10 febbraio 2023

SIFUS CONFALI: URGE UN PIANO NAZIONALE PER LA MESSA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO CAPACE DI SOSTITUIRE L'EMERGENZA CON LA PREVENZIONE. GROSSO: PROTAGONISTI DI QUESTA SVOLTA DEVONO ESSERE GLI OPERAI FORESTALI, DEI CONSORZI DI BONIFICA, DELLA SAAAP, DELL'ESA, ECC.


Ricevo e pubblico
dal Segretario Gen.le Sifus Confali
Maurizio Grosso
 
Roma 10-2-2023 -  I Governi che via, via si susseguono alla guida del paese nonostante  spendano fiumi di quattrini per studi che accertano la fragilità dei nostri territori assoggettati per il 94% a frane, alluvioni, smottamenti, erosioni costiere, ecc, sfuggono  dal mettere  in sicurezza il territorio poiché  preferiscono agire con opere di carattere "emergenziale" anziche' con interventi di "prevenzione".
Attraverso gli interventi della protezione civile, infatti, si spendono ingenti risorse senza vincoli e senza regole e, naturalmente, senza  solleticare il problema.
Questo Governo deve  comprendere - ha dichiarato Maurizio Grosso Segretario Generale del Sifus - che le calamità naturali non possono essere gestite come eventi isolati, casuali ed improvvisi, a maggior ragione oggi con l'intensificarsi dei cambiamenti climatici poiché  possono essere anticipate e quindi evitate attraverso la realizzazione di opere necessarie alla messa in sicurezza  delle zone più esposte al rischio e con interventi atti  alla mitigazione del dissesto idrogeologico.  E' necessario - ha continuato Grosso - la definizione di un piano nazionale di "prevenzione" contro le fragilità del  territorio che metta in sicurezza il territorio partendo  da una seria  manutenzione  del patrimonio boschivo e forestale e che preveda in primis, oltre l'assestamento e il consolidamento idrogeologico del territorio medesimo,  la pulizia e la regimentazione dei fiumi e  dei corsi acqua, l' assestamento e consolidamento idrogeologico del  territorio.
Una parte importante di questi interventi -   ha continuato Grosso - dovrebbero realizzarli  le Regioni poiché, soprattutto quelle meridionali Basilicata, Sicilia, Campania), possono attingere ingenti risorse dai fondi europei FESR 2021-2027. Perché  ciò  si realizzi - ha concluso Grosso -  le Regioni debbono abbandonare la visione/gestione di tipo "assistenzialistica" che hanno nei confronti degli operai forestali, dei consorzi di bonifica, della saaap e dell'esa, ecc ed utilizzarli,  a tempo indeterminato, poiché preziose risorse per tale scopo.
L'addetto stampa sifus confali




1 commento:

  1. Si sentono dire sempre le stesse cose ogni volta che ce maltempo o succede qualcosa che ormai solo a sentirlo ci schifa. I forestali sono tutto e niente, sedotti e abbandonati . Ci elogiano per poi finire nel dimenticatoio. Sempre stessi discorsi da trent'anni ma mai fatti.
    Per favore non nominati più che ormai ci schifato dai confederali e non. Per favore finitela con queste sciocchezze. Vi state facendo così pesanti che ormai ci schifatè.

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