05 giugno 2013

FORESTALI, SI PARLA DI UN TOTALE DI 60 MILIONI DI EURO MANCANTI


Formazione, intesa
assessore-sindacati
esclusi i confederali


L'accordo. Taglio di spese, salvaguardia occupazione

La manifestazione di ieri dei lavoratori forestali
foto lasicilia.it


Davide Guarcello
Palermo. Siglata una "mezza intesa" fra la Regione e i lavoratori della Formazione professionale. Ieri, infatti, l'assessore Nelli Scilabra, ha ottenuto l'accordo con i sindacati Snals-Confsal, Ugl-scuola, Cub-scuola, Cobas, Unione lavoratori liberi F. P, Asilfop, Ultralabor e Irriducibili Fp. Al termine della riunione con la dirigente generale Anna Rosa Corsello, sono stati stilati due verbali d'intesa con le organizzazioni sindacali che hanno comunicato di non aderire allo sciopero di oggi proclamato da Cgil, Cisl e Uil, che contestano il piano del governo. Un corteo sfilerà dalle 10 a Palermo, da piazza Politeama a piazza Indipendenza, di fronte Palazzo d'Orleans.
L'intesa prevede una formazione «qualitativamente migliore» accompagnata dal «contenimento della spesa» e dalla «salvaguardia dei livelli occupazionali». Per dare un'adeguata risposta ai lavoratori del settore, l'assessore ha garantito ai sindacati che entro 30 giorni evaderà il restante acconto del 30% a integrazione dei mandati già emessi a valere sull'Avviso 20. «Analogamente - si legge nel verbale d'accordo - si procederà in ordine all'acconto sulle richieste a valere sull'Oif prima annualità». E ha informato i sindacalisti che «già oggi (ieri, ndr) sono stati emessi ulteriori titoli di spesa per 5 milioni di euro circa a valere sull'Avviso 20».
Le parti, inoltre, hanno concordato di attivare in tempi brevi «tutte le procedure amministrative per l'aggiornamento dell'albo del personale docente e non docente secondo le previsioni contenute nella circolare n. 1 del 15 maggio 2013 e che l'albo rappresenta il bacino con cui gli enti gestori di attività formative devono obbligatoriamente attingere per il reclutamento del proprio personale». Confermando l'avvio del piano straordinario per l'occupazione, l'amministrazione regionale ribadisce, «considerato anche il cospicuo investimento della Regione (40 mln), la riapertura del procedimento sulla figura dell'operatore socio-sanitario (avviso 18), qualifica di profilo superiore e soprattutto spendibile e riconosciuta sull'intero territorio nazionale». La Regione procederà «alla radicale revisione dei criteri di accreditamento degli enti, affinché un nuovo e più rigoroso sistema possa concorrere al cambiamento sostanziale della cultura della formazione in Sicilia». La Regione chiederà alle Prefetture «le informative antimafia nei confronti degli enti ammessi a finanziamento, a valere su risorse pubbliche, esclusivamente propedeuticamente all'emissione del decreto di finanziamento e alla stipula della convenzione».
È iniziata, dunque, una "settimana calda" per la Giunta Crocetta. Oltre alla formazione, molti altri sono i «nodi» da sciogliere.Forestali. Ieri mattina è stata la volta dei dipendenti del servizio regionale antincendio. Circa un centinaio di lavoratori si sono radunati a Palermo davanti Palazzo d'Orleans in attesa essere ricevuti dall'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello. L'incontro però, dopo lunghe attese, è avvenuto solo nel tardo pomeriggio. «Il governo regionale - lamenta Tonino Russo, segretario Flai Cgil Palermo - ci aveva garantito di inserire in Finanziaria tutte le risorse necessarie per la stagione estiva. Invece non è stato così: ci sono appena 50 milioni, ma ne servirebbero 90 per garantire il servizio antincendio fino ad ottobre. Invece con queste risorse lavoreremo dal 6 giugno fino ai primi di agosto. È gravissimo lasciare scoperto il mese più caldo e più a rischio incendi. Si sta facendo un po' di macelleria sociale».
In pratica si parla di un totale di circa 60 milioni di euro "mancanti" (40 per il servizio antincendio boschivo e 20 per l'azienda foreste regionale) che oltre a far bloccare ad agosto le attività di prevenzione, farebbero licenziare 7.400 lavoratori del servizio antincendio. COINRES. Ma ieri, oltre ai forestali, sono scesi in piazza anche i lavoratori del Coinres. I 190 operatori ecologici a tempo determinato del Consorzio che gestisce la raccolta di rifiuti in 22 Comuni del Palermitano, sono stati licenziati lo scorso 11 maggio e ora attendono garanzie sul proprio futuro. Dopo aver manifestato in mattinata davanti la Prefettura si sono diretti, insieme a molti dei sindaci dei 22 Comuni soci verso Palazzo d'Orleans. Nessuno li ha ricevuti. Oggi quindi torneranno a piazza Indipendenza e proseguiranno il sit-in fino a quando non saranno convocati.VALTUR. Un altro "nodo" riguarda il villaggio Valtur di Pollina (comune madonita). Secondo quanto annunciato dai commissari straordinari della società, quest'estate la struttura non aprirà. Ieri, perciò, c'è stato un corteo dei 120 stagionali, dal centro del paese fino al villaggio chiuso da un anno. «Il villaggio - afferma Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo economico - non fa parte del patrimonio delle dismissioni della proprietà perché era immobile in affitto dalla banca Unicredit. C'è soltanto un problema di gestione, da affidare entro l'estate».

04 Giugno 2013






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