13 novembre 2014

PROTEZIONE CIVILE IL CONSORZIO BONIFICA METTE A DISPOSIZIONE LA PROPRIA STRUTTURA


Protezione Civile


Il Consorzio Bonifica
mette a disposizione la propria struttura


«Noi siamo a disposizione del territorio in qualsiasi occasione, siamo stati pronti a collaborare la scorsa settimana in occasione dell'allerta meteo. Le strade extraurbane dovrebbero tornare a nostra disposizione in modo da poterli mettere in sesto e venire incontro alle esigenze degli agricoltori". A dichiararlo Gaetano Punzi, direttore generale del Consorzio di Bonifica ennese, geologo, che vuole cambiare la strategia operativa del Consorzio e, quindi, essere più vicino al territorio, alle esigenze degli agricoltori e della gente. Gaetano Punzi ha inviato una lettera venerdì scorso al Prefetto, in un momento di grande tensione per l'arrivo di complicazione atmosferiche, subito è stato chiamato in causa. Ha incontrato il capo di gabinetto, dr. Grasso, ed ha messo subito a disposizione una squadra di pronto intervento comunicando anche che il Consorzio cambia strategia e si mette a disposizione del territorio, quindi a disposizione anche in materia di protezione civile. Questo è sicuramente un grosso passo in avanti perché entrano in circolo una struttura e dei lavoratori che hanno grande competenza in fatto di interventi, avendo anche a disposizione i mezzi, oltre ad avere la possibilità di monitorare il territorio, offrendo dati e situazioni ai sindaci dei comuni che possano tornare utili nel momento in cui se ne sente la necessità. Il Consorzio di Bonifica ha a disposizione circa 300 persone tra personale tecnico, amministrativo ed operativo in materia di interventi di bonifica e quindi di prevenzione nel campo del dissesto idrogeologico. Non bisogna dimenticare che sino agli anni ‘90 la manutenzione ordinaria e straordinaria di quasi tutta la viabilità interna era invece di competenza dei Consorzi di Bonifica oltre ad avere anche competenza nelle sistemazioni idraulico-forestali degli alvei dei fiumi e torrenti, che sono quelli che mal curati creano i dissesti idrogeologici.

 12 Novembre 2014



Nota
Anche i lavoratori forestali sono pronti in qualsiasi momento a collaborare.
Fanno gola a tutti i 7 miliardi di euro messi a disposizione per il dissesto idrogeologico.



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