21 aprile 2015

LO SCORSO ANNO, CON LA FINANZIARIA TER HA PERMESSO DI RIPARARE IL BUCO DEL BILANCIO E PAGARE I LAVORATORI FORESTALI



Ambiente, rifiuti e bonifiche fondamentale fare chiarezza






Priolo. Anche se Legambiente non è stata ascoltata dalla commissione parlamentare d'indagine sul ciclo dei rifiuti, tramite Enzo Parisi, responsabile di Legambiente per la Sicilia del dipartimento Energia-Rifiuti-Industria, è voluto intervenire per puntualizzare certe situazioni.
«Forse - esordisce Parisi - per il tempo ristretto della permanenza a Siracusa, non è stato possibile alla commissione parlamentare per il ciclo dei rifiuti ascoltare le associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente. Vorrei, però, puntualizzare che quanto la commissione ha potuto accertare, già da parte di Legambiente era stato riferito nel dossier che abbiamo presentato lo scorso anno. La commissione invece, secondo il mio parere, poteva occuparsi della responsabilità delle mancate bonifiche e accertare dove sono andati a finire i fondi per il risanamento ambientale e quelle per le bonifiche».
Aggiunge ancora: «Accertando in motivi delle mancate bonifiche e provando a capire il ruolo che hanno avuto i funzionari ministeriali e regionali per questi ritardi, nonostante ci sia stata la disponibilità delle somme. Mi risulta che l'Isab abbia versato, per la transazione a cui era pervenuta con il ministero dell'Ambiente, 30 milioni di euro. Soltanto che di tutte le somme stanziate per interventi di bonifica nel sito Priolo si sono perse le tracce. E' ovvio che la mia non vuole essere una critica all'operato della commissione parlamentare, ma considerato che ormai si sanno i danni procurati all'ambiente, perché le aziende petrolchimiche si sono autodenunciate, a suo tempo, è necessario capire le responsabilità delle mancate bonifiche».
Ma legambiente continua e sostiene che "una risposta alla mancate bonifiche la potrebbe dare la Regione, cha ha stornato e impegnato per altri fini parte dei soldi del Piano di risanamento e bonifiche. La bonifica di un sito contaminato come quello di Priolo, permetterebbe di ripristinare condizioni ambientali salutari per la popolazione e avere effetti benefici e il rilancio produttivo, sociale ed economico dei territori degradati".
Una Regione attenta a queste problematiche si sarebbe interessata a fare partire le bonifiche, invece si è ritenuto opportuno che i soldi per il risanamento ambientale venissero stornati per elargire anche borse di studio. Un punto questo accertato dal deputato Stefano Zito, mentre quelle per le bonifiche, seppure in parte, come è stato riferito dal deputato Vincenzo Vinciullo, sono stati prelevati, lo scorso anno, per racimolare 518 milioni di euro che con la Finanziaria Ter sono serviti a riparare il buco di bilancio. E così è stato possibile pagare i lavoratori forestali, i dipendenti delle ex Province e del Ciapi e trasferire fondi ai Comuni.
Paolo Mangiafico


20 Aprile 2015






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