E’ stata necessaria una intera giornata di polemiche ma alla fine la tempistica per “mettere mano” al bilancio della regione è stata definita. Si comincia domani pomeriggio con l’analisi del documento economico e finanziario da parte delle Commissioni di merito. In contemporanea l’analisi del documento comincia anche in Commissione Bilancio.
Le commissioni avranno tempo fino a venerdì per concludere la loro attività e proprio venerdì la Commissione bilancio potrà assegnare il termine per la presentazione degli emendamenti. La stessa Commissione Bilancio definirà l’esame dei documenti finanziari, licenziandoli per l’Aula, entro le ore 12 di martedì 23 aprile, dunque un giorno dopo rispetto alle precedenti previsioni.
Il bilancio approderà in aula solo mercoledì 24 aprile nel pomeriggio. In quella occasione si potrà avviare la discussione generale su Bilancio e Finanziaria concludendola in giornata, dando termine per la seconda trance di emendamenti, quelli d’aula,  che potranno essere presentati fino alle 12 di giovedì 25 aprile. Il termine assegnato in piena giornata festiva sembra quasi un modo per limitarne la presentazione.
Di fatto l’analisi vera e propria del bilancio inizierà solo nel pomeriggio di venerdì 26 aprile. l’Aula comincerà l’esame dell’articolato dei documenti finanziari. Prevedendo la sospensione dei lavori per il fine settimana l’aula dovrà correre per approvare bilancio e legge di stabilità fra lunedì 29 e martedì 30 aprile 2013, termine ultimo per il bilancio regionale.
Tanti i nodi del contendere. come anticipato in sede di vertice di maggioranza torna a vedere la luce, con risorse ristrette, la tabella H che darà spazio solo ad una trentina di enti. Risorse ristrette. Complessivamente in bilancio le spese per il funzionamento della macchina regionale diminuiscono di 900 milioni rispetto allo scorso anno ma i tagli raggiungono il miliardo e 300 milioni di euro.
L’assessore all’economia Luca Bianchi aveva già illustrato, a margine della conferenza stampa sull’art. 37, la consistenza delle variazioni. trovati i soldi per garantire i trasferimenti agli Enti Locali ma soltanto in misura “simile” a quelli dello scorso anno (che già erano trasferimenti “tagliati”). Ridotte le risorse per i forestali che potranno svolgere la loro attività ma in misura minore. Non saranno garantite, infatti, tutte le giornate previste ma i tagli saranno spalmati su tutta la platea dei braccianti. Garantite le risorse per il precariato ma anche in questo caso ci saranno tagli.
Ma tutti gli altri settori stanno peggio. Condannati alla chiusura praticamente tutti i teatri sia pubblici che privati. Quasi 3 milioni e mezzo in meno al Bellini di Catania, una e mezzo in meno al Vittorio Emanuele Di Messina, 2 milioni e mezzo in meno al Massimo di Palermo. complessivamente solo 1 milioni e mezzo per tutti i teatri privati.
Confermati, poi, i tagli all’intero settore dei servizi sociali così come denunciati dalle opposizioni. Ridotti ad un terzo i fondi per in talassemici. la mannaia si abbatte, poi sulle già tartassate scuole e sull’Università Kore di Enna. Un vero e proprio massacro perfino sulla protezione civile e tagli anche ai fondi per le vittime del racket. in questo clima di dismissione generale di tutto, appare quasi una sciocchezza la “condanna a morte” per gli uccelli rari ed esotici del Parco d’Orleans per i quali non viene previsto neanche un euro.
Inevitabili le reazioni: “In un periodo di forti tensioni sociali, causate da mancati interventi positivi nei confronti di precariato, piccole e medie imprese, agricoltura e forestali e tant’altro – dice il capogruppo del Pdl, Nino D’Asero ­ non sono queste le variazioni di Bilancio che ci aspettavamo”. Ma il capogruppo del Pdl si spinge ad una apertura “sospetta” “Più che momenti per i proclami – dice – sono momenti per la ricerca di una coesione che, con proposte costruttive, sappia affrontare un cammino che porti a vere riforme, a contributi condivisi per un reale rilancio che tarda troppo ad arrivare”.
“Mai come in questa occasione vale il detto ‘bisogna fare di necessità virtù – dice il capogruppo del Pd Baldo Gucciardi -. In questa situazione di necessario rigore – aggiunge – diventa fondamentale la possibilità di sfruttare al meglio le occasioni offerte dai fondi extra-regionali, dai PAC (Piani di Azione e Coesione) al Fondo per lo sviluppo e per la coesione. Una cosa è certa – conclude, mostrando tutti i timori che si celano dietro questa battaglia – il Bilancio non può essere terreno di scontro politico”.

16 Aprile 2013