Palermo 22 giugno 2022 - Vero è che il Governo Musumeci deve dimostrare ( invano) al mondo intero che gli incendi boschivi si spengono dal "cielo" ma non e' corretto che per quel 25%/30% di viali parafuoco fin qui realizzato, in alcune province, non siano stati pagati nemmeno i 5 giorni di lavoro del mese di aprile.
Da fine aprile ad oggi, i lavoratori forestali di alcune province, a partire da Catania, stanno lavorando gratis e grazie ai loro risparmi e alle collette che attivano quotidianamente per mettere il carburante nel mezzo di trasporto che gli consente di recarsi a lavoro.
E' una condizione non più sostenibile che demotiva i lavoratori e li costringere a svolgere il loro delicatissimo lavoro in un clima infuocato da tutti i punti di vista.
Mentre scrivo giunge notizia che domani il salario relativo ai 5 giorni di aprile sarà disponibile per i forestali clienti di unicredit e dopodomani per quelli degli altri istituti.
Maurizio Grosso
Segretario Generale SIFUS CONFALI
Da qualche giorno ho percepito le spettanze del mese di aprile ( cinque giorni) e ho notato con mio sommo dispiacere che sono stato remunerato il base al vecchio contratto e non con quello che doveva decorrere dal 1/12/2022, poi che l'indennità chilometrica è stata calcolata in base a un prezzo di riferimento di 1,75 €/L ben al di sotto del costo del carburante nel mese di aprile e dulcis in fundo manca il trattamento integrativo ex bonus renzi.
RispondiEliminaSe qualche collega o addetto ai lavori può darmi chiarimenti in merito sarebbe cosa gradita.
Un saluto a tutti.
Ferrante Michele
Correggo : la decorrenza del nuovo cnnl è 1/12/2021
RispondiEliminaMichele rispondo io ai tuoi quesiti.
RispondiElimina1)Non vedrai nessun adeguamento contrattuale fino a quando il governo regionale non recepirà l'ultimo CCNL, e per farlo ci deve mettere i soldini. Visto che la politica si accinge a buttarsi a capofitto in campagna elettorale, penso proprio che si affronterà l'argomento con il prossimo governo.
2) L'UST di Palermo ricalcolerà l'indennità chilometraggio, che verrà adeguata nei mesi successivi conguagliando la defezione del mese di aprile.
3) Con l'entrata in vigore del decreto dell'assegno unico, cambia pure il parametro reddituale per avere diritto al trattamento integrativo, prima ci rientravano tutti coloro che avevano un reddito annuale che andava da un minimo di 8.000€ fino a un massimo di 28.000€, adesso viene riconosciuto detto trattamento a chi va da un minimo di 8.000€ a un massimo di 15.000€.
La forbice si è ristretta. I 151sti difficilmente rientreranno in questi parametri, specialmente i 151sti aib. Di sicuro c'è che a chi spetterà, anche se non li vedrà in busta, il prossimo anno verranno conguagliati nella dichiarazione dei redditi.
Saluti Giuseppe Candela
Ciao Giuseppe ti ringrazio ,però a quanto mi risulta la situazione ,per quanto concerne il trattamento integrativo è molto ingarbugliata è di difficile comprendonio per i non addetti ai lavori come me ad esempio.
RispondiEliminaDifatti cercando di documentarmi autonomamente mi è sembrato di intendere che il trattamento integrativo spetta anche a coloro che hanno un reddito complessivo che va da 15000 €a 28000 €, purché ci sia "incapienza"tra le detrazioni spettanti e l'imposta lorda e che quindi le eventuali spettanze possono essere calcolate solo in sede di dichiarazioni di redditi 2023.
Inoltre ci sono altri parametri che non voluto approfondire perché mi è sopravvenuto un attacco di idiosincrasia, dovuto soprattutto non per la perdita di più di mille €all'anno
ma bensì perché certe norme vengono appalesate quando ormai sono in vigore.
Non voglio dilungarmi ulteriormente, ciao Giuseppe arrivederci a presto.
Ferrante Michele