BILANCIO COMPLESSIVO. Dall’insediamento al 17 settembre 2017 l’Ars ha prodotto 6.907 atti parlamentari, suddivisi in 1.170 disegni di legge, 4.206 interrogazioni parlamentari, 484 interpellanze, 625 mozioni e 503 ordini del giorno.
I CAMBI DI CASACCA. Sulla redditività complessiva dell’intera Assemblea incide il fenomeno dei cambicasacca e delle modifiche dei gruppi parlamentari che, di fatto, hanno stravolto le intenzioni degli elettori alle urne. Nel 2012, secondo volontà popolare, il primo gruppo all’Ars era quello del M5s che ottenne 15 parlamentari e il 17% dell’intera rappresentanza parlamentare. Il Partito Democratico si era fermato a 14 seggi, diventando la prima forza della coalizione del governo Crocetta. Sempre nel centrosinistra, l’Udc aveva 13 deputati e il Megafono 5: in totale 32 seggi di coalizione ai quali il listino del presidente portava in dote altri 7 eletti. Complessivamente il 44% dell’intera rappresentanza parlamentare. Al centrodestra andarono 21 deputati e 15 alle forze autonomiste di Mpa, Pid Cantiere Popolare e Grande Sud.
Uno scenario totalmente diverso 5 anni dopo. Nella maggioranza sono stati costituiti e modificati, nella loro denominazione formale, 15 gruppi, soltanto 8 tra le opposizioni.
Il Pd conta oggi 23 deputati, nove in più rispetto al 2012, ed è il primo gruppo all’Ars. Il M5s (14 seggi), poco dopo l’ingresso all’Ars, ha perso Antonio Venturino (prima nel Pse, oggi al Misto) che ha preferito abbandonare i grillini, rifiutando il taglio dello stipendio e tenendosi la carica di vice presidente vicario dell’Assemblea.
Al governo con il Pd ci sono attualmente Alternativa Popolare (7 deputati provenienti da Forza Italia), Centristi per la Sicilia (7 deputati) e Sicilia Futura (7 deputati), ai quali si aggiungono i 4 di Sicilia Democratica e i 3 Socialisti europei per un peso complessivo del 57% all’interno dell’Ars.
Al centrodestra restano 11 parlamentari tra Forza Italia e Lista Musumeci-DiventeràBellissima, 4 all’Mpa e 4 a Grande Sud-Pid, mentre in 6 hanno preferito posizionarsi le gruppo Misto. Sono spariti formalmente Megafono, Pdl e Udc.
Interessante la lettura dei flussi: 17 deputati hanno scelto il cosiddetto “salto della quaglia”, eletti nell’opposizione hanno preferito passare nella maggioranza. Solo un deputato, Salvatore Rinaldi (cognato di Francantonio Genovese a Messina) ha scelto il percorso inverso: eletto nel Pd è passato a Forza Italia. Complessivamente, all’Ars in quasi 5 anni ci sono stati 86 cambi gruppo, 75 nella maggioranza e 11 nell’opposizione.
STAKANOVISTI... Per il report #OpenArs, il deputato più attivo, analizzando l’indice di produttività (Ip) è Vincenzo Vinciullo (Alternativa Popolare) con 1.194 atti presentati. Al secondo posto c’è Marco Falcone (Forza Italia) con un Ip complessivo di 314, al terzo posto Nello Musumeci con 281. Fuori dal podio due M5s, il siracusano Stefano Zito (Ip 268) e l’acese Angela Foti (Ip 223). Gli atti hanno peso e importanza diversa, tant’è che analizzando singolarmente i voti, al primo posto tra i deputati più produttivi nella presentazione di disegni di legge, in qualità di primo firmatario, c’è il presidente Rosario Crocetta (166 Ddl), poi Vinciullo (110 Ddl) e Mimmo Turano (66 Ddl) oggi al Misto.
Entrando nel dettaglio dei collegi elettorali provinciali, i cinquestelle sono primi ad Agrigento (Matteo Mangiacavallo, Ip 132), Caltanissetta (Giancarlo Cancelleri, Ip 157), Messina (Valentina Zafarana, Ip 166) e Trapani (Valentina Palmeri, Ip 116). A Ragusa fa bene Giorgio Assenza (Ip 151) di Forza Italia. L’ex deputato azzurro Vincenzo Figuccia, passato da qualche giorno all’Udc è il più produttivo a Palermo. Nella rossa Enna c’è il parlamentare del Pd, Mario Alloro.
...E PIGRONI. Al netto dei subentranti con pochi mesi di anzianità ed escludendo il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il rapporto mette in evidenza anche i deputati meno produttivi e/o fannulloni, tra coloro che occupano lo scranno regionale dall’inizio della legislatura. Escludendo il presidente Giovanni Ardizzone (che per il suo ruolo super partes non ha attività da deputato “normale”) la maglia nera va a Luisa Lantieri (Sicilia Democratica), con un indicatore di produttività pari a 6. Al penultimo posto c’è la renziana Valeria Sudano (Ip 7) seguita dal deputato acese Nicola D’Agostino di Sicilia Futura (Ip 8). Vanno in doppia cifra Raffaele Pippo Nicotra del Pd (Ip 12) e Antonio Malafarina (Pse) con Roberto Clemente (Pid) entrambi con Ip uguale a 14.
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