REGIONE
Governo-sindacati, muro contro muro
Niente intesa sui prepensionamenti
di Giacinto Pipitone
Si riapre così lo scontro nato dopo i tagli ai regionali introdotti con la Finanziaria. L’Aran aveva convocato le sigle autonome e confederali per mercoledì sera. Sul tavolo un accordo che avrebbe corretto in corsa la riforma delle pensioni introducendo tramite la concertazione la possibilità di ritirare la domanda già presentata. È una previsione senza la quale, secondo l’assessore al Personale Ettore Leotta, si rischia perfino che il governo nazionale impugni la legge. Che oggi consente il pensionamento anticipato a chi matura i requisiti in vigore prima della riforma Fornero: in questo caso il taglio all’assegno pensionistico previsto dalla Finanziaria viene dimezzato.
Ma i sindacati hanno fatto muro. I Cobas Codir non sono neppure andati all’incontro: «Il governo rimedi da sè ai suoi errori». E ieri hanno «avvertito» i dipendenti regionali sui rischi di questa fase: «Chi farà domanda adesso, o addirittura va subito in prepensionamento, rischia di finire esodato se nel frattempo lo Stato impugnerà la legge».
05 Giugno 2015
Ecco la nota dell'Associazione dei Dipendenti Regionali
Aran -Disciplina su ipotesi di revoca domanda di pensionamento
In data 3 giugno u.s. si è svolta presso la sede dell'ARAN Sicilia la
riunione convocata a seguito della delibera adottata dalla Giunta di
Governo, su proposta dell'Assessore alla Funzione Pubblica, finalizzata a
un accordo con le OO.SS. per la disciplina delle ipotesi di revoca
della domanda di pensionamento ex art. 52 della l.r. n. 9 del 2015.
Il
Commissario dell'Aran non ha presentato alcuna proposta scritta, ma ha
dichiarato di volere, al momento, acquisire la disponibilità da parte
delle OO.SS. alla proposta avanzata dall'Assessore pro tempore alla
Funzione Pubblica.
Le
OO.SS. presenti si sono tutte dichiarate disponibili ad accogliere una
proposta che possa consentire ai dipendenti di potere revocare la
domanda di pensionamento, atteso il lungo periodo di riferimento
(2015-2020), l'incertezza del panorama statale che a breve, sembrerebbe,
subirà incisive modifiche, nonché la circostanza più importante e cioè
la certezza dell'entità dell'assegno di pensione che incide in maniera
evidente sulla decisione di andare in pensione o meno. A tal proposito
abbiamo fatto presente che nel mondo della P.A. il datore di lavoro ha
l'obbligo di compilare il modello PA 04 certificazione delle
retribuzioni da lavoro percepite negli anni dai dipendenti, al fine di
potere effettuare una simulazione del trattamento di quiescenza da
richiedere ad un qualsiasi CAF o Patronato abilitato. Il Commissario
dell'ARAN ha risposto che l'Amministrazione rilascia il CUD, documento
sufficiente a raggiungere lo stesso obiettivo. Abbiamo obiettato
rappresentando che il CUD assolve esclusivamente finalità di ordine
fiscale, mentre il Modello PA 04 ha una diversa natura e assolve
finalità diverse. Il Commissario non conosceva l'esistenza del citato
modello e ha continuato a sostenere che l'Amministrazione Regionale non
ha alcun onere nei confronti dei propri dipendenti, cosa di cui
dubitiamo fortemente, e per la quale avvieremo approfondimenti per
garantire, almeno in questo la parità di trattamento con gli altri
impiegati pubblici, in merito alla necessità di far conoscere in tempo
ai colleghi l'importo che percepiranno.
La riunione è stata aggiornata a venerdì 12 giugno alle ore 10,30 stessa sede.
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