Sintesi della seduta parlamentare del 26 settembre 2007
Seguito del dibattito sulle comunicazioni del Governo in ordine alla problematica
sugli incendi e discussione della mozione n. 230 “Interventi urgenti a favore dei
comuni danneggiati dagli incendi verificatisi nel mese di agosto
sugli incendi e discussione della mozione n. 230 “Interventi urgenti a favore dei
comuni danneggiati dagli incendi verificatisi nel mese di agosto
Do la parola all’Assessore per l’agricoltura e le foreste, prof. La Via, per illustrare il documento di sintesi predisposto dal Governo.LA VIA, assessore per l’agricoltura e le foreste.
Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho avuto modo di analizzare i quattro ordini del giorno presentati nella precedente seduta, e in questi giorni abbiamo effettuato un lavoro di cucitura e di summa dei contenuti dei vari ordini del giorno per elaborare un testo che potesse essere condiviso da tutta l’Aula. Quindi, se me ne dà facoltà, vorrei procedere alla lettura della versione rivista e che comprende quelli che erano gli elementi emersi nel corso del dibattito d’Aula e che avevamo considerato nei giorni successivi con i vari gruppi parlamentari.
PRESIDENTE . Ne ha facoltà. LA VIA, assessore per l’agricoltura e le foreste. «L’Assemblea Regionale siciliana, nella considerazione che l’emergenza incendi è ormai una costante che si ripresenta ogni estate nei Paesi del bacino del Mediterraneo ed assume maggiore rilievo e pericolosità quando i fattori climatici, in particolare le alte temperature, sono accompagnate dal vento di scirocco; che i danni causati dal fuoco nel territorio isolano sono incommensurabili e hanno provocato la perdita di parecchie vite umane;che i recenti incendi hanno interessato una superficie di circa 37 mila ettari di terreni coltivati, boschi, macchia mediterranea e terreni incolti, con refluenze su tutte le componenti biotiche e abiotiche dell’ambiente naturale ed antropizzato, aggravando i fenomeni della desertificazione e del dissesto idrogeologico;che per fronteggiare le emergenze il corpo forestale della Regione, all’interno del quadro normativo vigente, interviene già in sinergia con il corpo dei vigili del fuoco;che gli strumenti normativi e le risorse tecniche umane dei quali al momento si dispone non sono sufficienti per affrontare con successo emergenze come quelle ultimamente verificatesi;
che occorre potenziare strategie e mezzi di contrasto agli incendi, implementare le risorse umane che possono essere impiegate nell’attività di spegnimento e di prevenzione che può essere realizzato efficacemente solo attraverso una capillare vigilanza sul territorio;impegna il Governo della Regione ad adottare ogni iniziativa rivolta:
- a favorire ogni utile raccordo tra le strutture competenti della Regione e quelle dello Stato, prevedendo una Sala operativa unica regionale, al fine di pervenire ad un concreto coordinamento di tutte le attività dalla prevenzione alla ricostruzione necessarie per eliminare o attutire gli effetti degli eventi calamitosi;
- a predisporre, entro 45 giorni, modifiche dell’attuale normativa che consentano l’agile mobilitazione del personale del contingente antincendio su tutto il territorio regionale e l’utilizzo, ove necessario, degli operai forestali dell’Azienda regionale foreste demaniali in attività antincendio;
- ad incentivare i comuni e le province a dotarsi dei piani di protezione civile e di emergenza, con particolare riguardo ai rischi d’incendio ed al rischio idrogeologico, redatti sulla base di linee guida regionali;
- ad implementare i sistemi di tele-sorveglianza di aree strategiche e sensibili agli incendi;
- a potenziare il personale già in servizio e utilizzato nelle squadre antincendio boschivo, a dotarlo dei necessari dispositivi e ad ammodernare il Centro Operativo regionale ed i centri operativi provinciali mediante l’ausilio di tecnologie innovative;
- a potenziare il Corpo forestale, accelerando le procedure del concorso, già previsto, a quattrocento posti di allievo agente forestale;
- a segnalare al Governo nazionale la necessità di incrementare l’organico dei vigili del fuoco della Regione;
- a favorire l’istituzione di nuovi distaccamenti di vigili del fuoco volontari;
- ad attivarsi nei confronti del Governo nazionale per definire i contenuti della dichiarazione dello stato di calamità ed individuare le risorse e le modalità di risarcimento per i danni subito sul territorio regionale.»
CASCIO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, a nome di Forza Italia, avendo contribuito in qualche modo con l’Assessore e gli altri capigruppo a scrivere quest’ordine del giorno che l’Aula approverà collegialmente, ritiro il mio ordine del giorno.
Tuttavia, vorrei che il Governo, rispetto ad uno degli ultimi commi in cui si impegna a potenziare il personale già in servizio, facesse riferimento anche alle modalità operative. Mi rendo conto che in un ordine del giorno non si può specificare tutto, ma si possono prendere impegni di massima che potranno essere seguiti nel corso della loro attuazione.
Vorrei che il Governo assumesse di fronte all’Aula un impegno circa la possibilità di aumentare le giornate lavorative dei lavoratori che hanno, in questa delicatissima fase di emergenza, contribuito a scongiurare che gli incendi non fossero ancor più estesi di quanto siano stati la scorsa estate.
Mi riferisco, per esempio, agli operatori centunisti che potrebbero vedere implementare le loro giornate e contribuire in modo concreto e duraturo in un servizio che non sia soltanto di repressione, ma anche di prevenzione degli incendi. Pertanto, pur rendendomi conto - così come chiedeva il collega Cintola - dell’impossibilita di inserire nell’ordine del giorno l’impegno del Governo ad acquistare Canadair poiché per fare ciò non basterebbero nemmeno le risorse dell’articolo 38, vorrei che l’Assessore la Via, rispetto a questo argomento, si assumesse l’impegno ad implementare le giornate lavorative.
Ci rendiamo conto dell’esigenza di natura finanziaria ed, in questo senso, vorrei chiedere al Governo di utilizzare le risorse comunitarie per progetti mirati che prevedano il potenziamento del parco uomini attraverso l’utilizzo dei progetti che afferiscono a fondi strutturali.
RAGUSA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RAGUSA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la mozione è sicuramente importante ed interessante, ma a mio modo di vedere oggi potremmo anche iniziare un percorso diverso, se si
ha la volontà politica, per quanto riguarda gli incendi e la forestale in generale. La cosa poco
piacevole è il fatto che all’esterno si pensi che la politica non sia attenta a queste problematiche, forse perché pochi di noi sono attenti all’ambiente o perché si ha poco tempo per pensare anche ai forestali. Noi oggi abbiamo una grande possibilità: parlare di prevenzione; è un parola importante e in essa ci sta tutto.
La prevenzione va fatta quando si consegnano all’Azienda i fondi necessari per organizzarla e ciò vuole dire che l’Azienda, o chi per essa, deve avere la destinazione sui vari capitoli per organizzare i vari tagliafuoco; se, viceversa, inviamo questi fondi nel mese di luglio mi pare improbabile che si possa organizzare la prevenzione!
Quindi, iniziamo un percorso di politica diversa: stanziamo sin da ora i fondi che servono all’Azienda per preparare i progetti, che verranno approvati qui a Palermo, per realizzare i vari tagliafuoco e per la pulizia delle stradelle.La fase successiva sarà quella di organizzare la repressione, organizzare i corsi di formazione per gli addetti ai lavori, le sale operative che abbiano un coordinamento generale; pensate a come veniva organizzato, una volta, il personale forestale: con gli addetti ai cancelli.Inoltre, signor Assessore, perché non pensare a cambiare le colture che oggi vengono utilizzate per i nuovi rimboschimenti; è chiaro, infatti, che se continuiamo a coltivare pini non risolveremmo il problema poiché, come lei sa, la resina è un combustibile. Quindi, organizziamo i nostri vivai forestali. Oggi è necessario cambiare tipo di colture. Negli anni passati c’era l’esigenza di rimboschire velocemente e tutto, oggi c’è un’altra esigenza: rimboschire per salvaguardare il territorio da un punto di vista idrogeologico; è necessario, però, rimboschire in modo intelligente, cambiando anche le colture. Signor Assessore, nella nostra Sicilia ci sono tanti terreni non utilizzati per l’agricoltura ed una volta l’Azienda forestale chiedeva ai proprietari di consegnarle i terreni a titolo gratuito, li rimboschiva e li riconsegnava dopo vent’anni; quindi, il proprietario aveva capitalizzato un valore aggiunto che poteva, se voleva, trasferire ai propri figli, alla sua famiglia.
Un tempo si andava nelle scuole a spiegare ai ragazzi quanto fosse importante un bosco; si spiegava alla gente anche agli addetti ai lavori quanto fosse importante un bosco perché molto spesso questa cultura non passa e l’aspetto più difficile è comunicare alle nuove generazioni l’importanza dei bosco. Sarebbe opportuno che il corpo forestale incontri le scolaresche e doni loro una piantina da portare a casa affinché anche la famiglia venga coinvolta in questo ragionamento generale, culturale, di nuova civiltà, di un modo sociale e civile di vivere diversamente l’habitat. All’interno del demanio forestale ci sono tantissimi rifugi molto belli, caratteristici ed interessanti sotto il profilo ambientale, perché, quindi, non organizzare una rete di tali rifugi da mettere al servizio di coloro che li vorrebbero vivere magari soggiornandovi quattro o cinque giorni?
Qualche collega parlava di fondi comunitari; organizziamoli per riprendere questi fabbricati, per creare una rete di conoscenza degli ambienti forestali. Infatti, tantissime aree attrezzate, poste in luoghi di pregevole interesse ambientale, sono poco vissute e poco conosciute e sarebbe utile pubblicizzare ciò che i forestali sono riusciti a creare facendoli conoscere al mondo esterno. L’ultimo mio appello è legato ai lavoratori forestali. Questa è una vertenza che dura da tantissimi anni e forse è arrivato il momento di chiuderla. Stabilizziamo questi lavoratori e chiudiamo una vertenza antica, rendendo serenità al loro lavoro, alle proprie famiglie e sicuramente aiutando i boschi a vivere meglio.
CAPUTO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CAPUTO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Assessore, per la prassi anticipo che ritiro l’ordine del giorno presentato a firma mia e dei colleghi del Gruppo parlamentare di Alleanza nazionale. Credo che oggi la relazione dell’Assessore costituisce certamente l’espressione di una ferma volontà di affrontare i problemi che sono sorti a seguito degli incendi e, in generale, la problematica della forestale. Ritengo sia importante, signor Assessore, parlare ampiamente, innanzitutto, della sicurezza e della salvaguardia del patrimonio boschivo che passa attraverso un’importante e ineliminabile opera di prevenzione che può essere fatta soltanto assicurando la presenza dei lavoratori forestali. Oggi, il disastro del mese di agosto costituisce il momento di riflessione, ma anche di decisione per affrontare e risolvere definitivamente il problema della precarietà del personale destinato alla gestione delle foreste.
Non possiamo ancora consentire che vi siano categorie di lavoratori divisi in 51 o 101 giornate lavorative; lavoratori inseriti in una legge o in un’altra oppure lavoratori che hanno lavorato un giorno nel 2005.
Dobbiamo porre fine a questa settorizzazione dei lavoratori che sicuramente non contribuisce e l’abbiamo visto a garantire la salvaguardia del patrimonio boschivo e la sicurezza del futuro di questi lavoratori e delle loro famiglie. Dobbiamo impedire che si ripeta che i lavoratori siano costretti ogni anno a scioperare ciclicamente per avere assicurate le 78 giornate lavorative come quelli che oggi sono presenti davanti il palazzo della Presidenza della Regione.
Conosco la sua sensibilità, signor Assessore, ne ha dato atto tante volte, e di questo la ringrazio anche per la lealtà e per la schiettezza delle sue decisioni, e la invito oggi, davanti ad un Parlamento che l’ha ascoltata con attenzione, a prendere atto di questa esigenza non più rinviabile e di creare le condizioni giuridiche, legislative ed economiche perché i lavoratori forestali diventino lavoratori a tempo indeterminato e che si possa assicurare, per sempre, una efficace salvaguardia del patrimonio boschivo.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RAGUSA. Signor Presidente, onorevoli colleghi, la mozione è sicuramente importante ed interessante, ma a mio modo di vedere oggi potremmo anche iniziare un percorso diverso, se si
ha la volontà politica, per quanto riguarda gli incendi e la forestale in generale. La cosa poco
piacevole è il fatto che all’esterno si pensi che la politica non sia attenta a queste problematiche, forse perché pochi di noi sono attenti all’ambiente o perché si ha poco tempo per pensare anche ai forestali. Noi oggi abbiamo una grande possibilità: parlare di prevenzione; è un parola importante e in essa ci sta tutto.
La prevenzione va fatta quando si consegnano all’Azienda i fondi necessari per organizzarla e ciò vuole dire che l’Azienda, o chi per essa, deve avere la destinazione sui vari capitoli per organizzare i vari tagliafuoco; se, viceversa, inviamo questi fondi nel mese di luglio mi pare improbabile che si possa organizzare la prevenzione!
Quindi, iniziamo un percorso di politica diversa: stanziamo sin da ora i fondi che servono all’Azienda per preparare i progetti, che verranno approvati qui a Palermo, per realizzare i vari tagliafuoco e per la pulizia delle stradelle.La fase successiva sarà quella di organizzare la repressione, organizzare i corsi di formazione per gli addetti ai lavori, le sale operative che abbiano un coordinamento generale; pensate a come veniva organizzato, una volta, il personale forestale: con gli addetti ai cancelli.Inoltre, signor Assessore, perché non pensare a cambiare le colture che oggi vengono utilizzate per i nuovi rimboschimenti; è chiaro, infatti, che se continuiamo a coltivare pini non risolveremmo il problema poiché, come lei sa, la resina è un combustibile. Quindi, organizziamo i nostri vivai forestali. Oggi è necessario cambiare tipo di colture. Negli anni passati c’era l’esigenza di rimboschire velocemente e tutto, oggi c’è un’altra esigenza: rimboschire per salvaguardare il territorio da un punto di vista idrogeologico; è necessario, però, rimboschire in modo intelligente, cambiando anche le colture. Signor Assessore, nella nostra Sicilia ci sono tanti terreni non utilizzati per l’agricoltura ed una volta l’Azienda forestale chiedeva ai proprietari di consegnarle i terreni a titolo gratuito, li rimboschiva e li riconsegnava dopo vent’anni; quindi, il proprietario aveva capitalizzato un valore aggiunto che poteva, se voleva, trasferire ai propri figli, alla sua famiglia.
Un tempo si andava nelle scuole a spiegare ai ragazzi quanto fosse importante un bosco; si spiegava alla gente anche agli addetti ai lavori quanto fosse importante un bosco perché molto spesso questa cultura non passa e l’aspetto più difficile è comunicare alle nuove generazioni l’importanza dei bosco. Sarebbe opportuno che il corpo forestale incontri le scolaresche e doni loro una piantina da portare a casa affinché anche la famiglia venga coinvolta in questo ragionamento generale, culturale, di nuova civiltà, di un modo sociale e civile di vivere diversamente l’habitat. All’interno del demanio forestale ci sono tantissimi rifugi molto belli, caratteristici ed interessanti sotto il profilo ambientale, perché, quindi, non organizzare una rete di tali rifugi da mettere al servizio di coloro che li vorrebbero vivere magari soggiornandovi quattro o cinque giorni?
Qualche collega parlava di fondi comunitari; organizziamoli per riprendere questi fabbricati, per creare una rete di conoscenza degli ambienti forestali. Infatti, tantissime aree attrezzate, poste in luoghi di pregevole interesse ambientale, sono poco vissute e poco conosciute e sarebbe utile pubblicizzare ciò che i forestali sono riusciti a creare facendoli conoscere al mondo esterno. L’ultimo mio appello è legato ai lavoratori forestali. Questa è una vertenza che dura da tantissimi anni e forse è arrivato il momento di chiuderla. Stabilizziamo questi lavoratori e chiudiamo una vertenza antica, rendendo serenità al loro lavoro, alle proprie famiglie e sicuramente aiutando i boschi a vivere meglio.
CAPUTO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CAPUTO. Signor Presidente, onorevoli colleghi, Assessore, per la prassi anticipo che ritiro l’ordine del giorno presentato a firma mia e dei colleghi del Gruppo parlamentare di Alleanza nazionale. Credo che oggi la relazione dell’Assessore costituisce certamente l’espressione di una ferma volontà di affrontare i problemi che sono sorti a seguito degli incendi e, in generale, la problematica della forestale. Ritengo sia importante, signor Assessore, parlare ampiamente, innanzitutto, della sicurezza e della salvaguardia del patrimonio boschivo che passa attraverso un’importante e ineliminabile opera di prevenzione che può essere fatta soltanto assicurando la presenza dei lavoratori forestali. Oggi, il disastro del mese di agosto costituisce il momento di riflessione, ma anche di decisione per affrontare e risolvere definitivamente il problema della precarietà del personale destinato alla gestione delle foreste.
Non possiamo ancora consentire che vi siano categorie di lavoratori divisi in 51 o 101 giornate lavorative; lavoratori inseriti in una legge o in un’altra oppure lavoratori che hanno lavorato un giorno nel 2005.
Dobbiamo porre fine a questa settorizzazione dei lavoratori che sicuramente non contribuisce e l’abbiamo visto a garantire la salvaguardia del patrimonio boschivo e la sicurezza del futuro di questi lavoratori e delle loro famiglie. Dobbiamo impedire che si ripeta che i lavoratori siano costretti ogni anno a scioperare ciclicamente per avere assicurate le 78 giornate lavorative come quelli che oggi sono presenti davanti il palazzo della Presidenza della Regione.
Conosco la sua sensibilità, signor Assessore, ne ha dato atto tante volte, e di questo la ringrazio anche per la lealtà e per la schiettezza delle sue decisioni, e la invito oggi, davanti ad un Parlamento che l’ha ascoltata con attenzione, a prendere atto di questa esigenza non più rinviabile e di creare le condizioni giuridiche, legislative ed economiche perché i lavoratori forestali diventino lavoratori a tempo indeterminato e che si possa assicurare, per sempre, una efficace salvaguardia del patrimonio boschivo.
LA VIA, Assessore per l’agricoltura e le foreste. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LA VIA, Assessore per l’agricoltura e le foreste. Signor Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio tutti coloro che sono intervenuti ed arricchito anche il dibattito che si è svolto nel corso della passata seduta e del quale si è tentato, ovviamente, di riunire tutti gli elementi che erano emersi nell’ordine del giorno presentato quest’oggi. Debbo dire che una serie di elementi che sono risultati aggiuntivi nell’ambito di questo dibattito richiedono una risposta e, di conseguenza, qualche piccolo aggiustamento nell’ordine del giorno finale che ritengo sottoporre alla vostra attenzione. Debbo dire che più interventi si sono soffermati sul Piano di prevenzione degli incendiredatto dall’Ufficio speciale antincendio boschivo. Ricordo a tutti coloro che sono presenti in Aula che questo Piano non solo è stato redatto e presentato un paio di anni addietro, e quando facevo il docente universitario mi occupai di presiedere la seduta di presentazione di quel Piano, ma è stato notificato a tutti i comuni, le province; è stato pubblicizzato e, ovviamente, sulla base degli elementi contenuti in quel Piano che fa riferimento sempre agli incendi boschivi, sono stati utilizzati dal Corpo forestale per il posizionamento strategico rispetto alle aree di rischio e alla consistenza delle squadre in rapporto alle potenzialità di rischio del territorio. Ritengo, quindi, che con le risorse utilizzate a tal fine sia stato fatto un lavoro apprezzabile. Dall’altro lato, così come è stato detto in quest’Aula da chi è intervenuto, questo ufficio speciale svolge un’attività meritoria di organizzazione, informazione e supporto al volontariato per un’azione di pressione sul territorio volta ovviamente alla prevenzione degli incendi. Ancora nell’ambito degli interventi si è parlato di acquisto di mezzi. Volevo ricordare all’onorevole Cintola che nell’ambito del nuovo programma operativo del FERS l’acquisto di mezzi con risorse europee è stato previsto, ma non è possibile, purtroppo, acquistare Canadair perché la fabbrica che li produce è fallita, quindi, non è possibile acquistare mezzi nuovi.
Questo pone qualche problema e da un punto di vista tecnico è stata scelta la soluzione, già peraltro sperimentata con successo dalla Protezione civile nazionale, di acquisire degli elicotteri con grande capacità di carico che, non dovendo venire da fuori, ma essendo stanziali sul territorio regionale, possono formalmente e con forza aiutare nello spegnimento degli incendi.
Ancora rispetto a quanto aggiunto dallo stesso onorevole Cintola sul divieto di fabbricazione dei terreni percorsi dal fuoco, questo è già previsto dalla legge 353 del 2000 per 15 anni e, ovviamente, il catasto degli incendi boschivi e delle aree percorse da fuoco, che i comuni stanno realizzando, impedirà che possano essere rilasciati, attraverso gli strumenti urbanistici locali, licenze edificatorie su quei terreni.
Alcuni interventi hanno riguardato il tema della stabilizzazione dei lavoratori forestali. Chi vi parla in questa direzione ha già agito e individuato un piano strategico. Il tema del lavoro forestale è un tema al quale dobbiamo prestare grande attenzione e questo Governo ha attivato un percorso ed intende portarlo avanti.
Come sanno bene gli operatori del settore e le forze sindacali, il Governo ha chiesto al Ministero di poter utilizzare, in questo percorso, le risorse che il Ministero eroga per prestazioni assistenziali e, quindi, per indennità di disoccupazione che contribuirebbero ad abbattere notevolmente il costo dell’operazione e a dare certezza lavorativa e stabilità agli operatori del settore. Quindi, in questa direzione, l’azione di Governo è già avviata e prosegue.
Per quanto attiene a quanto detto dall’onorevole Cascio circa la possibilità di utilizzare a tal fine risorse europee, comunico a questa Assemblea che la Giunta di governo regionale ha deliberato di utilizzare 350 milioni di euro del Programma operativo regionale 2007-2013 del FERS per azioni finalizzate alla prevenzione del rischio idro-geologico attraverso azioni di aumento della superficie boscata sul territorio regionale, da realizzarsi, onorevole Ragusa, con essenze autoctone, quindi essenze tipiche del nostro patrimonio forestale, ovviamente a basso potere combustibile.
Così come, attraverso il Dipartimento foreste, abbiamo già previsto la stampa di un opuscolo per le scuole e un’azione di sensibilizzazione da effettuarsi a livello di scuole elementari e medie sul territorio regionale attraverso i soggetti che operano all’interno del Corpo forestale. Per quanto riguarda l’impegno del Governo a riferire in Aula entro un arco di tempo adeguato circa le azioni poste in essere, ovviamente il Governo è perfettamente disponibile a riferire sul tema quando l’onorevole Presidente vorrà convocare una riunione apposita.
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