Benito Rausa agosto 4, 2017
La Sicilia continua ad essere sotto attacco. L’inferno si è palesato (nuovamente) a Piazza Armerina, la città ha passato la notte avvolta tra le fiamme che non sono state ancora del tutto domate.
C’è sgomento tra i cittadini piazzesi, questa mattina l’aria era irrespirabile, tutta la città è stata interamente ricoperta da una nube di fumo che non ha lasciato nessun dubbio riguardo la portata degli incendi: sembrava uno scenario apocalittico degno di una zona di guerra.
L’ennesima nottataccia per i boschi siciliani, diverse contrade sono andate letteralmente in cenere a Piazza Armerina e ancora adesso persistono dei focolai, la città ha vissuto una notte infernale con centinaia di cittadini che, armati di smartphone, hanno documentato l’avanzare inarrestabile delle fiamme. Massiccio il dispiegamento di forze che ha visto protagonisti i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale ed associazioni varie, in mattinata sono arrivati anche gli interventi dei canadair. I danni sono incalcolabili, migliaia gli ettari bruciati.
Oramai è inutile nasconderlo, dietro questi spaventosi incendi che stanno colpendo la Sicilia c’è un’oscura regia, c’è senz’altro una regia mafiosa, c’è la regia di “uomini” senza scrupoli che hanno deciso di distruggere ciò che di più caro e prezioso la Sicilia ha da offrire, uno scempio perpetrato senza pensare minimamente alla vita umana, alla vita della fauna e della flora. Mi viene da piangere ad osservare impotente la mia terra che va a completamente a fuoco, c’è senza dubbio un qualche sortilegio che pende sulla nostra Sicilia: ci sono state donate meraviglie di ogni sorta e di ogni genere ma qualcuno ha pensato bene di dimenticarsi di donarci un briciolo di rispetto ed un briciolo d’amore, due cose che avrebbero sicuramente evitato la nascita di certi mostri nemici della terra.
Nel frattempo ci si domanda, per l’ennesima volta, se tutto ciò poteva essere evitato o quantomeno contenuto. Certo che poteva essere evitato e/o arginato, se solamente ci fosse stata una politica attenta che avesse stilato un piano di prevenzione, se solo si fossero mobilitati uomini che, sopratutto in Sicilia, non mancano: a cosa serve avere oltre 20.000 forestali se poi non vengono impiegati? Ah già, a novembre ci sono le elezioni regionali, qualcuno cavalcherà questa drammatica situazione e solo allora la politica sarà attenta e scrupolosa, un grande classico che oramai si ripete con un automatismo nauseante. Il governo siciliano targato Rosario Crocetta, ancora una volta, risulta essere il grande assente, assenza a cui oramai ci ha abituati già da tempo: bene, bravi, bis.
Oggi le parole di conforto, gli appelli strombazzanti sui vari media e le pacche sulle spalle non servono, è già troppo tardi e per la Sicilia giunge l’ennesimo de profundis, un’altra beffa che va ad aggiungersi alla personalissima biblioteca delle beffe tutta siciliana.
Un grazie dal profondo del cuore, a nome di tutti i siciliani perbene, va a tutti coloro che si sono spesi per domare le fiamme rischiando perfino la vita, sono loro i veri eroi di questa Sicilia martoriata che assiste passivamente alla propria autodistruzione. Grazie. Grazie. Grazie.
Guardo il lato positivo: le future generazioni godranno di un nuovo verde, perché i balordi distruggono ma ci saranno sempre dei Siciliani pronti a ricostruire, alla faccia vostra.
Foto: Prot. Civile P. Arm.
Foto: Prot. Civile P. Arm.
Foto: Prot. Civile P. Arm.
Foto: Prot. Civile P. Arm.
Foto: Benito Rausa
Foto: Giuseppe Roccaforte
Foto: Giuseppe Roccaforte
Foto: Benito Rausa
Foto: Pietro Sottile
Foto: Giuseppe Di Vita
Fonte: www.ilmosaiconews.it
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