Un sincero ringraziamento da parte del Blog al Segretario regionale Franco Arena per aver contribuito alla questione posta dal Blog.
Mi scuso qualora ce ne fosse bisogno, per non aver dedicato tempo e quindi non aver ricercato nei nostri archivi la posizione dell'Ugl. E' stata una questione di pigrizia. Ci tenevo a sottolineare questo passaggio
Ricevo e pubblico
dal Segretario Regionale Ugl Agricoli e Forestali
Franco Arena
Cercare visibilità giocando sulla pelle dei lavoratori, posti di fronte al bivio tra dubbi profili pubblici e indubbie certezze privatistiche, è un'arte che non ci appartiene, è solo fumo negli occhi.
La posizione dell'Ugl sulla centralità dei lavoratori forestali e sulla necessità di mettere un punto fermo all'organizzazione del lavoro con una misurata ed equilibrata riforma, è nota da sempre, per coerenza e chiarezza di idee. La tipologia di lavoro effettuato dai forestali non lascia dubbi sulla applicabilità del contratto di lavoro che non può che essere quello dei braccianti agricoli, potendo accedere a garanzie contributive e previdenziali, indennità e misure di sostegno al reddito certamente confacenti alle caratteristiche lavorative.
Il contratto in agricoltura è il più economico e vantaggioso sia per le casse regionali sia per i lavoratori.
Come Ugl siamo fermamente convinti che la nostra proposta di riforma del comparto Forestale sia la soluzione migliore cioè due soli contingenti finalizzati alla stabilizzazione progressiva, lasciando lo stesso tipo di contratto stagionale. Ci teniamo a sottolineare che un eventuale cambio di contratto per i lavoratori forestali da tipo privatistico a pubblico creerebbe un danno ai lavoratori ai fini pensionistici in quanto non sarebbe conveniente un ricongiungimento dei contributi da settore pubblico a privato (ex Inpdap a Inps), considerando anche l'età media di ogni lavoratore Forestale.
Non serve confusione e idee strambe in questo momento ma certezza di azione per portare a compimento quella riforma tanto agognata per oltre un ventennio dai lavoratori e per la quale il governo Musumeci ha assunto un preciso impegno su contenuti e cronoprogramma, dopo l'incontro con il neo assessore Scilla, per giungere ad un testo di riforma definito.
Vogliamo la riforma forestale subito dalle parole si passi ai fatti basta chiacchierare non ne possiamo più Padalino Domenico
RispondiEliminaTrovandomi a leggere gi articoli di cui si apprestano a pubblicare i sindacati in generale, vorrei esprimere un mio parere, rispondendo a qualche sigla che scrive non sapendo di quello che scrive, se dovessimo dare una importanza maggiore al contingente antincendio allora si parla di alta professionalità e prestigio dell'operato e delle mansioni che svolgono direi si definirebbero VIGILI del FUOCO, ma se si tratta che la categoria sia di natura PUBBLICA non PRIVATA " cosi citato dalle varie sentenze della corte di Cassazione" allora si parla di perdita del diritto all'Indennità di disoccupazione ect.
RispondiElimina") Poi nel scrivere che la riforma si basa ai due soli contingenti ma la natura del rapporto deve essere stagionale, quindi direi che abbia detto qualche altra baggianata.( Lo stagionale e colui che lavora in una determinata stagione dell'anno e/o al massimo in due stagioni) quindi, caro sindacato , prima di scrivere cerca almeno di riflettere, già di stronzate ne abbiamo sentite abbastanza, quindi, non inserirti in un discorso che non conosci la materia, e non cercate di sostituitevi ai vari GIUDICI della Cassazione e della Corte Costituzionale..... E' vero che nel comparto c'è molta ignoranza, ma questa situazione di stallo l'avete voluta Voi. non cercate di litigare tra voi sindacalisti, x chi dice la fesseria più grossa, cercate di trovare la soluzione dell'Intero comparto che possa dare la possibilità a tutti i lavoratori di portare un pezzo di pane a casa nelle proprie famiglie, che da più di trent'anni subisce le ingiustizie!!!