19 giugno 2013

ACIREALE. L'ATTIVITA' ANTINCENDIO DEGLI ANGELI DEL FUOCO


L'attività antincendio h24
degli «angeli» della Timpa


Timpa di Acireale, sorveglianza continua per prevenire possibili incendi. Seguendo un sistema ormai collaudato negli anni, dagli inizi del mese di giugno, esattamente dallo scorso giovedì 6, sono entrati in attività le squadre antincendio del Corpo forestale che fa capo all'Ispettorato ripartimentale Foreste di Catania.
Una delle sedi logistiche del servizio avvistamento, l'unica per quanto riguarda il territorio comunale di Acireale, è ubicata nel parcheggio di via Fossa a Santa Tecla, sede logistica importante perché "guarda" frontalmente la Timpa.
Nella sede in questione, una casetta in legno, sono operativi gli uomini del distaccamento di Giarre del Corpo forestale Ispettorato, per lo più personale impegnato stagionalmente, che ha competenze su un vasto territorio che comprende numerosi comuni della fascia costiera tra cui Acireale, Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo e Calatabiano.
La "squadra" si suddivide i compiti: vi sono le unità addette al servizio spegnimento incendi e il personale con compiti di vedetta, così da assicurare un servizio continuativo di vigilanza antincendio, salvaguardando dal fuoco, in particolare, la Riserva naturale della Timpa e tutte le aree sensibili del vasto territorio, a rischio con le temperature elevate del periodo.
In particolare, le vedette servono ad assicurare il controllo di tutta la Riserva della Timpa, che rappresenta un'area di grande interesse ambientale, estesa 265 ettari e per una lunghezza di poco superiore ai sei chilometri, da Capomulini sino a Santa Tecla, zona quest'ultima ricca di agrumeti e quindi particolarmente a rischio.
Le vedette di avvistamento, che sono operative 24 ore su 24, torneranno utili a segnalare le prime avvisaglie di incendio, permettendo in questo modo di potere lanciare l'allarme ai vigili del fuoco e, al tempo stesso, di garantire un pronto intervento per spegnere il fuoco con l'ausilio di autobotte o di mezzi più piccoli che contengono serbatoi d'acqua di capacità limitata, ma che consentono una maggiore manovrabilità nei diversi punti del territorio, diversamente inaccessibili.
Antonio Garozzo

18 Giugno 2013






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