Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso
ROMA 8-09-2021 - Il Ministro Orlando e il Presidente Draghi fino a luglio stavano lavorando alacremente per la costruzione di una riforma capace di frenare la fuga a gambe elevate di quelle imprese e multinazionali che dopo essersi accaparati contributi e finanziamenti in Italia, licenziano tramite whatsapp, e delocalizzano a laddove lo sfruttamento é più a portata di mano.
É il caso della Wirlpool in Campania, del call center Almaviva in Sicilia e di tante altre imprese predatrici che in Italia agiscono con una mano lunga (acchiappano finanziamenti, strutture,sapere,ecc) e l'altra corta (delocalizzano anche senza crisi di mercato) determinando grave pregiudizio per i lavoratori che attraverso questo meccanismo vengono buttati in mezzo ad una strada dall'oggi al domani.
Sono ad oggi 87 i tavoli di crisi aperti al MISE con migliaia di posti di lavoro da salvare.
Il Ministro Orlando e il Presidente Draghi resistano e rilancino agli attacchi del Presidente di Confindustria Bonomi che ha recentemente dichiarato dal palco di comunione e liberazione che il Governo sta lavorando per costruire una riforma contro le imprese. E' pertanto, necessario che Ministro Orlando e il Presidente Draghi escano fuori i "cabbasisi" e definiscano velocemente una riforma contro le fughe strumentali finalizzate alle delocalizzazioni.
A giudizio del SIFUS, come già rappresentato al Ministro Orlando, la riforma in questione deve prevedere una penalizzazione significativa sul fatturato per le imprese che fuggono senza mantenere gli impegni, una black list delle imprese con queste cattive abitudini, una norma che obbliga, oltre a non licenziare tramite whatsapp, un incontro in tempi utili con i sindacati più presenti in azienda al fine di trovare una soluzione pro dipendenti.
Maurizio Grosso - Segretario Generale SIFUS CONFALI
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