ESCURSIONISMO E TURISMO NATURALISTICO ALLE EOLIE. SENTIERI IMPRATICABILI, È ALLARME. EPPURE POTREMMO RISOLVERE I PROBLEMI SENZA ULTERIORE AGGRAVIO, SEMPLICEMENTE AVVALENDOCI DI PERSONALE CHE INDUBBIAMENTE HA NOTEVOLE ESPERIENZA E COMPETENZA, COME QUELLO DELLE SQUADRE DELLA FORESTALE
Escursionismo e turismo naturalistico alle Eolie
Sentieri impraticabili, è allarme
Processi erosivi e opere discutibili: si intervenga a Lipari e Vulcano
«Alcuni sentieri, di notevole rilevanza in termini di fruizione, versano
in gravi condizioni a seguito delle piogge e dei processi di erosione
determinati. E questo a meno di 2 mesi dall'inizio della stagione
turistica 2016 che vedrà, come sempre, tanti escursionisti percorrerere i
sentieri dell'arcipelago». Lo rileva - in una nota indirizzata al
sindaco di Lipari, Giorgianni - il consigliere comunale Pietro Lo
Cascio, naturalista e guida escursionistica e quindi con diretta
conoscenza di tale situazione. «Il sendero per il cratere di Vulcano,
almeno nella prima metà - scrive - è ormai quasi impraticabile, solcato
da profondi valloni che, probabilmente, sono stati causati (o quanto
meno amplificati) anche da discutibili interventi di regimentazione
delle acque meteoriche effettuati in passato. Sempre a Vulcano, la
"Via Reale" pedonale - che collega il porto al "piano" - recuperata
alcuni anni fa grazie al generoso intervento di volontari residenti
nell'isola, è interrotta dal crollo di una porzione di circa 20 metri
lineari. Il sentiero che dalle cave di Caolino scende verso il Palmeto,
uno dei più frequentati dell'isola di Lipari, versa in condizioni non
meno gravi; ciò anche perché il precedente intervento di "ripristino"
(2013) è stato effettuato con l'ausilio di una ruspa, come se si
trattasse di un campo di patate e non di un percorso che attraversa e
costeggia versanti dove l'azione della pioggia assume una maggiore
incidenza. In tutti e tré i casi - continua Lo Cascio - si tratta di
percorsi molto conosciuti e frequentati dal turismo "fuori stagione" ,
un turismo con numeri in costante incremento e che, pertanto, ha grande
importanza nella diversificazione della nostra economia. Necessari,
quindi, interventi urgenti. È probabile, per non dire certo, che altri
sentieri presentino problemi analoghi. Gli interventi, però, devono
essere eseguiti rifacendosi a criteri di ingegneria naturalistica, in
parti colare per quanto riguarda le canalette che regimentano il
flusso delle acque meteoriche». Lo Cascio si sofferma, inoltre, sul
recupero di dieci sentieri. Opere perle quali nel 2012, il Comune di
Lipari ha sottoscritto con l'Azienda foreste demaniali un'associazione
temporanea per ottenere finanziamenti destinati alla sentieristica.
«L'Azienda, soggetto capofila scrive il consigliere comunale nel 2013 si
è vista assegnare, a tale scopo, dalla Regione Sicilia ben 512.000
euro. Da allora sono stati effettuati solo alcuni interventi e, ho
motivo di credere, non sempre in maniera conforme al progetto. Per fare
un esempio, lungo il sentiero Acquacalda-Rocche Rosse è stato allargato
il tracciato, sfoltita la vegetazione, ma il lavoro non è stato esteso
al fondo in pietra o ai limitrofi muretti a secco. Ne deduco che una
parte dei 512.000 euro non sia stata ancora spesa. Il Comune di Lipari
può avere contezza di quanta parte, con precisione? Di quanti interventi
siano stati effettuati e di quanti restino da completare? Possiamo
conoscere se esistono collaudi delle opere, il nominativo di chi li ha
fatti, e in quale misura le stesse rispettino le previsioni
progettuali? Le rivolgo tali interrogativi - conclude Lo Cascio - per
due ragioni: la prima è che il Comune era il reale beneficiario del
progetto ammesso a finanziamento con precise finalità e sarebbe grave se
parte della somma fosse stata impiegata diversamente; la seconda è che,
appurando quanto sopra, potremmo trovarci nelle condizioni di potere
risolvere i problemi rappresentati senza ulteriore aggravio per le già
sofferenti casse dell'Ente, semplicemente ri-orientando (con opportune
varianti) la pianificazione degli interventi, avvalendoci di personale
che indubbiamente ha notevole esperienza e competenza, come quello delle
squadre della Forestale».
Un flusso crescente di visitatori è
atteso tra due mesi: segmento economico in costante ascesa
Focus
Carta vincente da non vanificare
Una grande risorsa
• Alie Eolie
ci provano da tempo a destagionalizzare i flussi turistici: l'economia
isolano non può più basarsi sulle presenze che si registrano tra giugno e
settembre. Ed allora ecco che un segmento turistico, quello
naturalistico, ha trovato modo per imporsi, soprattutto in riferimento
alle isole di Vulcano, Stromboli e Lipari. Un segmento in crescita
esponenziale, come si rileva dai dati, che rappresenta una straordinaria
risorsa in modo particolare durante i mesi primaverili. Molti sentieri
amati dagli escursionisti sono oggi impraticabili o difficilmente
percorribile, le risorse non mancano per renderli fruibili, rischia però
di mancare il tempo.
17 Gennaio 2016
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