forestale li era e sarebbe eccellente se gestito bene come vorrei, purtroppo quello che ci manca e la nostra classe politica siciliana. Abbiamo il più antico parlamento italiano dove regnano i più giovani somari della nostra politica. Carmelo Menta

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