Dal sito palermo.repubblica.it
di Ivan Mocciaro 05 AGOSTO 2021
Il fronte del fuoco ha colpito tre province: Palermo, Messina ed Enna
Otto mucche giacciono carbonizzate nelle campagne di Gangi, sulle Madonie. Nessuno ha potuto salvarle perché addentrarsi nelle fiamme sarebbe stato pericolosissimo. Qualche allevatore ci ha provato ma è stato costretto a tornare indietro. I capi di bestiame uccisi dagli incendi sono centinaia. Brucia la Valdemone. Tre le province colpite: Palermo, Messina, Enna. Centinaia di aziende del settore agricolo e zootecnico distrutte. Miglia di ettari andati in fumo. Le fiamme non hanno risparmiato animali, fienili, stalle, abitazioni, auto e mezzi pesanti, linee elettriche e telefoniche. E' stata una notte devastazione quella appena trascorsa nelle campagne di Gangi, San Mauro Castelverde, Geraci Siculo, Castel di Lucio e Mistretta.
Stanotte a percorrere la strada provinciale che da Gangi, bivio Comunello, conduce verso San Mauro Castelverde l'unica cosa che si vede è la luce intensa, il bagliore del fuoco tutt'intorno. Pali della rete elettrica e telefonica, finiti sulla sede stradale, che bruciano. Poi una pattuglia dei carabinieri di Gangi, due giovani in divisa, che a mani nude cercano di togliere dalla strada un cavo che penzola o di spostare un palo della rete telefonica. E, ancora, il comandante del corpo forestale Santo Paternò che assieme ai suoi uomini cerca di spegnere quello che rimane di un albero secolare.
Tra Gangi e Geraci Siculo, nella vallata che da contrada Raino porta verso contrada Abate, stamani le fiamme spinte dal vento hanno preso nuovo vigore. La paura è che possano raggiungere la strada Statale 286 tra Geraci Siculo e Castelbuono dove esiste la più grande sughereta di Sicilia. E possono salire verso il cuore del Parco delle Madonie, una zona ricca di biodiversità. Il secondo fronte delle fiamme più feroce e distruttivo lungo la strada provinciale 54 e 60 nella vallata da dove nasce, scorre e sfocia il fiume Pollina nel territorio di San Mauro Castelverde. Interessate le contrade Montededero, Pastonello, Gallina, fiamme che potrebbero arrivare nel territorio di Tusa nel Messinese. A distanza si scorge l'alta colonna di fumo nel territorio tra Castel di Lucio, Nicosia e Mistretta, qui decine di aziende sono andate distrutte.
Fonte: palermo.repubblica.it
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