di CLAUDIO REALE
Il cammino della manovra inizia fra gli inciampi. Con due voti segreti e altrettanti scivoloni per la maggioranza, che cade su piccoli finanziamenti per i centri storici di Agrigento e Siracusa. Dopo una mattinata infuocata sul tema disabili, con il via libera a una norma che prevede un finanziamento di 34 milioni “congelati” nei bilanci dei Comuni, inizia la guerriglia in aula comma per comma: a farne le spese, con gli emendamenti fatti propri dal leader del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri, sono i fondi per centralizzare i sistemi informatici dei Comuni e il milione e mezzo per gli interventi nella città dei Templi e a Ortigia. In mattinata era stata guerra anche su un altro intervento per Siracusa: lo stanziamento di fondi per i danni provocati nella provincia sudorientale dell’Isola dalla nevicata del 31 dicembre 2014, però, alla fine è stato approvato.
Sono solo gli antipasti, in vista del piatto forte. Combattuti sul terreno più caro ai singoli deputati alla vigilia della campagna elettorale: i contributi rivolti a singole porzioni di territorio. Sul resto, a tratti, la polemica è stata però ugualmente dura: nel corso della mattinata, ad esempio, in aula la tensione è alzata per la quota riservata ai disabili gravi dei finanziamenti ai Comuni. Una decisione che provoca la reazione dell’Anci, che protesta per l’ulteriore riduzione di fondi, e di Forza Italia, che contesta due punti opposti al governo (“Spezza le gambe ai Comuni” ed “è una mera norma-manifesto”).
“La norma – puntualizza il presidente della Regione Rosario Crocetta – prevede che il 10 per cento del Fondo per le autonomie degli enti locali di 340 milioni di euro debba essere destinato dai Comuni ai soggetti con disabilità grave. Il nuovo fondo di 34 milioni sarà materialmente erogato ai Comuni subito dopo l'approvazione della finanziaria, senza bisogno di passare dai distretti sanitari, per consentire interventi urgenti a favore di soggetti con disabilità grave”.
In mattinata si erano levate anche le proteste del sindacato Cobas Codir, che chiede che i fondi per i disabili non siano sottratti alle pensioni dei regionali, e del comitato #SiamoHandicappatiNoCretini, che vuole invece le dimissioni dell’intero Parlamento regionale. Il governo, intanto, ha rivendicato in aula i risultati sui conti: “Saremo la Regione con le aliquote più basse d’Italia, anche le agenzie di rating ci promuovono”, ha detto l’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei.
Fonte: palermo.repubblica.it
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