09 dicembre 2016

FORESTE: ITALIA QUINTA AL MONDO PER CERTIFICAZIONI AZIENDE FSC


Certificati oltre 52mila ettari, +2,19% rispetto al 2014

Franco Brizzo
L’Italia mantiene il quinto posto al mondo e il terzo in Europa per numero di certificazioni CoC (Catena di Custodia), strumento che garantisce la rintracciabilità dei materiali provenienti da foreste certificate FSC, indispensabile alle aziende per poter applicare le etichette FSC sui prodotti e venderli come certificati. E’ stato ricordato in occasione della Giornata mondiale dedicata alla gestione responsabile delle foreste (Fsc Friday), indetta da Forest Stewardship Council (FSC), il principale ente certificatore nel settore. Al Parco Natura Viva di Pastrengo, Verona, la Giornata, dedicata ai consumatori e alla famiglie, ha rappresentato un’opportunità molto significativa per indicare, attraverso cifre e numeri il quadro complessivo delle certificazioni oggi in Italia in merito a foreste ed aziende. Il numero di certificati rilasciati in Italia al 31 dicembre 2015 risulta pari a 1.969, il 5% in più rispetto a quelli fatti registrare a fine 2014. 

La superficie forestale certificata FSC in Italia si attesta sul valore complessivo di circa 52.245 ettari, in aumento del 2,19% rispetto al 2014. Su scala internazionale, la superficie forestale certificata FSC è leggermente aumentata nel 2015, raggiungendo circa 187 milioni di ettari in 80 Paesi. Il ruolo trainante nella Catena di Custodia (CoC) di questo tipo spetta dei settori carta (produzione e commercio) e stampa-editoria. Nell’insieme i due settori determinano oltre il 60% delle certificazioni CoC in Italia. La terza piazza è occupata dal settore degli arredi (per interni ed esterni) e dei componenti per mobili (14% del totale con 190 aziende complessivamente). Tra il 2009 e il 2013, le imprese certificate, in senso generale, hanno visto i loro fatturati aumentare mediamente del 3,5%, quelle non certificate del 2%: le certificazioni portano in dote, cioè, uno ’spread’ positivo di 1,5 punti percentuali. Ancora meglio nell’occupazione, dove lo spread arriva a 3,8 punti percentuali: le aziende certificate hanno visto crescere gli addetti del 4%, le altre dello 0,2. 

La certificazione non è solo strumento di mercato: la gestione responsabile di boschi e foreste riduce il rischio di fenomeni come gli incendi soprattutto estivi, salvaguardando gli equilibri biologici (essendo uno strumento utile contro la deforestazione soprattutto all’estero). Ma utilizzare legno proveniente da foreste e boschi certificati vuol dire anche poter misurare precisi vantaggi economici per le aziende che vi ricorrono, con effetti positivi sulla competitività nei mercati. 

Il ruolo trainante nella Catena di Custodia (Coc) spetta dei settori carta (produzione e commercio) e stampa-editoria. Nell’insieme i due settori determinano oltre il 60% delle certificazioni CoC in Italia. La terza piazza è occupata dal settore degli arredi (per interni ed esterni) e dei componenti per mobili (14% del totale con 190 aziende complessivamente). Tra il 2009 e il 2013, le imprese certificate hanno visto i loro fatturati aumentare mediamente del 3,5%, quelle non certificate del 2%: le certificazioni portano in dote, cioè, uno ‘spread’ positivo di 1,5 punti percentuali. Ancora meglio nell’occupazione, dove lo spread arriva a 3,8 punti percentuali: le aziende certificate hanno visto crescere gli addetti del 4%, le altre dello 0,2%. 

08 Dicembre 2016
http://www.lastampa.it/2016/12/08/scienza/ambiente/focus/foreste-italia-quinta-al-mondo-per-certificazioni-aziende-fsc-ZVT2179j9uWCqSNQppJT1M/pagina.html






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