18 gennaio 2016

ESCURSIONISMO E TURISMO NATURALISTICO ALLE EOLIE. SENTIERI IMPRATICABILI, È ALLARME. EPPURE POTREMMO RISOLVERE I PROBLEMI SENZA ULTERIORE AGGRAVIO, SEMPLICEMENTE AVVALENDOCI DI PERSONALE CHE INDUBBIAMENTE HA NOTEVOLE ESPERIENZA E COMPETENZA, COME QUELLO DELLE SQUADRE DELLA FORESTALE


Escursionismo e turismo naturalistico alle Eolie
 

Sentieri impraticabili, è allarme
 

Processi erosivi e opere discutibili: si intervenga a Lipari e Vulcano


«Alcuni sentieri, di notevole rilevanza in termini di fruizione, versano in gravi condizioni a seguito delle piogge e dei processi di erosione determinati. E questo a meno di 2 mesi dall'inizio della stagione turistica 2016 che vedrà, come sempre, tanti escursionisti percorrerere i sentieri dell'arcipelago». Lo rileva - in una nota indirizzata al sindaco di Lipari, Giorgianni - il consigliere comunale Pietro Lo Cascio, naturalista e guida escursionistica e quindi con diretta conoscenza di tale situazione. «Il sendero per il cratere di Vulcano, almeno nella prima metà - scrive - è ormai quasi impraticabile, solcato da profondi valloni che, probabilmente, sono stati causati (o quanto meno amplificati) anche da discutibili interventi di regimentazione delle acque meteoriche effettuati in passato. Sempre a Vulcano, la "Via Reale" pedonale - che collega il porto al "piano" - recuperata alcuni anni fa grazie al generoso intervento di volontari residenti nell'isola, è interrotta dal crollo di una porzione di circa 20 metri lineari. Il sentiero che dalle cave di Caolino scende verso il Palmeto, uno dei più frequentati dell'isola di Lipari, versa in condizioni non meno gravi; ciò anche perché il precedente intervento di "ripristino" (2013) è stato effettuato con l'ausilio di una ruspa, come se si trattasse di un campo di patate e non di un percorso che attraversa e costeggia versanti dove l'azione della pioggia assume una maggiore incidenza. In tutti e tré i casi - continua Lo Cascio - si tratta di percorsi molto conosciuti e frequentati dal turismo "fuori stagione" , un turismo con numeri in costante incremento e che, pertanto, ha grande importanza nella diversificazione della nostra economia. Necessari, quindi, interventi urgenti. È probabile, per non dire certo, che altri sentieri presentino problemi analoghi. Gli interventi, però, devono essere eseguiti rifacendosi a criteri di ingegneria naturalistica, in parti colare per quanto riguarda le canalette che regimentano il flusso delle acque meteoriche». Lo Cascio si sofferma, inoltre, sul recupero di dieci sentieri. Opere perle quali nel 2012, il Comune di Lipari ha sottoscritto con l'Azienda foreste demaniali un'associazione temporanea per ottenere finanziamenti destinati alla sentieristica. «L'Azienda, soggetto capofila scrive il consigliere comunale nel 2013 si è vista assegnare, a tale scopo, dalla Regione Sicilia ben 512.000 euro. Da allora sono stati effettuati solo alcuni interventi e, ho motivo di credere, non sempre in maniera conforme al progetto. Per fare un esempio, lungo il sentiero Acquacalda-Rocche Rosse è stato allargato il tracciato, sfoltita la vegetazione, ma il lavoro non è stato esteso al fondo in pietra o ai limitrofi muretti a secco. Ne deduco che una parte dei 512.000 euro non sia stata ancora spesa. Il Comune di Lipari può avere contezza di quanta parte, con precisione? Di quanti interventi siano stati effettuati e di quanti restino da completare? Possiamo conoscere se esistono collaudi delle opere, il nominativo di chi li ha fatti, e in quale misura le stesse rispettino le previsioni progettuali? Le rivolgo tali interrogativi - conclude Lo Cascio - per due ragioni: la prima è che il Comune era il reale beneficiario del progetto ammesso a finanziamento con precise finalità e sarebbe grave se parte della somma fosse stata impiegata diversamente; la seconda è che, appurando quanto sopra, potremmo trovarci nelle condizioni di potere risolvere i problemi rappresentati senza ulteriore aggravio per le già sofferenti casse dell'Ente, semplicemente ri-orientando (con opportune varianti) la pianificazione degli interventi, avvalendoci di personale che indubbiamente ha notevole esperienza e competenza, come quello delle squadre della Forestale». 

Un flusso crescente di visitatori è atteso tra due mesi: segmento economico in costante ascesa 

Focus 
Carta vincente da non vanificare 

Una grande risorsa
• Alie Eolie ci provano da tempo a destagionalizzare i flussi turistici: l'economia isolano non può più basarsi sulle presenze che si registrano tra giugno e settembre. Ed allora ecco che un segmento turistico, quello naturalistico, ha trovato modo per imporsi, soprattutto in riferimento alle isole di Vulcano, Stromboli e Lipari. Un segmento in crescita esponenziale, come si rileva dai dati, che rappresenta una straordinaria risorsa in modo particolare durante i mesi primaverili. Molti sentieri amati dagli escursionisti sono oggi impraticabili o difficilmente percorribile, le risorse non mancano per renderli fruibili, rischia però di mancare il tempo.

17 Gennaio 2016







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