In piazza per un nuovo progetto di Forestazione. NO alle scelte di Governo di soli tagli, blocchi e ridimensionamento.
Presidio unitario il 7 gennaio a Piazza Parlamento davanti l'ARS
Nel mondo la risorsa territorio,
ambiente e sistema forestale, ossia la green-economy, vengono sempre
più assunte a scelta prioritaria di grande valenza economica, sociale,
produttiva e protettiva, quale nuova opportunità di sviluppo,
occupazione e reddito.
Nella nostra Isola, tale processo evolutivo
stenta a decollare perché condizionato dalla funzione assistenziale
attribuita al comparto agro-forestale, dalla scarsezza e dispersione
delle risorse, da una governance asfittica e carente di progettualità.
Nella realtà siciliana è sempre più urgente e
improcrastinabile la tutela, la salvaguardia, la prevenzione ed il
controllo agro-ambientale del territorio, sia nelle zone di interesse
rurale e boschivo, compresi parchi e riserve, sia negli spazi a verde di
interesse pubblico, demaniali e consortili, ivi compresi i siti
archeologici e turistici.
Occorre ripensare una nuova centralità del territorio, che
miri a migliorare la sicurezza e la qualità della vita, con interventi
strutturali e programmati, sotto l’aspetto del riassetto idrogeologico e
su quello di lotta al degrado, per una nuova riqualificazione degli
spazi urbani e suburbani.Pertanto, la Fai-Cisl, la Flai-Cgil e la Uila-Uil rivendicano il riordino dell’intera legislazione in materia forestale, da attuare attraverso l’adozione di un testo unico, quale strumento funzionale a determinare un nuovo e sinergico sistema agro-ambientale-forestale fondato sulla tutela della biodiversità, del territorio boschivo e dell’ambiente; sulla lotta agli incendi; sull’ampliamento della superficie boschiva e delle attività forestali; sulla diversificazione produttiva sull’uso plurimo dei boschi (paesaggistica, ricreativa, produttiva), sulla lotta alla desertificazione ed al dissesto idrogeologico.
Tale politica non può prescindere dal riassetto delle competenze di Azienda e Corpo Forestale e dall’istituzione di una Cabina di Regia, quale nuovo strumento di governo e programmazione del settore, ove canalizzare tutte le risorse economiche funzionali al raggiungimento di tali obiettivi.
Tali scelte innovative daranno certezza dei flussi
finanziari e saranno determinanti per la costruzione di un mondo del
lavoro caratterizzato da maggiore stabilità e valorizzazione delle
professionalità.
Su queste basi le scriventi pensavamo e
credevamo di poter dare contenuto all'accordo sottoscritto con il
Governo in data 24 settembre 2013, mediate il quale veniva istituito un
tavolo tecnico tra gli Assessorati Risorse Agricole e Alimentari,
Territorio e Ambiente e Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil.
Tavolo tecnico, in buona sostanza reso
inefficace dallo stesso Governo, per ragioni di metodo e di merito
costringendo, il Sindacato, a dichiararne la sospensione reclamando
contestualmente un incontro con le Autorità in indirizzo a tuttoggi non
convocato.
Il dato di fatto è che le vere proposte del
Governo per il settore forestale sono contenute nell'art. 12 del disegno
di legge della Finanziaria 2014 che in alternativa al riordino
legislativo prevede una ulteriore penalizzazione per il settore e i
lavoratori, come vanno considerati:
- il blocco dell'applicazione del contratto di
lavoro della categoria fino al 2015, prorogando il precedente blocco
2012/2014;
- il blocco del turnover per il passaggio dal
contingente inferiore a quello superiore, eliminando la possibilità, a
costi invariati, di dare speranza alla giusta aspettativa dei
lavoratori;
- la riduzione per legge della indennità chilometrica, non tenendo conto di norme, regole e contratti di lavoro;
- l'insufficienza delle risorse finanziarie previste per una adeguata programmazione annuale degli interventi.
La scommessa e la sfida di Flai-Cgil, Fai-Cisl,
Uila-Uil lanciata al Governo consistevano e consistono nel riordinare e
ridisegnare una nuovo progetto di forestazione in Sicilia, diversamente
dalle attuali scelte di tagli, blocchi e ridimensionamenti.
Per queste ragioni le scriventi Segreterie
Regionali nel reiterare la richiesta d'incontro annunciano che a partire
dalla mattina di martedì 7 gennaio p.v. saranno presenti in Piazza Parlamento dinanzi all'Ars con delegazioni provenienti da tutte le provincie.
È doveroso evidenziare che in presenza di
ulteriori remore e silenzi non esistono alternative a sostegno della
vertenza diverse dallo sciopero generale della categoria.
03 Gennaio 2014
Notizie correlate:
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.