28 ottobre 2017

REGIONALI 2017. LE DISCESE ARDITE DI ROSY BINDI. SHOW FUORI TEMPO DELL'ANTIMAFIA


di Salvo Toscano
La commissione si pronuncerà sui candidati solo dopo le elezioni. Un'altra passerella inutile.


PALERMO - L'attesa messianica per il verbo di Rosy Bindi e della commissione Antimafia dovrà essere riposta in soffitta. Dopo le discese ardite, a Palermo, e le risalite, a San Macuto, dopo le denunce e i dossier allungati ai commissari da questo o quel candidato, alla fine si è appreso, con somma mestizia, che la commissione non ce la farà in tempo. Il “monitoraggio delle candidature” richiederà ancora dei giorni. 

E quindi non si potrà conoscere il responso di San Macuto prima del 29 ottobre, come si era annunciato. Anzi, piccolo dettaglio, “verosimilmente nemmeno entro la data del 5 novembre”. 

Insomma, l'oracolo di San Macuto si pronuncerà a urne chiuse ed elezioni finite, completando così un iter la cui utilità a questo punto si commenta da sé. Ma attenzione, nessuno sospetti che il ritardo sia sintomo di rilassatezza. Informava ieri il comunicato ufficiale dell'Antimafia che “le attività di verifica, sono ancora in corso e si svolgono in collaborazione con la Direzione Nazionale Antimafia, che ha avviato la ricognizione dei dati giudiziari - relativi sia alla legge Severino sia al Codice di autoregolamentazione - secondo la procedura prevista dal Csm”. 

Alacremente si lavora nei Palazzi dell'Antimafia, insomma, purtroppo con tempi leggermente sfalsati dalla vita reale. 

Niente paura, però, perché tanto impegno profuso non andrà sprecato. L'ufficio di presidenza, infatti, “ha comunque stabilito che i dati saranno resi pubblici appena disponibili e verificati". Magari li si potrà leggere a letto per prendere sonno, visto che intanto le elezioni saranno già belle che chiuse. E i candidati su cui si stanno appuntando le laboriose verifiche dello Stato che vigilia a passo di bradipo avranno già fatto larga messe di preferenze, magari risultando decisivi per qualche verdetto elettorale. Il grande dibattito su impresentabili e affini, insomma, resterà, appunto, un dibattito. 

Parlerà San Macuto, ma col suo tempo. Poi tornerà un altro inverno, cadranno mille petali di rose, e la sfilata in audizione di giudici di vaglia, giornalisti informatissimi o professoroni che la sanno lunga coprirà tutte le cose. Anche lo spettacolo tragicomico offerto in occasione di queste elezioni siciliane.
28 Ottobre 2017

Fonte: livesicilia.it



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