Iacono: «Tutelare i comparti produttivi e i lavoratori»
La Fai Cisl si raccomanda al prefetto
Gaetano Ravanà
La Fai Cisl agrigentina è stata ricevuta in Prefettura per evidenziare e affrontare le tematiche del settore agroalimentare in Sicilia e, in particolare nell'Agrigentino. La Fai Cisl ha chiesto questo incontro a seguito della mobilitazione nazionale della Federazione articolata con manifestazioni territoriali.
«Abbiamo fatto presente - dice Stefano Iacono, segretario provinciale della Fai Cisl, a capo della delegazione - i gravi problemi che riguardano il settore agroalimentare e, i comparti dell'agricoltura privata, della forestazione, del Consorzio di bonifica, dell'Esa, dell'Associazione allevatori e della pesca. Per quanto riguarda il lavoro privato, c'è la piaga del lavoro nero che nel recente passato si era molto attenuato in virtù degli accordi di flessibilità salariale, grazie all'accorso sindacato-organizzazioni dei datori di lavoro. Oggi, invece, il continuo flusso di immigrati, soprattutto magrebini, il fenomeno sta assumendo proporzioni gigantesche. L'altro grave problema degli altri comparti, è rappresentato dal fatto che la Regione nel 2014 non ha completato il confronto-trattativa con il sindacato per dare stabilità ai lavoratori. Oggi si continua a parlare di risparmio, di crisi in questi comparti con l'orientamento di penalizzare questi lavoratori. Ci preme sottolineare - continua Iacono - che tutti questi lavoratori non sono un peso economico per la collettività, ma un patrimonio da valorizzare con il loro bagaglio di professionalità e di conoscenze tecniche e del territorio. Bisogna tutelare il nostro patrimonio ambientale e prevenire il dissesto idrogeologico che in Sicilia interessa il 78% del territorio. Abbiamo chiesto quindi al Governo un incontro per definire la riforma, per salvare settori fondamentali della nostra economia e quindi i posti di lavoro».
05 Febbraio 2015
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